L’attore e regista Kenneth Branagh porta al cinema una delle opere più amate della regina del giallo Agatha ChristieAssassinio Sull’Orient Express. Un cast stellare per confezionare una trasposizione originale che sa di nostalgia, pomeriggio al cinema e tazza di tè in compagnia di Monsieur Poirot.

Fa il suo ingresso nelle sale l’attesa trasposizione dell’omonimo romanzo di Agatha Christie, Assassinio Sull’Orient Express, diretto e interpretato dall’attore britannico Kenneth Branagh.

Il libro, uscito nel 1935, si basa a sua volta su un tragico ed eclatante fatto di cronaca del 1932, che colpì l’aviatore Charles Lindbergh e vede l’investigatore Hercule Poirot, diretto verso Londra sul lussuoso Orient Express, dover risolvere un brutale omicidio che si è misteriosamente consumato proprio all’interno del treno.

Inoltre, come se gli imprevisti per il povero Poirot non fossero già abbastanza, una valanga di neve blocca il treno per molte ore aumentando la tensione tra i passeggeri.

La pellicola, oltre ad avvalersi di un cast stellare, supera di gran lunga le aspettative e riesce a riportare sul grande schermo la magia, l’intrigo e l’anima del romanzo della Christie.

 

Assassinio Sull'Orient Express
Ciò che più affascina di Assassinio Sull’Orient Express è il suo carisma, la sua essenza nostalgica che assume la consistenza dei profumi dell’inverno, dei pomeriggi al cinema e del calore delle storie condivise.

 

Impresa non certo facile, soprattutto per la regia non sempre ben definita di Branagh, che, in questo caso, ha voluto essere anche l’attore principale per il ruolo dell’iconica figura dell’investigatore Hercule Poirot.

Branagh non ha dovuto solo “combattere” con il fantasma del romanzo della Christie, ma anche con la famosa trasposizione del 1974 di Sidney Lumet e la più celebre e storica interpretazione di Poirot da parte di David Suchet.

 

Assassinio Sull'Orient Express

 

Assassinio Sull’Orient Express è estremamente godibile sia per chi conosce la storia che per chi invece ancora non la conosce.

Se da un lato Lumet riuscì ad andare oltre il romanzo, andando ad approfondire quella miriade di personaggi abbozzati dalla stessa Christie, dando uno spessore molto più consistente alla stessa storia, dall’altro David Suchet ha il pregio di essere il volto più memorabile, nonché longevo, dell’Hercule Poirot televisivo, con ben ventiquattro anni di esperienza alle spalle.

Eppure Branagh è riuscito a prendere un po’ da uno e un po’ dall’altro. Indubbiamente il film non riesce a raggiungere gli stessi fasti della pellicola di Lumet, così come Branagh non supera la bravura di Suchet, eppure nonostante questo Assassinio Sull’Orient Express è estremamente godibile, sia per chi conosce la storia che per chi invece ancora non la conosce.

 

Assassinio Sull'Orient Express

 

Se non avete visto o letto la storia originale avrete in più curiosità di scoprire chi è l’assassino, ma nel caso invece la conosciate già resta comunque la curiosità di vedere come il nostro investigatore arriverà alla soluzione del mistero e come incastrerà il killer.

Ad accompagnare Branagh in questa impresa troviamo Johnny Depp, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr., Michelle Pfeiffer e Daisy Ridley.

Sconosciuti riuniti sullo stesso treno e appartenenti a vite differenti, ma con un elemento in comune: Il fascino della scoperta, del mistero, che avvolge chiunque quando parte per un lungo viaggio insieme a degli estranei.

 

 

Assassinio Sull'Orient Express

 

 

Quello che intraprende lo spettatore con Assassinio Sull’Orient Express è proprio un viaggio con degli sconosciuti.

E quello che intraprende lo spettatore con Assassinio Sull’Orient Express è proprio un viaggio con degli sconosciuti che, passo dopo passo, scena dopo scena, inizia a sentirlo come qualcosa di già conosciuto: il profumo dei pomeriggi di Natale in casa, con la famiglia, avvolti nelle coperte e con una tazza di tè o cioccolata calda in mano.

L’atmosfera delle giornate invernali, dei weekend passati immersi nelle sale cinematografiche per ripararsi dal freddo e cercare una storia che ci porti in luoghi e mondi diversi.

Nella sua imperfezione, nel suo scalfire solo la superficie e non riuscire ad andare oltre l’apparenza del singolo personaggio, Assassinio Sull’Orient Express riesce a trasmettere tutto questo. Un cinema semplice e di facile visione che sa raggiungere più target.

Un film esteticamente ben fatto che non ha bisogno di CGI complicate, ma che punta tutto su una fotografia molto naturale e d’effetto con una regia precisa e semplice, essenziale, priva di fronzoli inutili. La colonna sonora punta a tonalità che si fanno ricordare nel tempo e che conducono lo spettatore verso suggestioni apparentemente già vissute.

 

Assassinio Sull'Orient Express

 

Non ci troviamo di fronte alla pellicola dell’anno, ma Assassinio Sull’Orient Express ha il pregio di essere un film che sa parlare di un tempo. Un giallo che ripercorre e trasmette le atmosfere di un genere, facendo un salto nel passato riuscendo a togliersi quella patina di stantio e antico.

Un buon inizio per quello che, a tutti gli effetti, è il primo capitolo di una lunga serie di nuove trasposizioni con protagonista l’amato investigatore belga dall’umorismo tagliente e il baffo perfetto.

 

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Assassinio Sull’Orient Express sarà nelle sale italiane dal 30 Novembre.