La vera storia della pattinatrice sul ghiaccio Tonya Harding e lo scandalo dell’aggressione alla rivale Nacy Kerrigan che l’ha vista direttamente coinvolta, sono raccontate con grande enfasi e divertimento in I, Tonya. Protagonista assoluta una grande Margot Robbie.

Tonya Harding è stata la prima pattinatrice ad eseguire un triple axel in gare ufficiali.

Tonya Maxine Harding è un ‘ex pattinatrice sul ghiaccio statunitense. Nata a Portland nel 1970, nonostante una grave forma d’asma riuscì a divenire una campionessa a livello internazionale.

Prima pattinatrice americana ad eseguire un triple axel in una gara ufficiale. La seconda al mondo dopo la giapponese Midori Itō, la Harding salì alla ribalta per il suo coinvolgimento nel 1994 nell’aggressione alla pattinatrice Nancy Kerrigan.

Nel 1994 la pattinatrice viene aggredita da uno sconosciuto che la colpisce alle gambe. Costretta a ritirarsi momentaneamente, la Kerrigan non parteciperà ai campionati nazionali, che saranno vinti dalla Harding. Le indagini degli inquirenti dimostreranno come l’aggressore Shane Stant fosse stato pagato da Jeff Gillooly, ex marito della Harding, e il coinvolgimento della stessa pattinatrice. La quale ha sempre negato ogni coinvolgimento, ma ammettendo in un secondo momento di sapere che l’aggressione avrebbe avuto luogo.

L’atleta passa alle cronache anche per l’aggressione alla rivale Nancy Kerrigan.

 

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Proprio l’attacco alla rivale e lo scandalo sportivo che ne derivò sono oggetto del film I, Tonya diretto da Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua). Protagonista assoluta un’incredibile Margot Robbie.

Il film segue la travagliata vita dell’atleta.

Il film segue la vita travagliata di Tonya Harding. Dal rapporto burrascoso e complicato con l’opprimente madre passando per il travagliato matrimonio con Jeff Gillooly. Una vita fatta di grandi successi, come la conquista dei campionati americani nel 1991 grazie ad un triplo axel, e di grandi cadute. Una vita non facile che l’ha vista grande protagonista del mondo del pattinaggio sul ghiaccio. A cui seguì una parabola discendente irrefrenabile.

Quella della Harding è una storia tanto incredibile quanto grottesca.

Una storia raccontata con grande maestria da Craig Gillespie, il quale riesce a raccontare senza pregiudizi e senza lasciare nulla una storia tanto incredibile quanto grottesca e divertente. Popolata da personaggi particolari, al limite dell’assurdo. Una vicenda in cui spesso la realtà supera la fantasia, dove se non ci fossero le immagini di repertorio si tenderebbe a pensare che alcuni dialoghi o situazioni siano stati inventati appositamente per il film. Situazioni così da assurde da risultare incredibilmente divertenti ed ironiche, nonostante il contesto drammatico.

 

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Il film ha una ricostruzione minuziosa.

Una ricostruzione minuziosa quella di I, Tonya. Non solo dello scandalo, ma anche della vita di una grande pattinatrice. Il regista non si limita a ricostruire e a narrare gli avvenimenti più importanti della Harding, ma decide di far interpretare al cast le vere interviste tenute dai protagonisti della vicenda negli anni successivi allo scandalo.

Una messa in scena impeccabile, in cui non solo gli attori scelti ricordano fisicamente i veri protagonisti della storia, ma dove vengono rigirate per intero le interviste  e dove viene riproposto la tipica resa video degli anni ’90. Sembra così di vedere le vere conversazioni dei personaggi con i giornalisti, lo spettatore è posto di fronte ad immagini di repertorio rifatte in modo incredibile. Una ricostruzione nei minimi particolari. Dai vestiti, ai dialoghi, alla postura. Nulla viene lasciato al caso.

Il film si rivolge direttamente allo spettatore con la rottura della quarta parete.

Un rifacimento che si rivolge direttamente allo spettatore, grazie alle rare rotture della quarta parata. Infatti non solo durante l’intervista, ma anche durante lo svolgimento della storia gli attori si rivolgono direttamente al pubblico. Un espediente che lo coinvolge direttamente e che fa risultare la vicenda come un lungo e dettagliato racconto.

 

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Il film racconta l’ascesa, la caduta e la rinascita di una campionessa.

Una vita quella della Harding dedicata al pattinaggio, senza riserve. L’atleta abbandona gli studi per seguire la sua grande passione. Un film che racconta l’ascesa e la caduta di una campionessa, capace di risorgere dalle ceneri. E di allenarsi come in Rocky IV per tornare in forma. Una donna dal temperamento sicuramente non facile, ma tenaci come poche.

Una vita dove la relazione con Jeff Gillooly ha condizionato pesantemente la sua vita e la sua carriera. Una relazione che nasce sulle piste di pattinaggio e finisce con un ordine restrittivo. Un’amore prima passionale e poi violento, una storia non facile con pochi alti e molti bassi.

I, Tonya mostra come la vita della pattinatrice sia stata fortemente influenzata dalla madre e dalla relazione con l’ex marito.

Altra figura ingombrante e oppressiva era la madre. La donna non ha mai risparmiato critiche, anche molto pesanti, alla figlia, rinfacciandole più volte come ogni penny guadagnato lo abbia speso per lei, per farla pattinare. Certamente non una madre esemplare. Incapace di mostrare i suoi sentimenti e di starle vicino nel momento del bisogno.

 

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I, Tonya è un biocpic interessante, divertente e ben costruito. Un film che fa luce, o almeno ci prova, su uno degli scandali sportivi più noti e discussi in America negli anni ’90. La frizzante sceneggiatura di Steven Rogers riesce a portare sullo schermo in maniera equilibrata una storia tanto interessante quanto surreale.

I, Tonya è un biopic interessante, divertente e ben costruito.

Vedendo la pellicola si ha la sensazione che alcuni dialoghi o situazioni siano stati costruiti ad arte, per rendere il film ironico, sfrontato ed irriverente. Un espediente per renderlo godibile e leggero. Salvo poi scoprire grazie le immagini di repertorio che è tutto assolutamente vero.

Una vicenda dove la realtà supera la fantasia.

Ed è forse questa la cosa più incredibile e sorprendente del film. Quella di Tonya Harding è una di quelle storie in cui la realtà supera la fantasia. Una vicenda piena di personaggi particolari. O per usare le parole del giornalista impersonato da Bobby Cannavale: una storia piena di idioti.

 

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Il film lascia a bocca aperta per la stupidità e la megalomania di alcuni personaggi, come la sua guardia del corpo.

Lascia a bocca aperta la stupidità e la megalomania di personaggi come Shawn Eckhardt, amico di Gilooly che si autoproclama guardia del corpo della pattinatrice. Più che un uomo adulto è un bambino troppo cresciuto che vuole dimostrare a se stesso e agli altri di essere l’uomo al comando. Dimostrando solo di un essere un’incompetente come pochi.

Stesso discorso per i due uomini assoldati per aggredire e mettere fuori gioco la Kerrigan. Due individui così “geniali” che per non dare l’occhio fanno tutto ciò che un criminale non dovrebbe fare. Probabilmente come nessuno prima di loro lasciano tracce così evidenti da non lasciare sospetti.

 

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Se I, Tonya riesce a risultante avvincente, divertente ed interessante, oltre alla sceneggiatura e alla regia di Gillespie, il merito è del cast. La bionda e bella Margot Robbie sostiene il peso del film sulle sue spalle in maniera incredibile. L’attrice australiana si cala perfettamente nei panni della pattinatrice, incarnandone tutti i pregi e i difetti. Portando sullo schermo una pattinatrice diversa dall’immaginario di eleganza che si riguardo tale sport.

Ottimo il cast, guidato da una grande Margot Robbie.

Al suo fianco attori che non sono da meno. Sebastian Stan riesce a restituire un uomo incapace di dimostrare amore in maniera sana e fin troppo irascibile. Ma la vera ciliegina sulla torta è la mitica Allison Janney, perfetta nel restituire una madre glaciale e calcolatrice, capace di pronunciare solo insulti e di dimostrare affetto in una maniera tutta sua.

Colonna sonora rock coinvolgente.

A fare da sottofondo una colonna sonora rock capace di catturare e di sottolineare come Tonya Harding non solo sia una donna dal carattere forte. Ma che come il rock sia stata in grado di portare uno scossone nel mondo del pattinaggio sul ghiaccio, portando aggressività e potenza. Da vedere.

 

https://www.youtube.com/watch?v=dQpBf04inPQ

 

I, Tonya sarà nelle sale italiane nel 2018

 

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