Torna Annabelle, la terrificante ed inquietante bambola posseduta conosciuta con L’evocazione – The Conjuring. Nello spin-off intitolato Annabelle 2: Creation ne scopriamo le origini.
Il cinema spesso attinge dalla realtà per i film e il motivo è semplice: a volte la realtà supera la fantasia. E lo fa alla grande.
Tra i generi che attingono a fatti realmente accaduti o che si ispirano ad essi vi è ovviamente il genere horror. Negli anni molte sono state le pellicole che si sono basate su fatti di cronaca realmente accaduti.
Alcuni di questi fatti sono stati ispirati da vicende che vedono protagonisti i demonologie più famosi del mondo, ovvero Ed e Lorraine Warren. I ricercatori del paranormale sono stati protagonisti di molti eventi che hanno avuto a che fare con il paranormale.
Di questi i più famosi riguardano la casa di Amityville, teatro di un brutale omicidio e che ha ispirato una nota saga horror, e la casa infestata di Harrisville nel Rhode Island.
Molti film horror sono ispirati a vicende che vedono protagonisti i demonologi Ed e Lorraine Warren, come ad esempio L’evocazione – The Conjuring.
I fatti riguardanti questo secondo evento hanno ispirato la pellicola L’evocazione – The Conjuring. Diretto dal maestro dell’horror James Wan (Saw – L’enigmista) vede Patrick Wilson e Vera Farminga nei panni dei Warren.
Visto il successo del film (oltre 300 milioni di dollari di incassi) venne girato il sequel che vede i due impegnati in un nuovo caso in The Conjuring – Il caso Enfield.
Inoltre la saga cinematografica dei Warren nel 2014 si è arricchita dello spin-off (e cronologicamente prequel) Annabelle.
Il film vede protagonista la bambola posseduta già apparsa in The Conjuring. Costato 6,5 milioni di dollari il film ne incasserà 250 e visto il successo un nuovo capitolo era inevitabile. Annabelle 2: Creation è un prequel che racconta la genesi della bambola maledetta.
Samuel Mullins (Anthony LaPaglia) è un giocattolaio. L’uomo produce manualmente bambole molto richieste. Una domenica l’uomo insieme alla moglie Esther (Miranda Otto) e alla figlia Annabelle stanno tornando dalla messa rimangono con l’automobile in panne. Mentre Samuel è intento a riparare l’auto un bullone della ruota cade in mezzo alla strada ed Annabelle nel tentativo di raccoglierlo viene investita ed uccisa da una macchina che sopraggiungeva.
12 anni dopo la perdita della figlia i coniugi Mullins decidono di accogliere delle ragazze di un orfanotrofio, tra cui vi è Janice la quale ha disabilità motorie a seguito della poliomielite. Mentre le ragazze esplorano l’enorme casa in cerca delle stanze dove dormire, Janice ne trova una sul cui stipite della porta sono incise delle altezze. La ragazza viene avvertita dal signor Mullins che la porta deve restare chiusa.
Una sera però Janice trova la porta in questione aperta. Entrando scopre che era la stanza di Annabelle, la figlia defunta dei Mullins. Al suo interno la bambina trova un’armadio che custodisce un’inquietante bambola. A seguito di tale scoperta nella casa iniziano a succedersi strani eventi. Sia Janice che gli altri abitanti della casa iniziano ad essere perseguitati dallo spirito che infestata la casa.
Suor Charlotte – la tutrice delle ragazze – parlando con la signora Mullins viene a conoscenza di quanto accaduto 12 anni prima. Scopre così che i coniugi Mullins distrutti dal dolore per la perdita della figlia hanno tentato e sono riusciti a mettersi in contatto con la figlia. Scoprendo poi in un secondo momento di essersi messi in contatto con uno spirito maligno.
Inizia così per Suor Charlotte e le ragazze una vicenda fatta di terrore in cui dovranno vedersela con lo spirito maligno che infesta la casa. Porte che si aprono e chiudono da sole, spaventapasseri che prendono vita, luci che si spengono all’improvviso, morti che prendono vita e così via. Riusciranno le giovani a sopravvivere e sconfiggere il maligno?
Dopo il deludente Annabelle riuscire a ridare linfa alla demonica bambola non era un lavoro facile, ma James Wan, qui nelle vesti di produttore, ha fatto centro.
A dirigere la storia delle origini della bambola che risulta inquietante sin dall’aspetto il regista horror più apprezzato della scorsa stagione, ovvero David F. Sandberg (Lights Out – Terrore nel buio). A sceneggiare il tutto torna Gary Dauberman.
Annabelle 2: Creation riesce lì dove il primo capitolo aveva fallito: inquietare e spaventare.
È indubbio che fare peggio del primo Annabelle era quasi impossibile, ma non era scontato riuscire a dare vita ad un film in grado di centrare il bersaglio. Annabelle 2: Creation riesce lì dove il primo capitolo aveva fallito: inquietare e spaventare.
Il prequel della bambola demoniaca racchiude in sé tutti gli elementi che dovrebbe avere un horror. Un compito non facile visto che il filone horror spiritico/di possessione è stato più che abusato negli anni.
Il regista svedese riesce a dosare sapientemente momenti di calma (apparente) con scene ad alto potenziale adrenalinico e di terrore. Un processo lungo, lento e meticoloso.
Sandberg centellina nel corso della storia come molliche di pane gli eventi soprannaturali. Ora una finestra che apre da sola, ora una presenza che si intravede sullo sfondo. Una graduale e sapiente manifestazione del male che si insinua nella mente e nei corpi degli inquilini della casa.
Un film in cui ovviamente non mancano tutti gli elementi tipici del genere. A partire dall’enorme casa isolata in campagna piena di passaggi e stanze segrete, verità nascoste e lunghi corridoi bui, il padrone di casa taciturno e minaccioso, eventi inspiegabili.
Essendo una storia di genere spiritico (ri)troviamo la bambola che si muove quando non vista, lo spirito maligno che si manifesta e la possessione di uno dei personaggi. Tutti elementi più che abusati all’interno del genere, ma che vengono usati sapientemente.
Grazie ad una discreta sceneggiatura e alla regia di Sandberg sullo schermo viene portata una storia dove tali elementi sono amalgamati in modo da creare una storia tanto avvincente e claustrofobia quanto ansiogena.
Una vicenda in cui il buio diviene elemento centrale e habitat in cui si sposta e manifesta il demone che terrorizza le giovani protagoniste. Un abile e angosciante gioco di vedo-non vedo in cui può accadere di tutto quando meno ce lo si aspetta.
Storia che convince e terrorizza, tanto avvincente quanto claustrofobica ed ansiogena, dove il buio diviene elemento centrale. Nonostante non manchino dialoghi, scene e situazioni degne di un film comico.
Un horror Annabelle 2 che convince e terrorizza, in grado di far fare allo spettatore i classici salti sulla sedia e che di sicuro piacerà agli estimatori del genere e della saga.
Nonostante non manchino dialoghi, scene o situazioni degne di un film comico o i classici personaggi utili come una forchetta quando c’è il brodo, il film centra il bersaglio. Buono l’aggancio con il precedente Annabelle e il secondo spin-off della saga The Nun incentrato sulla demonica suora di The Conjuring 2, in arrivo nel 2018.
Vietato alzarsi prima della fine dei titoli di coda, vi attende un’inquietante scena extra!
Annabelle 2: Creation arriverà nei cinema il 3 agosto.