Il 3-4-5 luglio arriverà nei cinema per un evento speciale Shin Godzilla, nuovo film con protagonista il re dei mostri. A dirigere il kaiju eiga il visionario Hideaki Anno e l’esperto di effetti speciali Shinji Higuchi.
Era il 1954 quando nei cinema giapponesi veniva proiettato Godzilla, il primo film con protagonista il dinosauro atomico. Diretto da Ishirō Honda la pellicola inaugura il genere Kaijū Eiga, ovvero il cinema dei mostri. Nato dalla mente del produttore di Toho Tomoyuki Tanaka, il mostro è una metafora delle armi nucleari. Rappresenta infatti la natura che si vendica dell’umanità per aver creato la bomba atomica.
Metafora della natura che si vendica dell’uomo, Godzilla è divenuto un’icona del cinema ed uno dei mostri più famosi. Apparso in ben 31 film è stato rappresentato sia come mostro distruttore sia come eroe.
Nel corso degli anni Godzilla è divenuto un’icona del cinema e uno dei mostri più famosi del cinema di fantascienza e fantastico, apparendo in ben 31 film (29 prodotti dalla Toho e 2 da Hollywood). Nei suoi 63 anni la lucertola troppo cresciuta è stata rappresentata sia come mostro distruttore sia come eroe. Inoltre nei film che l’hanno visto protagonista si è scontrato sia con l’uomo che con altri mostri come King Ghidorah, Gigan, Mechagodzilla e molti altri. Nel corso degli anni Godzilla ha avuto anche molti alleati (Mothra, Rodan e Angilas) e addirittura figli: Minira e Godzilla Junior.
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Come se non bastasse si è anche scontrato con personaggi di altri franchise, come King Kong e gli eroi Marvel. Ebbene si, il lucertolone verde per ben 24 numeri tra il 1977 e il 1979 ha combattuto contro I Fantastici 4, Red Ronin, I Vendicatori, I Campioni e Devil Dinosaur.
Godzilla è mostro che piace molto al pubblico ed anche ad Hollywood. Dopo lo spot tv Nike in cui il kaiju affronta Charles Barkley, nel 1998 arriva il Godzilla diretto da Roland Emmerich, che avrebbe dovuto essere il primo di una trilogia.
La pellicola che avrebbe dovuto rivitalizzare il franchise non piacque per nulla alla Toho, la quale non solo abortì il progetto ma ha bandito dal canone ufficiale il film Tristar.
Dopo 10 anni di pausa Godzilla ritorna al cinema nel 2014 grazie al film di Gareth Edwards che inaugura il MonsterVerse, serie di film con protagonisti il lucertolone e King Kong.
Dopo il film del 2004 Godzilla Final Wars, il franchise conosce una pausa di 10 anni, fino a quando nel 2014 il lucertolone più amato del cinema torna sul grande schermo. A dirigere il reboot e primo film del MonsterVerse – serie di film riguardanti Godzilla e King Kong che si scontreranno in Godzilla vs. Kong – troviamo Gareth Edwards.
Visto il successo del film prodotto da Warner Bros. e Legendary Pictures, la Toho a distanza di anni dall’ultimo film di Godzlla prodotto ha deciso di dare nuova linfa al franchise e di produrne uno per il mercato giapponese. Per il progetto non potevano che chiamare il regista visionario Hideaki Anno (noto per la serie Neon Genesis Evangelion) e l’esperto di effetti speciali Shinji Higuchi (regista dei live action di Attack On Titan).
Shin Godzilla, questo il titolo del nuovo film, dopo aver conquistato il botteghino giapponese incassando 77 milioni di dollari e aver registrato un affluenza di 5.6 milioni di spettatori, è pronto ad arrivare nei cinema di tutta Italia per un evento speciale il 3-4-5 luglio.
È una giornata tranquilla a Tokyo, fino a quando una strana ed improvvisa fontana d’acqua erutta nella baia della capitale nipponica. Il fenomeno provoca il panico tra i cittadini e anche tra i funzionari del governo che non sanno come contrastare il fenomeno. Le ipotesi sull’accaduto sono molteplici, a partire da un’anomala attività vulcanica sotto marina.
Tra le tesi riguardanti l’evento la più bizzarra è quella del Vice Capo Segretario del Gabinetto del Giappone Rando Yaguchi secondo cui la fontana d’acqua è stata causata da un essere vivente. Un’ipotesi ritenuta assurda da tutti i componenti del governo, almeno fino a quando i tg nazionali non mostrano in diretta una coda gigantesca che emerge dall’acqua.
Dall’acqua emerge un mostro enorme che inizia a seminare distruzione per le vie di Tokyo. Mentre il governo è intento a salvare i cittadini, una squadra di giovani burocrati e scienziati è al lavoro per scoprire come fermare la terribile creatura. Una corsa contro il tempo e contro un essere in grado di evolversi.
Non è mai facile mettere mano ad un franchise che negli anni è (più o meno) sempre riuscito ad affascinare il pubblico. Lo è ancora di più dopo il successo del film di Edwards del 2014. Ma la Toho sa il fatto suo e Shin Godzilla riesce appieno nel doppio intento di modernizzare ed omaggiare il re dei mostri.
Shin Godzilla riesce appieno nel doppio intento di modernizzare ed omaggiare il re dei mostri.
La pellicola diretta da Anno e Higuchi è prima di tutto un omaggio ai film del passato dedicati a Godzilla. Un prodotto artigianale dove la CGI per quanto presente pone le sue basi nel trucco prostetico. Partendo da una copia tridimensionale artigianale si costruisce la sua versione in GCI. Unione di antico e moderno per un prodotto il cui intento è celebrare uno dei franchise più amati e allo stesso modernizzarlo. Un’insieme di CGI, stop motion e riprese dal vivo che ricorda il cortometraggio Giant God Warrior Appears in Tokyo.
Rinnovamento che parte già dal titolo. Non è un caso che il titolo scelto sia Shin Godzilla. Shin in giapponese ha un triplice significato: nuovo, vero e divino. E il Godzilla dei due registi è tutte e tre le cose contemporaneamente. È nuovo perché segna una partenza da zero della storia del re dei mostri, è vero perché Godzilla è giapponese e non esistono altri film al di fuori di quelli girati nel sol levante e soprattutto perché la natura si sta già ribellando. È divino perché inarrestabile. Non è un caso che il mostro non sia mai inquadrato insieme all’uomo. Una scelta ben consapevole per sottolineare la sua estraneità al mondo degli uomini.
Passano gli anni ma il simbolismo rimane intatto, Godzilla era ed è più che mai la natura che si ribella allo scellerato uomo.
A tutto ciò va aggiunto che se il Godzilla del 1954 era figlio della bomba atomica, il nuovo deve la sua genesi alle stragi di Fushima e al terremoto del 2011. Cambiano i tempi e gli eventi alla base della nascita del mostro, ma il simbolismo rimane intatto. Godzilla era ed è più che mai la natura che si ribella allo scellerato uomo.
Un uomo che in Shin Godzilla viene ritratto nel peggiore dei modi possibili. In Neon Genesis Evangelion Hideaki Anno ci ha mostrato come l’uomo sia debole, inetto ed incapace, e qui la musica non cambia. Il regista più che sul mostro si concentra sull’incapacità dell’uomo di affrontare gli imprevisti. Il film è in primis una critica allo società giapponese e alla sua classe dirigente che si perde dietro un’inutile e ridicola burocrazia. Assistiamo così a riunioni interminabili che si spostano di stanza in stanza e alla fine delle quali non viene presa nessuna decisione.
L’uomo viene ritratto nel peggiore dei modi possibili: debole, inetto ed incapace. Il film è una critica all’incapacità dell’uomo di affrontare gli imprevisti e alla società giapponese.
Come se non bastasse a salvare la situazione saranno un pugno di giovani “eroi” moderni. Una combriccola di nerd che non stacca un attimo gli occhi dagli schermi dei pc, dagli appunti e dalle carte che analizzano senza un attimo di sosta. Il live action girato da Anno ricorda molto Evangelion ma senza la presenza dei robot.
Una similitudine data anche dalla presenza del character design Mahiro Maeda (noto oltre per il lavoro su Evangelion per il capitolo animato sulla storia O-Ren in Kill Bill vol.1) il quale ha dato una nuovo design al mostro ma rimanendo al contempo fedele all’originale, e dalla colonna sonora di Shiro Sagisu che ricorda molto quella dell’anime, a cui guarda caso ha lavorato.
Come se non bastasse molte inquadrature ricordano proprio l’anime che ha reso famoso il regista. Un gioco di auto citazione ben riuscito.
Una pellicola in cui non mancano tutti i cliché dei film dedicati a Godzilla. Si hanno così l’apparizione misteriosa di una creatura sconosciuta, teorie che la riguardano (come è nato, di cosa si nutre, come sconfiggerlo), politici e militari che non sanno cosa fare ed ovviamente distruzione. Tanta distruzione.
Un qualcosa senza dubbio di già visto ma raccontato con maestria dal duo Anno/Higuchi, i quali ci portano nel pieno della burocrazia nipponica e della distruzione di Tokyo. Ma il nuovo Godzilla della Toho è un essere vivente e in quanto tale capace di evolversi.
Shin Godzilla è più di una semplice lucertola extra large, è una creatura con un anima guidata dalla rabbia. È l’incarnazione della furia della natura che si scaglia contro chi le sta facendo del male. Perché il terzo principio della dinamica è alla base della vita di tutti i giorni.
Shin Godzilla è un film che riesce a conquistare sin da subito. Piacerà agli amanti del genere.
Shin Godzilla è un film che riesce a conquistare sin da subito l’attenzione dello spettatore che sarà catturato da una storia avvincente che rappresenta il perfetto mix tra tradizione ed innovazione. Una pellicola dove la paura e l’impotenza sono alla base di un racconto che mette a confronto l’uomo con sé stesso e la natura e ne esce sconfitto, nonostante la vittoria. Perché la vita è inarrestabile e ogni vittoria su di essa è solo temporanea.
Un film che sicuramente piacerà agli amanti del cinema nipponico e a quello dei disaster movie con protagonisti enormi creature che devastano tutto il possibile. Un Kaiju Eiga di tutto rispetto da godere dal primo all’ultimo minuto.
https://www.youtube.com/watch?v=dG_nvMaLCB4
Shin Godzilla sarà al cinema solo il 3-4-5 luglio. L’elenco delle sale cinematografiche dove poterlo vedere lo trovate qua: shingodzilla.stardust.it