Transformers nei videogiochi

In occasione dell’uscita nelle sale di Transformers – L’Ultimo Cavaliere, ripercorriamo insieme la storia videoludica del franchise.

Quando si parla di Transformers si tocca un franchise che permea praticamente tutti i rami dell’entertainment, dal cinema all’animazione, ai fumetti e persino ai videogiochi. Un brand che ha per oggetto delle macchine senzienti in grado di cambiare  aspetto, ciascuno in un modo peculiare. Passano inosservati sulla Terra grazie al loro aspetto da veicoli ma sono in  grado di trasformarsi in giganteschi robot antropomorfi.

Con premesse simili non stupirà, dunque, la popolarità che i Transfomers hanno riscosso nel corso degli anni e la crossmedialità a cui si sono facilmente prestati. In origine nascono come linea di giocattoli giapponese della Takara-Tomy, arrivata in occidente nel 1984 dopo un accordo con Hasbro che tuttora detiene i diritti sul prodotto. Ma il vero boost in termini di popolarità globale è arrivato con la serie cinematografica fantascientifica che ha inizio con il film del 2007 diretto da Michael Bay.

Dopo quel primo film si sono susseguiti diversi sequel: Transformers 2 – La Vendetta del Caduto, Transformers 3, Transformers 4 – L’era dell’Estinzione e l’ultimo capitolo, intitolato L’Ultimo Cavaliere arriverà nelle sale il 22 giugno 2017. Per l’occasione dunque, abbiamo pensato di approfondire quale sia stata la sorte del franchise in ambito videoludico, dove dal 1987 ad oggi si sono susseguiti ben undici diversi titoli su tantissime piattaforme.

 

 

 

 

Transformers: The Headmasters (1987)

Siamo piuttosto sicuri che, quantomeno in Italia, forse siano stati una decina i giocatori che nel 1987 hanno messo le mani su Transformers: The Headmasters, titolo sviluppato e pubblicato da Takara solo per il Famicom Disk System, basato sulla serie di giocattoli e sui loro primissimi adattamenti in cartoni animati.

I personaggi giocabili di questo titolo sono Rodimus Prime, Chromedome, Highbrow, Hardhead, Brainstorm e Fortress Maximus, benché (viste le capacità tecniche dell’epoca) nella loro trasformazione in robot condividano tutti lo stesso sprite.

 

 

 

 

Transformers (2003 – 2004)

Passano gli anni, siamo all’alba del nuovo millennio ma mancano ancora quattro anni per l’uscita nelle sale del film di Michael Bay che avrebbe reso estremamente popolare il brand. Intanto Takara ci riprova pubblicando, sempre esclusivamente per il territorio giapponese, un nuovo titolo intitolato Transformers, per l’allora ammiraglia di Sony: PlayStation 2.

 

 

Durante le prime fasi dello sviluppo i mass media avevano fatto credere che il videogioco di sarebbe chiamato Transformers: Tataki, un titolo che ancora oggi viene utilizzato dai fan per distinguere questo action da altri giochi omonimi della stessa serie, in particolare vista la vicinanza in termini di anni dal Transformers uscito sempre per PlayStation 2 nel 2004.

Quest’ultimo era invece pubblicato da Atari e si ispirava alla in particolare alla prima serie Transformers Armada. Qui I decepticon, forti della loro imponente armata, rischiano di conquistare Cybertron. Per gli autobot non sembra esserci molta speranza, con Optimus Prime che sta per essere sconfitto da Megatron, ma un segnale energetico proveniente dai minicon ( una razza di transformer fuggita da Cybertron un milione di anni prima, e di cui si sono perse le tracce) raggiunge il campo di battaglia. Essi sono portatori di grandi poteri, e possono incidere pesantemente nelle sorti del conflitto fra i Transformers. Così entrambe le fazioni si dirigono verso la fonte del segnale: il pianeta Terra.

Una volta arrivati sul posto, gli autobot devono riuscire a liberare i minicon, sparsi qua e là e spesso sorvegliati dai decepticlone, in modo da potersi alleare con loro e poter affrontare e sconfiggere una volta per tutte i decepticon.

 

 

 

Transformers: The Game (2007)

Transformers: The Game è un videogioco multipiattaforma di Traveller’s Tales (uscito tra le altre in versione PSP a cura di Savage Entertainment e per Nintendo DS di Vicarious Visions) il 19 giugno 2007, e ovviamente ispirato al film campione d’incassi di Michael Bay. Si tratta del primo di una serie di tie-in cinematografici di genere action pubblicati negli anni da Activision e lascia ai giocatori la possiblità di giocare nei panni di Autobot o Decepticon.

Sul pianeta Cybertron, alcune forme di vita robotiche chiamate Transformers furono devastate da una lunga guerra civile per il potere della AllSpark. Si formarono così le due fazioni degli Autobot, che vollero proteggerla, e Decepticon, che ne desiderarono il potere.

Giunti a un certo punto della guerra, gli Autobot decisero di nascondere la AllSpark su un pianeta chiamato Terra. Dopo una lunga ricerca, i Decepticon trovarono il pianeta ove era custodita la AllSpark, e gli Autobot li inseguirono per fermarli.

 

 

 

 

La vendetta del Caduto (2009)

Nuovo film, nuovo tie-in sempre pubblicato da Activision per PlayStation 3 e Xbox 360 nel giugno del 2009. Transformers: La vendetta del Caduto ripropone meccaniche action ed è a tutti gli effetti un tps che, come il capitolo precedente, propone due campagne distinte a seconda che il giocatore scelga di usare gli Autobot oppure i Decepticon.

Come sempre, cercando di abbracciare la più ampia fetta di mercato possibile, il gioco che per console dell’allora current gen era stato sviluppato da Luxoflux, e convertito per PC da Beenox Studios, differiva dalle versioni Wii e PlayStation 2, sviluppate da Krome Studios, in quanto invece di scegliere da che parte stare, queste versioni combinano le storie delle due fazioni in un’unica campagna che si alterna tra eroi ed antagonisti. Sono state sviluppate inoltre anche una versione del gioco per PlayStation Portable da Savage Entertainment, e per Nintendo DS sempre da Vicarious Visions.

 

 

 

 

Transformers: War for Cyberton (2010)

Sviluppato dalla High Moon Studios e pubblicato dalla Activision nel 2010, Transformers: War for Cybertron pur mantenendo la formula da sparatutto in tera persione/action non è un tie-in cinematografico, bensì un prodotto a se stante e ha riscosso generalmente giudizi positivi da parte della critica (al contrario della media dei tie-in, in genere).

Il gioco ha una storia originale e si svolge su Cybertron, prima dell’arrivo dei Transformers sulla Terra.

Il gioco si svolge su Cybertron, prima dell’arrivo dei Transformers sulla Terra. Gli Autobots ed i Decepticons sono coinvolti in una guerra civile. Il giocatore potrà utilizzare al solito sia il punto di vista di uno schieramento che dell’altro, ma il gioco cronologicamente inizia con la campagna dei Decepticon. Le vicende ruotano attorno all’utilizzo di una sostanza conosciuta come Dark Energon, che Megatron crede possa permettergli di far ritornare il pianeta a quella che lui definisce l'”età dell’oro”.

 

 

 

 

Transformers 3: Dark of the Moon (2011)

Sviluppato sempre High Moon Studios e pubblicato dalla Activision nel 2011, Transformers 3: Dark of the Moon è un tie-in per metà, in quanto è ambientato dopo gli eventi del film (e del gioco) La Vendetta del Caduto, ma prima del terzo lungometraggio. Il titolo permette ai giocatori di affrontare le epiche battaglie sulla Terra che determinano gli eventi del terzo film. Grazie alla nuova meccanica di gioco si può controllare il potere della Stealth Force per passare istantaneamente a un terzo stato ibrido che unisce le armi e la potenza di fuoco della forma robotica con l’agilità e la manovrabilità della forma veicolare.

Il titolo mette il giocatore nei panni di diversi Transformers in una frenetica campagna per salvare la razza umana in tante  ambientazioni che vanno dalle giungle del Sud America a strutture militari in Siberia, fino a Detroit. Ciononostante l’accoglienza non è stata calorosa come per War for Cybertron e il titolo ha raccolto voti che rasentano la sufficienza.

 

 

 

Transformers: Fall of Cybertron (2012)

Transformers: La caduta di Cybertron di High Moon Studios è il sequel diretto del gioco del 2010 War for Cybertron. È stato pubblicato il nel 2012 per PC e successivamente il 9 agosto 2016 anche per PlayStation 4 e Xbox One. A differenza del suo prequel, La caduta di Cybertron toglie al giocatore la possibilità di scegliere il personaggio da utilizzare, ma differenzia notevolmente lo stile di gioco a seconda del protagonista.

Essendo presente un solo Autobots o Decepticons per quasi tutto il tempo (a parte alcuni rinforzi controllati dalla CPU) è stata eliminata anche la modalità cooperativa nella Campagna. Ogni personaggio (tranne Bumblebee) ha un’abilità unica che si rigenera col tempo – e non più con le schegge di Energon come in War for Cybertron

 

 

 

 

Transformers: The Dark Spark (2014)

Raccolta l’eredità dei titoli sviluppati da High Moon Studio, Transformers: Rise of the Dark Spark è uscito nel 2014 ad opera dello studio Edge of Reality in cross gen tra PlayStation 3 e Xbox 360 e PlayStation 4 e Xbox One, oltre che per PC. Anche questo videogioco ha visto una versione a parte per Nintendo 3DS sviluppata stavolta da WayForward Technologies.

Nel gioco si possono usare più di 40 personaggi, tra cui quelli del ogioco Transformers: La caduta di Cybertron e del quarto film di Michael Bay, L’era dell’estinzione. Il gameplay è in gran parte simile ai capitoli di High Moon Studios, tranne che nella verione per 3DS che alle meccaniche da action/TPS sostituisce quelle di un gioco strategico. Il gioco offre due modalità: campagna, ed escalation, dove poter affrontare battaglie co-op online a quattro giocatori con nuove difese potenziabili e pericolosi nemici da affrontare.

 

 

 

Transformers: Devastation

Probabilmente il più particolare tra i giochi dedicati al brand, Transformers: Devastation si disancora dalla classica formula da TPS per portarci in un’azione hack and slash tipica dei ragazzi di Platinum Games, che hanno sviluppato il titolo pubblicato nel 2015 da Activision.

Lo stile action dell’acclamato sviluppatore e una massiccia dose di nostalgia hanno dato vita ad un gioco unico, che si basa sulla serie animata originale (la cosiddetta Generation 1 dei Transformers degli anni’80) e non sui film, come i titoli di High Moon Studios. Con uno stile grafico in cel-shading e dei colori estremamente accattivanti, una colonna sonora eccezionale ed un sistema di combattimento davvero azzeccato, le uniche pecche sono la brevità del titolo (appena 5 in media ore per completare la campagna) e il non poter controllare i Decepticons ma solo gli Autobots nel gioco.

 

 

 

Angry Birds: Transformers

Da ultimo è doveroso citare anche la variante Transformers del famosissimo rompicapo mobile Angry Brids, sviluppato da Rovio Entertainment in collaborazione con Hasbro per iOS, Android e Windows Phone e disponibile nei vari store dal 2014.

Il gioco, così come gli ultimi tre capitoli sviluppati da Rovio, sfrutta la tecnologia Hasbro dei Telepods che consente di ottenere bonus in-game tramite la scansione di un Codice QR che è possibile trovare all’interno dei prodotti appartenenti alla linea di giocattoli basata sul videogame. Troviamo cinque diversi scenari (spiaggia, foresta, deserto, fiume e l’immancabile città dei maiali) e nemici quali maiali semplici, missili, ovobot e i totem.

 

What is legal Online casino for online gambling (2022)
What is legal Online casino for online gambling (2022)
Horizon Forbidden West, la recensione del ritorno di Aloy su PlayStation 5
Horizon Forbidden West, la recensione del ritorno di Aloy su PlayStation 5
Spider-Man No Way Home: l'analisi del trailer
Spider-Man No Way Home: l'analisi del trailer
Eddie Murphy: i 10 migliori film con il popolare attore comico
Eddie Murphy: i 10 migliori film con il popolare attore comico
WandaVision, la spiegazione del finale
WandaVision, la spiegazione del finale
Il Principe cerca Figlio, la recensione: Eddie Murphy come Black Panther
Il Principe cerca Figlio, la recensione: Eddie Murphy come Black Panther
Il Regno Invisibile, la recensione del fumetto premio Eisner 2020
Il Regno Invisibile, la recensione del fumetto premio Eisner 2020