In occasione della sesta edizione delle giornate musicali dell’evento Piano City, Sky ha organizzato il 20 e il 21 maggio al Base di Milano- l’ex spazio Ansaldo- la Twin Peaks Experience: un’attività che permette di immedesimarsi nelle vicende che coinvolgono la cittadina americana più famosa della tv. Ho provato l’esperienza per raccontarvela e devo ammettere di essere rimasto totalmente soddisfatto. Ma facciamo un passo indietro.

È il 20 maggio, arrivo al Base di Milano poco prima delle 17.00, ora in cui inizia l’attività. Devo aver sbagliato strada però, perchè quando arrivo trovo un cartello enorme con due montagne dipinte, con una grande scritta gialla che recita “Welcome to Twin Peaks- population 51,201“.

No, tutto regolare: l’immedesimazione incomincia da lì. Entro nel locale e mi metto in coda, perchè per potersi immergere nell’Experience allestita al primo piano è necessario prenotarsi.

La lista d’attesa è lunga e il primo posto disponibile è per il giro delle otto di sera, ma grazie a qualche sotterfugio losco e ad un provvidenziale pass stampa riesco a farmi inserire nel gruppo che inizierà la visita di lì a poco.

Nel frattempo gironzolo al piano terra, dove sta per iniziare il concerto al pianoforte di Nina Esiava, una celebre concertista che suonerà le musiche originali della serie composte da Angelo Badalamenti 27 anni fa. La giornata si preannuncia interessante.

Ne approfitto per fiondarmi al bar, dove per soli cinque euro acquisto il menù speciale: un caffè nero come la notte e bollente come l’inferno, un vero Damn good coffee, insomma, e una crostata alle ciliegie da morirci.

 

A cherry pie that will kill you.

Il caffè è effettivamente ottimo e mi ci annaffio la gola mentre mi ingozzo di torta, sentendomi un po’  come l’agente Cooper. il senso dell’Experience in fondo è quello, e nemmeno l’ho iniziata, ancora.

Dopo essermi abbuffato mi rendo conto che è il momento di andare: raggiungo il nutrito gruppo di persone che stanno per iniziare la Twin Peaks Experience e lì mi consegnano un paio di cuffie.

La voce dell’agente Dale Cooper, calda e rassicurante, mi immerge subito nella giusta atmosfera e capisco che in quel momento l’agente Cooper sono proprio io. Saliamo le scale, mentre la voce mi comunica che mi sento strano e che vorrei essere da tutt’altra parte a godermi una buona colazione. invece, una volta alito al piano superiore, mi ritrovo in un corridoio buio, dove c’è una fila di porte numerate.

Sì, hanno ricostruito quel Motel.

Vorrei urlare dall’emozione, ma mi trattengo e continuo ad ascoltare la voce che mi parla di Laura Palmer e del suo brutale omicidio. Di lì a poco mi ritrovo davanti a… una tenda di velluto rosso.

Mi tremano le sopracciglia dall’emozione e penso che se la scosto e mi trovo davanti un nano che balla, potrei anche pensare di liberare l’urletto poco virile che mi tengo dentro da almeno cinque minuti.

Niente nano, peccato.

Niente nano, peccato. Ma in compenso la stanza è esattamente come me la ricordavo dalla serie tv: il pavimento a linee oblique bianche e nere, le poltroncine, la statua bianca, i drappeggi. C’è anche un pianoforte con un pianista che invita uno dei presenti a suonare insieme a lui il tema principale della serie, ma non ho alcuna intenzione di propormi, naturalmente.

Come sia finito, appena trenta secondi dopo, a sbagliare ripetutamente il tempo della musica, seduto al piano, non ne ho idea, ma il pianista mi dice che sono abbastanza bravo,. Adorabile bugiardo.

E per quanto riguarda l’Experience vera è propria è tutto. Come si dice: breve ma intenso.

È vero, forse mi aspettavo che avessero ricostruito qualche set in più ma anche così direi che il risultato finale è a dir poco notevole. Scendo di nuovo al piano di sotto e mi godo il concerto: vengono suonati tre brani estrapolati dalla serie, mentre su uno schermo alle spalle della concertista scorrono alcune immagini raffiguranti i vari personaggi.

 

 

Mi scende una lacrima, che mi asciugo facendo finta di grattarmi la guancia. Al termine del concerto segue una pausa di qualche minuto e poi inizia la maratona della prima stagione, che durerà fino alle quattro del mattino. La sala è stracolma di gente.

È così che mi rendo conto che, dopo quasi trent’anni, l’immagine di Laura Palmer esanime e avvolta in un sacchetto di plastica provoca ancora un boato di genuino entusiasmo in un pubblico che non ha mai dimenticato l’emozione suscitata da quello show. Mi siedo e mi godo lo spettacolo, sorridendo al primo “Diane” pronunciato da Kyle Maclachlan. Se non è magia questa.

 

Twin Peaks arriverà ufficialmente in italiano il 26 Maggio su Sky Atlantic HD.