anche il terzo episodio di questa sorta di “diario” si svolge in una sorta di versione distorta e “What if” dell’Universo Marvel 

All’inizio la gente credeva in uno scherzo, di quelli architettati bene, magari da qualche autore tv coraggioso e un po’ sconsiderato.
Successe circa 24 ore dopo che fui avvolto dalla Nebbia. Circa 24 ore dopo l’inizio di quell’incubo sordo che fu il Bozzolo.

<<Cari Fratelli umani, veniamo a voi in pace >>

Iniziò così il suo discorso, nella più classica delle impostazioni sci-fi vintage.
Quasi Asimoviana a pensarci.

Volenti o nolenti quella sera, tutti ci ritrovammo davanti alla televisione per guardarla ed ascoltarla mentre faceva a pezzi, con una voce ferma ma gentile, secoli di convinzioni e studi.
Avevano hackerato i segnali delle tv di tutto il globo quindi dalla California alla Nuova Zelanda quel giorno non ci fu scelta.
Tutti la guardarono.

Era la donna più bella che chiunque, in qualsiasi Paese o epoca, avesse mai visto: occhi verdi, di un verde talmente acceso da risultare innaturale e quasi disturbante, un viso dai lineamenti perfetti, labbra carnose che si schiudevano e richiudevano con un andamento che, anche se sembra folle, poteva essere definito solo come contemporaneamente austero e seducente.

E quei capelli.

Rossi come il sangue, lunghissimi e splendenti.
Sembrava quasi avessero vita propria.

<< Permettete che mi presenti, fratelli miei: mi chiamo Medusa e sono la regina degli Inumani. Per troppo tempo siamo rimasti nel buio, nascosti ai vostri occhi. È un dolore immenso per me rivelarvi la nostra esistenza in un momento di così grande incertezza e paura.>>

E dolore cara la mia Medusa, avrei aggiunto se in quel momento non fossi stato asserragliato in una caccola verde alta tre metri.
E poi, che cazzo di nome è Medusa?E che cazzo significa “Inumani”?

<< Ma non temete, ciò che è successo non è dipeso dalla nostra volontà e i responsabili sono già stati consegnati alla giustizia Reale. Ora è il momento della vicinanza, della conoscenza e dell’aiuto, aiuto che verrà da noi fornitovi in ogni forma, necessità, luogo e momento. Nonostante la paura che attanaglia i vostri cuori alla vista della Nube, dovete sapere che essa non è malevola, anzi: porta con sé i semi di un rinnovamento e deve diventare l’ideale ponte fra le nostre civiltà.>>

Ma certo, vieni qui Pel di Carota, che te lo do io il ponte.

<< Ogni cosa vi sarà rivelata, a tempo debito. Ora non temete, quietate i vostri animi e accogliete nel vostro cuore la rivelazione di non essere più soli. Siamo qui per restare e, soprattutto, siamo qui per aiutare e condividere. Buonanotte, a lungo perduti Fratelli e Sorelle.>>

E tac, tv spente in tutto il globo.

Volete che vi dica cosa successe nei minuti immediatamente successivi o ve lo state già immaginando?

Ok, non c’era ancora Facebook ma la gente sapeva già come prendere parte ad un caso di isteria di massa, tantopiù se giustificatissimo.
Centralini delle tv impazziti, gente in strada a ballare,altri a sparare verso il cielo, gente in Chiesa a pregare, altri in Chiesa a bestemmiare.
Fu il caos.
Chi diamine era quella rossa?Chi diamine erano questi fantomatici Inumani?
Fratelli?Al buio?
E la Nebbia?
Miliardi di teste pensarono le medesime domande quel giorno, domande che sarebbero rimaste parzialmente senza risposta per più tempo di quanto ce ne volle a far nascere il dissenso.
Ma di quello parlerò un’altra volta.

Già perché la mia testa non faceva parte di quel gruppo dubitabondo, visto che io ero in un maledetto Bozzolo.

Da oltre 24 ore tra l’altro, quando nel resto del mondo (ma anche in quello stesso campo da basket, nel caso di Claudia) dopo al massimo un’ora o due gli altri Bozzoli avevano già iniziato a rivelare il loro stupefacente (quasi sempre) contenuto agli occhi stupefatti degli astanti.

Figurati se non devo fare la figura dello sfigato anche qui.

continua