Dalla valvola allo smartphone, i computer che hanno fatto la storia. 28 espositori, 25 interventi, 5 laboratori e eventi speciali presso spazio MRF in corso settembrini, 164 a Torino.
“A bit of [hi]story” (abitofhistory.it), il festival dell’innovazione organizzato dall’associazione culturale Museo Piemontese dell’Informatica torna a Torino. L’evento, alla sua seconda edizione, si terrà presso lo Spazio MRF a Mirafiori il 13 e 14 maggio e coinvolgerà persone, aziende, istituzioni, speaker e start-up in più di trenta attività.
Per Andrea Poltronieri, curatore dell’evento:
è di fondamentale importanza abbattere il divario digitale della popolazione e invogliare le nuove generazioni ad avvicinarsi a questi temi.
L’informatica è una scienza che ha profondamente cambiato le nostre abitudini ed è una grande opportunità per il nostro futuro. Bisogna conoscerne, però, il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro.
Non possiamo rimanere fermi al mero utilizzo passivo degli strumenti che essa ci mette a disposizione. “Conoscere il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro – spiega Elia Bellussi, fondatore e presidente del Museo Piemontese dell’Informatica – è la via per poter vivere attivamente il cambiamento. Con “A bit of [hi]story“, vogliamo raccontare quali sono stati e quali saranno i piccoli, grandi cambiamenti del quotidiano dovuti all’uso dell’informatica e delle tecnologie derivate, nella vita di tutti i giorni. Con “A bit of [hi]story” contribuiremo ad arricchire le attività in ambito educational per le nuove generazioni”.
L’esposizione
Agli albori della rivoluzione informatica di massa, tra gli anni ’70 ed ’80, ogni modello di personal computer era un oggetto particolare con pregi e difetti. I primi appassionati erano esperti di elettronica in grado di costruire il proprio elaboratore e avevano la competenza tecnica necessaria per interfacciarsi con questa nuova realtà, il Personal Computer.
Fino agli anni ’90, il PC assemblato è rimasto un hobby per appassionati ed esperti; oggi, invece, i computer sono in gran parte simili tra loro, l’“architettura” tecnica è ormai standard, a partire dai tablet fino ai supercomputer.
Questa omologazione sta spingendo un numero di persone sempre maggiore a interessarsi ai “vecchi computer”. Esiste un vasto “movimento” di appassionati che si cimentano nel recupero e nel restauro di hardware ultratrentennale, con conseguente fiorire di mostre-mercato. Il meglio delle collezioni di computer storici da tutta Italia e non solo: non si tratta di una mostra statica ma di un’occasione per toccare e utilizzare computer, console da gioco e altro materiale fornito da amatori e associazioni.
L’esposizione sarà anche l’occasione d’incontro tra vecchi e nuovi appassionati.
Saranno presenti, tra gli altri, l’European Society for Computer Preservation dalla Svizzera, il Museo dell’Informatica Funzionante di Palazzolo Acreide (Sicilia) ma anche dall’azienda Sistemi, che esporrà la sua collezione privata appena riallestita per i 40 anni dell’azienda.
In parallelo verrà dato risalto, esponendoli, a progetti di studenti, scuole, università, startup e aziende che presenteranno prodotti ed elaborati come quelli del Liceo Artistico Cottini i cui studenti hanno realizzato opere legate alle donne e alle scienze, di Yamgo che presenta la sua app per il turismo o RecTV che presenta il suo prototipo di kit per videoriprese e foto.
Di particolare interesse la partecipazione della galleria d’arte Opere Scelte con opere a tema di artisti di fama internazionale perché l’informatica non è solo qualcosa di freddo ma è legata anche alle opere d’arte.
Le conferenze
Più di venticinque relatori di fama nazionale e internazionale presenteranno interventi su molteplici argomenti dalla storia dell’informatica, alle bufale in rete, alla cultura digitale in generale.
Tra gli altri, Paolo Attivissimo parlerà della diffusione in rete di notizie false, il blogger Alessandro “Dottor Manhattan” Apreda terrà un intervento sulla diffusione dell’informatica personale negli anni ‘80, l’autrice di fumetti Sidney Padua illustrerà la sua opera su Ada Lovelace, Francesco Lanza che racconterà la storia di Internet con una veste del tutto nuova.
I laboratori
Le nuove generazioni, da subito a contatto con smartphone e device intelligenti sanno usare quanto li circonda ma non hanno coscienza di ciò. Per queste due giornate abbiamo pensato a un fitto programma con laboratori di avvicinamento all’informatica, di coding e di robotica. Iniziamo, sabato pomeriggio, con il CoderDojo, un movimento senza scopo di lucro, il cui intento è l’apprendimento del pensiero computazionale per i più piccoli.
Nel concreto, i nostri CoderDojo sono dei laboratori gratuiti di tre ore durante i quali, bambini e ragazzi, apprendono nozioni basilari di informatica grazie a CS Unplugged, ovvero attività didattiche sperimentali con cui utilizzeranno carte, corde, pastelli e tanta attività fisica e grazie a Scratch, un programma che consentirà loro di creare i primi programmi e videogiochi.
Si tratta di un livello introduttivo per chi non ha avuto ancora esperienze del genere mentre, in parallelo, si terrà per i più esperti, un laboratorio con cui s’imparerà a gestire la scheda Arduino tramite Scratch e realizzare piccoli esperimenti di elettronica. La domenica, invece, viene dedicata a ragazze e ragazzi più grandi, dai 15 anni in su.
Durante tutta la giornata abbiamo un hackathon organizzato da IBM. Si tratta di una gara di programmazione riservata alle sole ragazze: dodici ore di full immersion per realizzare un progetto utilizzando l’intelligenza artificiale “Watson”. IBM metterà a disposizione alcuni premi come un account su IBM Watson per le ragazze e 3 giorni di full immersion presso la sede della stessa. In mattinata abbiamo HotBlack Robotics con un laboratorio di robotica e IoT.
La robotica e Internet of Things (Internet delle Cose) sono tematiche molto importanti che stanno cambiando la vita di tutti i giorni. ROS (Robotic Operating System) è lo standard de facto della robotica di servizio e sta diventando una competenza fondamentale nel mercato professionale di domani. Tutti, invece, si possono cimentare nel Restart Party.
L’evento s’ispira ai Restart Party di Londra, laboratori itineranti di 3 ore organizzati in spazi comunitari della città, in cui volontari con competenze tecniche aiutano i londinesi a riparare e fare manutenzione a prodotti di elettronica di consumo. Il Restart Party è una risposta convincente a una serie di questioni collegate tra loro: l’ambiente, un utilizzo meno dispendioso ed energivoro delle risorse e un crescente desiderio di resistere a un consumismo sfrenato.
Eventi speciali d’intrattenimento
La sera del sabato si tengono gli eventi speciali dedicati all’intrattenimento: spettacoli teatrali, concerti e molto altro. Se poi volete pranzare o cenare presso l’evento il Birrificio LaVal sarà presente con proposte per tutti i gusti e piatti pensati apposta per vegetariani e vegani.
Scienza in fabbrica
Parallelamente, in una ala adiacente dello stesso spazio si svolgerà l’evento a cura dell’Associazione CentroScienza Onlus:
I mutamenti scientifici sono stati in grado di capovolgere i vecchi paradigmi delle discipline strettamente correlate al mondo della ricerca e dell’innovazione ma non solo, hanno infatti caratterizzato l’evoluzione di ambiti inusuali e più attinenti con la quotidianità, come le tematiche ambientali, l’intrattenimento, il benessere fisico e la sfera culturale. La Scienza in Fabbrica vedrà la partecipazione di enti, istituzioni e musei del territorio che si proporranno con attività rivolte a un pubblico di tutte le età che avrà la possibilità di scegliere la tematica con cui “giocare imparando”. Per condividere l’entusiasmo della scoperta. Per confrontarsi sui temi più attuali della ricerca. Per osservare, sperimentare e capire la scienza che guarda al futuro.
(tutte le attività proposte su www.settimanedellascienza.it)