I segreti del gioco da tavolo al primo posto della classifica mondiale dedicata ai boardgame. Se non siete particolarmente appassionati di giochi da tavolo, forse non sapete che c’è un sito che cataloga e classifica ogni gioco mai uscito. In testa alla classifica che raccoglie oltre 89000 titoli, c’è proprio lui… Pandemic Legacy: il primo crossover tra serie TV e Boardgame.
Scopriamo insieme i segreti di questa incredibile avventura in scatola.
Prima di tutto, cos’è Pandemic “base”?
(in italiano, Pandemia)
Uscito nel 2012 (edito in Italia da Asmodee), Pandemic è ancora oggi il gioco da tavolo cooperativo più famoso e venduto al mondo nel quale i giocatori girano il mondo e lavorano insieme per sconfiggere 4 pericolose malattie che minacciano il genere umano.
Non entro nel dettaglio tecnico, perché andrei extra-lungo e anche perché esistono moltissimi validi tutorial in merito; basti sapere che il gioco è molto divertente, ogni partita risulta diversa dalla precedente, ogni giocatore ha un potere speciale e il lavoro di squadra sarà indispensabile per uscirne vincitori.
Ma allora cos’è questa versione “Legacy” del titolo?
“Legacy” (letteralmente “eredità”) è un bel termine, un po’ vago ma alla moda, che nei boardgame serve per descrivere un gioco che si sviluppa attraverso diversi scenari consecutivi, dove gli eventi sono influenzati dalle vostre scelte precedenti.
La base del gioco, la prima puntata, però resta il classico “Pandemic”… da qui… Pandemic Legacy.
Come una serie TV (c’è pure il trailer!), dove però i protagonisti sono i giocatori e le singole puntate sono le singole partite contenute nella scatola, ognuna diversa e dipendente dalla precedente, con regole che si evolvono nel corso della storia e personaggi che cambiano nel tempo, acquisendo nuove capacità o subendo devastanti incidenti.
E questa “Season 1”?
Nel caso di Pandemic Legacy, season 1 ha esattamente lo stesso significato che ha nell’ambito serie TV: contiene i primi 12 episodi della storia, che andranno a chiudere un arco narrativo comunque a sé stante.
In Pandemic Legacy c’è tutto: il destino del mondo nelle vostre mani, colpi di scena, personaggi amati che muoiono (!), villain senza scrupoli, città blindate e malattie misteriose. Diamine, a ripensarci ho ancora i brividi.
Una volta terminata la stagione, però, non potrete più rigiocare… anche perché saprete già com’è andata a finire, no?
Ma insomma, cosa fanno i giocatori in queste 12 puntate?
Intanto cercano di non morire, o, se proprio devono, si sacrificano eroicamente per salvare la baracca in situazioni disperate…proprio come in una serie action/adventure alla “The Walking Dead”.
In generale, comunque, tutti i giocatori (da 2 a 4) devono veramente provare a lavorare insieme, sfruttando i poteri dei loro personaggi al massimo e pianificando con un certo anticipo la strategia comune, contro le sempre diverse avversità che il gioco vi presenta nel corso delle partite.
Sembra difficile
Non lo è, ma non è nemmeno banale…bastano un paio di partite a Pandemic classico per assimilare le basi del gioco e poi il gruppo è pronto a partire. Non serve aver accumulato anni di wargame o complessi gestionali tedeschi per eccellere a Pandemic Legacy. Da notare che il gioco possiede un sistema di “auto equilibrio”: più il gruppo ottiene delle vittorie, più il gioco si fa difficile, più il gruppo perde, più il gioco diventa facile. Geniale!
Ma è veramente il boardgame numero 1 al mondo?
Beh, posto che c’è sempre una componente molto variabile di attitudine personale e che nessuno sa veramente come funzioni l’algoritmo che l’ha piazzato al primo posto, possiamo dare a questa classifica un valore relativo.
Tuttavia, quello di cui siamo certi sono due cose:
- Il gioco è davvero un prodotto rivoluzionario (anche se non il primo in assoluto nel genere Legacy), e rappresenta una pietra di paragone per tutto ciò che lo seguirà. E’ un’esperienza in scatola, più che un gioco
- Proprio grazie alla sua dirompente forza innovatrice, PLS1 ha diviso gli appassionati tra quelli che l’hanno riconosciuto come un capolavoro dei nostri tempi e chi invece non ritiene corretto che un cooperativo/legacy (quindi non più rigiocabile una volta terminato) possa essere considerato il “king of games”
Sì, avete capito bene…la classica battaglia NERD! Come tra Console vs PC, Superman vs Batman, spaces vs tab, Coppi vs Bartali…ci siamo capiti, no?
Riflessioni finali
Con il mio gruppo, l’abbiamo acquistato in quattro. Per il prezzo di un biglietto al cinema 3D, ci siamo regalati un inverno di avventure e colpi di scena degni di una serie TV veramente cazzuta.
È vero, una volta finito non è più rigiocabile (sarà necessario eliminare e/o modificare fisicamente dei componenti), ma al termine della Season 1, dopo tragedie, morti, feriti e altre cose pazze che non vi posso svelare, eravamo veramente sazi e direi “finiti” dal punto di vista emotivo.
Senza dubbio Pandemic Legacy un’esperienza irripetibile, una vera e propria tana del bianconiglio da cui è possibile uscire solo dopo un’ordalia che vi segnerà come giocatori, vi farà rivalutare il vostro status di nerd e il vostro concetto di nerdare duro per la vittoria.
Si può dire che PLS1 rappresenti il punto d’incontro tra due media lontani anni luce: i boardgame e le serie TV, e anche solo per questo bizzarro motivo andrebbe esplorato.
Con questo, il mio spazio qui si esaurisce qui, per il momento, ma se siete dubbiosi sull’incautare o meno e avete domande/richieste, resto a vostra disposizione per ogni chiarimento.
Se invece anche voi avete finito la Season 1 scrivete le vostre impressioni qui sotto, ma mi raccomando… No spoiler!
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