Questa settimana siamo stati a Milano all’evento di lancio di LEGO Worlds, un nuovo interessante gioco made in Tt Games di cui vi parliamo in questo articolo.

Negli ultimi anni, grazie alla spinta di Warner Bros. Games e al genio creativo della software house Tt Games, il brand LEGO è arrivato di prepotenza nell’industria dei videogiochi. In un primo momento con titoli immediati e di stampo action-adventure basati tanto sui famosi franchise quali Il Signore degli Anelli, Harry Potter, i supereroi Marvel e DC Comics, quanto sulle proprietà LEGO come Chimia, Ninjago o il più recente The LEGO Movie.

In un secondo momento, declinando un gameplay intuitivo e vincente e uno stile grafico subito riconoscibile in tutto il mondo ad altre formule ben consolidate ormai nel mercato videoludico. Stiamo facendo riferimento ovviamente al successo di LEGO Dimensions (di cui trovate di seguito la nostra recensione se ve la foste persa) che ha portato il concept dei videogiochi LEGO nel modello toys-to-life tipico degli Skylanders e degli Amiibo.

 

 

E se il concept dei titoli LEGO di Tt Games fosse applicato anche ad altre formule vincenti, tipo quella di Minecraft?

 

In tal caso ci si troverebbe di fronte ad un titolo dal potenziale sconfinato com’è appunto il nuovo LEGO Worlds, passato un po’ in sordina durante il periodo di beta via Steam Early Access partito a giugno del 2015, ma che arriva ufficialmente il 7 marzo 2017 anche sulle console PlayStation 4 e Xbox One oltre che su PC, e per cui è previsto anche l’arrivo di una versione dedicata per Nintendo Switch durante i prossimi mesi.

 

 

 

 

LEGO Worlds si pone come un’interessante esperimento che mira a fondere lo stile sandbox di titoli come Minecraft piuttosto che Little Big Planet, con un’avventura che darà al giocatore la possibilità di diventare un Master Builder grazie alle dinamiche di costruzione in questo mondo in 3D generato proceduralmente.

Un potenziale enorme, si diceva, anche perché sfruttando le funzionalità multiplayer online i giocatori avranno la possibilità di creare insieme mondi inediti e affrontare esperienze di gioco sia competitive che cooperative. Si può giocare a LEGO Worlds con i propri amici sia in locale che online mediante il Codice Galattico, una stringa alfanumerica che, se digitata nel menù di gioco, ci dà modo di visitare il relativo pianeta del nostro amico.

Dopo aver perso qualche ora con l’editor di creazione del nostro alter (L)ego possiamo tuffarci nel tutorial.

Ad ogni modo, ill gioco inizia con la nostra astronave che si schianta sulla superficie a mattoncini di uno sconosciuto pianeta a causa di un’anomalia di sistema. Così, dopo aver perso qualche ora con l’editor di creazione del nostro alter (L)ego possiamo tuffarci in un divertente tutorial che, con la scusa di farci riparare la nostra astronave, ci servirà per prendere dimestichezza con le dinamiche di gioco e con le diverse possibilità che ci vengono offerte.

 

 

Nel giro di qualche minuto ci imbatteremo nello Strumento Scoperta, una sorta di scanner mediante il quale immagazzinare i modelli della maggior parte degli elementi nell’ambiente di gioco (piante, animali, oggetti, qualsiasi cosa!) e archiviarli poi nell’inventario.

Compreso l’utilizzo dello Strumento Scoperta potremo raccogliere i mattoncini d’oro con la prima quest del pianeta d’origine e, una volta riparata l’astronave, partire verso il secondo pianeta in cui fare conoscenza con lo Strumento Ambiente, un grosso aspiratore a mano di cui potremo servirci per manipolare alcune porzioni dello scenario di gioco, aggiungendo i mattoncini per creare strutture o rimuovendone per superare barriere e ostacoli.

Una struttura di gameplay tanto elementare quanto sconfinata in termini di potenziale, se si considera che ogni singolo elemento all’interno del gioco è letteralmente fatto di mattoncini LEGO, dagli oggetti ai personaggi agli scenari, erba, mare, montagne, tutto. Ci sono 1400 modelli tutti diversi all’interno del titolo e si può interagire praticamente con ognuno. E per i più appassionati del mondo a mattoncini esiste anche una modalità di creazione brick-by-brick, con cui dare libero sfogo alla propria creatività e fantasia assemblando mattoncino per mattoncino le vostre creazioni e curandole in ogni minimo dettaglio.

 

 

Lo stile grafico e tecnico in generale è azzeccassimo ed estremamente gradevole, d’altro canto pochi brand si sarebbero prestati tanto bene quanto LEGO alla realizzazione di un videogioco di questo genere. A differenza di quanto avviene nei titoli action di Tt Games, qui ogni singolo elemento a schermo è fatto di mattoncini il che potrebbe risultare in un primo momento un po’ estraniante, ma ci si abitua a questo stile davvero in poco tempo.

Sebbene lo sviluppatore presente all’evento di Milano abbia confermato che nel gioco ci si potrà imbattere in diversi omaggi o easter egg, LEGO Worlds fa una scelta audace e pone nelle mani del giocatore un mondo scevro da qualsiasi riferimento diretto ad altri brand di Warner Bros, così come di altri grossi franchise con cui LEGO collabora da sempre.

Non aspettatevi quindi di trovare pianeti a tema Star Wars o di ritrovarvi a camminare per le verdi colline della Contea, scrutando Hogwarts in lontananza mentre uscite dal vostro giro quotidiano in Batcaverna fermandovi a bere qualcosa all’ombra della Averngers Tower. Scherzi a parte, di certo una scelta inclusiva in tal senso avrebbe giovato all’immagine di un titolo come LEGO Worlds, ma probabilmente le parti in causa erano talmente tante che, con diritti spesso cinematografici così grossi di mezzo, si è preferito optare per una formula più tradizionale.

 

 

Tirando le somme possiamo dire che LEGO Worlds arriva con l’ambizione di diventare un importante attore di questo segmento del mercato videoludico in un momento in cui c’è già chi ha definito un genere nel proprio nome: Minecraft. Riesce però a differenziarsi in modo certamente più spiccato di altri concorrenti, proprio grazie alla forza iconografica di LEGO e del design che caratterizza da sempre i mattoncini danesi.

LEGO Worlds ha tutte le carte in regola per replicare il successo di Dimensions e imporsi come nuovo protagonista del genere di riferimento.

Rappresenta altresì uno stimolo per tutti gli amanti dei LEGO (intesi in senso fisico) per avvicinarsi ad una loro iterazione più virtuale e ad un genere videoludico magari ancora sconosciuto, che si presta però davvero bene a qualsiasi fascia d’età.