Dopo essere stato presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Berlino, il 1 Marzo arriva sul grande schermo Logan, diretto da James Mangold. Terza pellicola dedicata al mutante e decimo film sugli X-Men, Logan vede nuovamente Hugh Jackman come suo protagonista, ma questa potrebbe essere l’ultima volta. Dal teatro agli X-Men, quali sono stati i ruoli più iconici dell’attore?

Classe 1968, australiano e con gli artigli affilati, Hugh Michael Jackman è un attore che negli anni abbiamo visto in vesti differenti, ma che da quasi vent’anni identifichiamo con un solo nome, quello di Logan, ovvero Wolverine.

Logan è infatti la decima pellicola sugli X-Men, terzo film interamente dedicato a Wolverine, nonché ottava volta in cui Hugh Jackman interpreta il mutante.

Diretto da James Mangold, Logan è la pellicola più umana e matura sul mondo dei supereroi. Chiamarlo cinecomics sarebbe veramente riduttivo. Mangold in Logan mette tutta la sofferenza di un uomo che vive ai margini di una società che ormai ha dimenticato totalmente il valore e il sacrificio dei mutanti.

Logan è un percorso di crescita di questo personaggio. Una ricerca interiore, sofferta e dolorosa, che lo porterà a superare diverse sue incomprensioni arrivando, finalmente, all’accettazione della propria natura.

 

Se questa è davvero l’ultima volta che vediamo il Wolverine di Hugh Jackman sullo schermo, almeno lo spettatore potrà definirsi soddisfatto perché partecipe di una vera e piccola perla che attinge direttamente dal cinema d’autore.

Un paio d’anni fa, durante lo show del Dr. Oz, Hugh Jackman ha dichiarato:

È la mia ultima volta. Mi sembrava il momento giusto per questa decisione. Non ho mai pensato che potesse durare un milione di anni quindi sono molto grato ai fan che mi hanno dato l’opportunità di farlo fino ad oggi.
Ho un po’ di idee di come sarà realizzato questo ultimo capitolo. Sentiamo proprio che questa sia la maniera più giusta di concludere.

 

 

Hugh Jackman

 

 

E le previsioni di Hugh Jackman non sono state errate. Logan – The Wolverine sarà veramente la chiusura perfetta. Doloroso e violento come sa essere solo la parola fine. Un addio perfetto per un attore che in quasi vent’anni ha dato tutto sé stesso in questo personaggio, diventando un tutt’uno con esso.

In più di un’intervista l’australiano non mancava di ironizzare sul fatto che erano ormai anni in cui diverse sfumature della sua vita, dal taglio di capelli agli allenamenti, erano scanditi sugli sviluppi delle pellicole in cui compariva questo personaggio.

L’aria per gli X-Men sta cambiando e da una generazione se ne passa ad un’altra, sicuramente più giovane e, forse, addirittura più potente. E così come le generazioni cambiano nelle storie, che si tratti di fumetti o di film, così cambiano le generazioni anche nella realtà e tra gli attori.

Cerchiamo, però, di non piangere così in fretta. Jackman deve tantissimo al personaggio di Wolverine, ma la sua carriera ha avuto sfumature molto differenti. Dai primissimi lavori per potersi mantenere, tipo benzinaio e clown, all’amore per il musical e il teatro, fino a sbarcare nel cinema con la vincita dei primi premi importanti come, per esempio, un Golden Globe come miglior interpretazione maschile.

 

Hugh Jackman

 

La carriera di Hugh Jackman non nasce direttamente dal teatro e dal cinema.

La carriera di Hugh Jackman non nasce direttamente dal teatro e dal cinema. I sogni di gloria di Jackman non si fondano sullo spettacolo, bensì sulla vita da giornalista; infatti, per poter realizzare questo obiettivo di vita, l’attore si laurea in comunicazione e giornalismo alla Sydney’s University of Technology.

Ed è proprio in questo periodo che, oltre ad avvicinarsi a differenti campi per potersi mantenere gli studi, l’attore frequenta diversi corsi di canto e teatro, sfruttando moltissimo il timbro baritonale della propria voce. A guardarlo bene, all’epoca, è inevitabile trovare delle somiglianze con un certo personaggio Disney. Se, appunto, dovessimo pensare alla voce baritonale, una corporatura importante, un bel mascellone e mento, capelli scuri e lunghetti, sarebbe difficile non immaginarsi un Gaston in carne e ossa.

Grazie a questo, ma soprattutto alle sue doti canore, Hugh Jackman nel 1995 fa il suo debutto sul palcoscenico proprio nel musical de La Bella e La Bestia, iniziando a farsi conoscere e far strada nel mondo del musical. Un anno dopo entra a far parte del cast australiano di Sunset Boulevard, musical del 1993 composto da Andrew Lloyd Webber e basato sull’omonimo film degli anni cinquanta di Billy Wilder.

Jackman inizia ad aver l’occasione di lasciare l’Australia e farsi conoscere in America, così come in Europa. Nel 1998 fa, infatti, il suo debutto sui palcoscenici londinesi del West End con Oklahoma!, primo musical scritto dalla fortunata coppia di autori Rodgers e Hammerstein nel 1943.

 

 

Hugh Jackman

 

 

Nonostante qualche piccola comparsata tra il cinema e la televisione, il vero debutto (e successo) sul grande schermo per Hugh Jackman arriva nel 2000, proprio con il personaggio di Wolverine, in X-Men di Brian Singer.

X-Men è solo l’inizio di una lunga carriera per l’attore australiano.

Dai cinecomics ai kolossal, passando per il musical e il thriller, la carriera di Jackman verrà scandita da diversi ruoli iconici, portandolo a lavorare con moltissimi registi importanti, come: Woody Allen per Scoop nel 2006, Christopher Nolan per The Prestige, sempre nel 2006, Baz Luhrmann per Australia nel 2008 (anno in cui viene anche eletto da People l’uomo più sexy del mondo) e nel 2013 con Denis Villeneuve in Prisoner.

Nel 2009 Hugh Jackman – visto che siamo in periodo – è stato presentatore della Notte degli Oscar, in cui ha dato una formidabile performance non solo come cicerone della serata ma anche come cantante e ballerino. L’attore, infatti, parallelamente alla sua carriera cinematografica ha continuato anche la strada del musical e del teatro, protagonista di alcune delle più importanti produzioni di Broadway.

Nel 2012 il cinema e il teatro si fondono insieme, e Hugh Jackman è protagonista della trasposizione cinematografica de Les Misérable di Tom Hooper, dove vince un Golden Globe per il ruolo di Jean Valjean e conquista una nomination agli Oscar.

Quella di Jackman è una carriera caratterizzata da ruoli e generi differenti, ma scendiamo un pochino di più nel dettaglio e inquadriamo cinque personaggi iconici, tra film più o meno famosi, all’interno della filmografia del caro Hugh.

 

 

 

 

X-Men – Wolverine

di Brian Singer, 2000

 

Lo abbiamo già citato, ma è inevitabile proporlo nuovamente. Quando si parla di personaggi e ruoli iconici, nel caso di Hugh Jackman non può non venire in mente il film che ha dato origine a tutto questo, ovvero gli X-Men del 2000 di Brian Singer.

Inizialmente il ruolo fu affidato a Russell Crowe, ma l’attore declinò gentilmente l’offerta e, anzi, suggerì a Singer proprio il nome di Hugh, il quale,  dopo un provino molto serioso divenne ufficialmente il volto di Wolverine.

 

E Wolverine, così come Hugh Jackman, è stato il personaggio con più apparizioni all’interno della saga degli X-Men.

Per chi non lo sapesse, il primo capitolo della saga, arrivato quando la parola cinecomics non era stata ancora coniata, ci mostra le origini non solo della prestigiosa X-Mansion, ma anche alcuni dei suoi protagonisti principali, dal Professor X (Patrick Stewart) a Magneto (Ian McKellen), passando ovviamente per il burbero Wolverine e tutti gli altri personaggi più importanti, da Ciclope a Jean Grey, Tempesta e Mystica.

Qui si inizia a illustrare l’origine del gene X e di come, ogni mutante, reagisca alla propria natura in modo diverso.

 

 

Hugh Jackman

 

 

Wolverine è sicuramente il personaggio che rimane più impresso grazie alla sorprendente interpretazione di Hugh che riesce a entrare in perfetta sintonia, sia come carattere che per somiglianza, con il personaggio comparso per la prima volta nel 1974.

 

 

 

 

Van Helsing – Gabriel Van Helsing

di Stephen Sommers, 2004

 

Sebbene entriamo in un campo che va al di fuori dei supereroi, continuiamo a parlare di personaggi fantastici, in questo caso attingendo dalla letteratura gotica dell’ottocento e alla cinematografica degli cinquanta/sessanta.

Riconosciamo che non sia uno dei film migliori all’interno della filmografia di Hugh Jackman, ma l’attore ci crede moltissimo e, in fondo, non si può non ritenere iconico un ruolo come quello di Van Helsing.

Certo, Stephen Sommers ha voluto fare una leggera intromissione tra differenti opere letterarie, e l’esperimento poteva anche riuscire (basta pensare al caso di Penny Dreadful), se non fosse per una CGI al quanto imbarazzante e una serie di errori grotteschi all’interno della sceneggiatura.

 

 

Hugh Jackman

 

 

Van Helsing resta, comunque, un film che regala differenti emozioni, che possono andare dall’interpretazione di Hugh Jackman al meraviglioso balcone addobbato della cara Kate Beckinsale, che presto rivedremo nel ruolo della vampira Selene in Underworld: Blood Wars.

Altra pellicola dove se amate i combattimenti violenti, soprattutto quando ad alzare gli art… pardon, i pugni è Hugh Jackman, sicuramente potrebbe soddisfarvi. Le atmosfere sono molto curate e, infatti, ricordano moltissimo il tipo di letteratura di riferimento e funge da omaggio ad alcune pellicole famose dell’Universal comprese tra gli anni quaranta e cinquanta. La pellicola è anche costicchiata un po’, riuscendo a incassare in tutto il mondo solo il doppio della spesa.

 

 

 

 

The Prestige – Robert Angier

di Christopher Nolan, 2006

 

E quando entra il caro Christopher Nolan in gioco, non si salva più nessuno. The Prestige è indubbiamente una delle pellicole più amate del regista dal pubblico, colma di una particolarissima suggestione visiva che va dalla storia alle scenografie, passando per i personaggi. Lo stesso lavoro sulla musica è molto complesso ed è sfruttato per far perdere lo spettatore all’interno della vorticante trama.

Emblematico il rapporto tra il personaggio di Hugh Jackman, appunto Robert Angier, e quello di Christian Bale, Alfred Borden. Amici – nemici giurati che mettono in gioco la loro stessa vita, e quella dei propri cari, nella continua lotta a stabilire chi sia l’illusionista migliore. E The Prestige è un’illusione continua che porta lo spettatore nel magico mondo visionario di Nolan dove la realtà non è mai quella che sembra.

 

 

Hugh Jackman

 

 

Uno dei ruoli più importanti, e anche più complessi, per l’attore australiano che lo vedono al fianco di una vera stella del cinema e della musica, il compianto David Bowie. Ed è proprio David la vera motivazione che ha spinto Jackman ad accettare la parte.

Hugh Jackman entra in un ruolo dove più che la prestanza fisica è molto richiesta una certa prestanza mentale. Un personaggio portano alla follia, disposto a tutto pur di prendersi la sua rivincita, e anche vendetta, nei confronti del collega.

La pellicola è stata candidata a numerosi Premi, tra cui due nomination all’Oscar per la scenografia e la fotografia.

 

 

 

 

Les Misérable – Jean Valjean

di Tom Hooper, 2012

 

Wolverine è il ruolo che ha consolidato Jackman al cinema e nel cuore dello spettatore. Eppure, il ruolo che ha portato l’attore in vetta tra nomination e premi è quello dell’amato e odiato film di Tom Hooper, Les Misérable. In questo caso, vi deve veramente piacere tanto, ma proprio tanto, il musical (sebbene io consiglio spassionatamente di recuperare le versioni del West End e Broadway).

Per chi non lo sapesse Les Misérable è un celebre romanzo storico di Victor Hugo del 1862, divenuto un importantissimo musical nel 1980, uno dei più celebri e importanti della storia, tradotto in oltre 21 lingue.

La pellicola, che in sè contiene degli alti e dei bassi, ha assicurato un forte successo a diversi attori, tra cui appunto Hugh Jackman e la cara Anne Hathaway, vincitrice del Premio Oscar.

 

 

 

 

Jackman venne “solo” nominato, ma per la categoria miglior attore il ruolo di Jean Valjean gli ha assicurato un Golden Globe e moltissime nomination tra i premi più importanti del panorama cinematografico.

La pellicola è ricca di pathos e vanta di un’incredibile bellezza scenica e cura nei dettagli, tipica del cinema di Tom Hooper, eppure l’importanza del testo, delle accuse politiche e sociali sollevate all’interno dell’opera di Hugo, vengono un po’ sacrificate a favore di un impianto visivo impeccabile.

Hugh Jackman ha comunque potuto mostrare le sue grandi doti non solo come attore cinematografico ma anche come attore di teatro e musical, riuscendo a coniugare le due forme d’arte all’interno di un unico prodotto.

 

 

 

 

Prisoners – Keller Dover

di Denis Villeneuve, 2013

 

Personalmente è l’interpretazione che più amo dell’attore australiano, nonché il film più riuscito e sensazionale di Denis Villeneuve. Prisoners è un incredibile thriller che lascia con il fiato sospeso lo spettatore dall’inizio alla fine, senza riuscire a staccare gli occhi dallo schermo. Villeneuve riesce a sorprende continuamente all’interno di questa pellicola, costellata da sapienti e minuziosi colpi di scena, e tenuta alta da due incredibili performance, ovvero quella di Jackman e di Jake Gyllenhaal.

“Primo” grande film del regista, candidato adesso all’Oscar per il fantascientifico Arrival, Prisoners è un thiller dall’immenso spessore cinematografico che verte sulla scomparsa di due bambine e la loro disperata ricerca da parte dei genitori e di un investigatore molto particolare.

 

 

Hugh Jackman

 

 

Jackman si ritrova nei panni di un padre distrutto.

Jackman si ritrova nei panni di un padre distrutto, avvolto dalla paranoia e dal continuo sospetto che arriva a compiere dei gesti terribili pur di ritrovare la propria bambina. Una vera e propria liberazione dell’istinto animalesco e protettivo all’interno dei genitori, che superano la giustizia e decidono di portare avanti il proprio obiettivo al di fuori del perimetro della legge.

Un film, sicuramente attraverso questo personaggio, che porta lo spettatore a calarsi nei suoi panni e chiedersi continuamente: io, al suo posto, cosa avrei fatto? Questo è giusto o è sbagliato?

Davvero un’incredibile interpretazione dell’attore, messa in secondo piano solo dall’ancora più coinvolgente performance di Gyllenhaal. Un film che sul finale vi lascerà a bocca aperta!

Qual è per voi il ruolo in cui avete preferito Hugh Jackam?

 

 

Logan sarà nelle sale cinematografiche italiane dal 1 Marzo.
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