Quando osserviamo un dipinto, siamo da sempre abituati a cercarne il significato, ad indagarne i simboli. Quello che vi proponiamo oggi non ha a che fare coi simboli: si tratta di semplici, quanto ironiche, spiegazioni di quello che vediamo raffigurato.
Siamo sicuri che quando Magritte ha descritto la curiosità di scoprire quello che si nasconde dietro ciò che vediamo per spiegare il suo Il figlio dell’uomo, non si sarebbe aspettato che qualcuno potesse pensarlo come l’istante che precede l’impatto di una mela sul volto di un passante. E siamo altrettanto certi che l’intenso sentimento provato da Munch ne L’urlo, non fosse dovuto al turbamento causato da un incontro equivoco.
Ma in fondo, l’arte non è soggettività?
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