In questa puntata della rubrica Tecnicamente ci occuperemo della versione PC dell’atteso settimo capitolo di Resident Evil.
Con questo settimo capitolo, la serie survival horror di Capcom vira nuovamente verso la formula che l’ha resa grande, dopo qualche capitolo più improntato allo shooting, e lo fa in modo originale cambiando persino la visuale di gioco dalla terza alla prima persona.
Questa strategia sarà risultata vincente? Sembrerebbe proprio di sì stando a quanto ha scritto Francesco nella nostra recensione – trovate di seguito il link – basata sul titolo per PlayStation 4 e usando anche la modalità con PlayStation VR.
Come ben saprete, nella rubrica Tecnicamente ci occupiamo però del comparto tecnico dei videogiochi su PC, sopratutto se questi risultano essere porting dalle versione console o titoli molto attesi come, appunto, Resident Evil VII. Per cui bando alle ciance e cominciamo!
L’impatto iniziale con questo Resident Evil è stato complessivamente buono, sicuramente quello che lascia perplessi all’inizio è il cambio di regia che passa (come già detto) dalla visuale in terza persona a quella in prima, funzionale ad accentuare l’immersione del giocatore in quello che risulta essere fin da subito un ambiente davvero ostico in cui muoversi.
Resident Evil VII pesca a piene mani dai titoli più riusciti della serie, sopratutto dal primo riproponendo meccaniche di gameplay classiche arricchite però dalla visuale in prima che, per quanto inizialmente possa non piacere, dopo qualche ora di gioco riesce pienamente a convincere; di seguito il sistema da noi utilizzato per i test:
Scheda Madre | ASUS Maximus VIII Formula |
Processore | Intel Core i7 6700K @4.8GHz |
Memoria RAM | 32GB Corsair 3000MHz CAS 15 (XMP) |
Scheda Video | ASUS ROG Strix GTX 1080 |
Unità di archiviazione | Samsung SSD 840EVO 240GB + 840EVO 1TB |
Alimentatore | Enermax Platimax 1350W |
Per l’occasione oltre a testare il gioco su Acer Predator XB271HK con pannello 4K nativo e G-Sync, ci siamo muniti di una TV Samsung KS8000, dotata di tecnologia HDR abbinata ad un input-lag bassissimo che la rende ottima per il gaming, sia su PC che su console.
Resident Evil VII sembra sin da subito dettagliatissimo, ma in realtà il gioco cela magnificamente in modo piuttosto artificioso una serie di sbavature che possono sfuggire ad un occhio poco allenato ed interessato alla qualità grafica al di là dell’impatto iniziale. In generale l’immagine risulta essere leggermente sfocata, forse per via dell’eccessivo FXAA abbinato al TAA offerto dal gioco, una soluzione che generalmente tende a blurrare l’immagine più del dovuto.
Inoltre l’AA non può essere disabilitato, le impostazioni possibili sono: FXAA, FXAA+TAA ed SMAA. Tra le tre disponibili l’SMAA risulta essere la soluzione meno sfocata ma poco efficace sui contorni degli oggetti causando inoltre un leggero shimmering.
Il consiglio che possiamo darvi è quello di lasciare attivo il TAA e forzare l’FXAA dal pannello di controllo nVIDIA ed utilizzare nVIDIA Inspectore per settare il LOD almeno a -1 (questa soluzione risulta essere più pulita e meno invasiva). Mentre per le GPU AMD consigliamo di compensare utilizzando l’SMAA ed un leggero sharpering con SweetFX.
In Resident Evil VII, probabilmente per via della sua natura pensata per essere fruito anche con la realtà virtuale, si è dovuto necessariamente scendere a compromessi, forse di poco conto, ma che nel complesso hanno aiutato a rendere l’esperienza VR possibile su console, fino ad oggi relegata a titoli poco longevi e dalle meccaniche semplici, anche su PC.
Iniziamo col dire che, il gioco gira in modo impeccabile con una singola nVIDIA GeForce GTX 1080. Lo abbiamo giocato maxato in 4K con solo la risoluzione interna scalata a 0,9 (3456×1944), questo piccolo accorgimento ci ha garantito 60fps granitici per l’intera durata del gioco.
Elemento preponderante in questo Resident Evil è la gestione di luci ed ombre che dona un’estrema profondità alle scene, ricolme allo stesso tempo di angoscia e realismo. Grazie alla prevalenza del buio si è potuto lavorare sulle texture, che risultano di bassa qualità in alcune zone rispetto ad altre, sopratutto se esaminate da vicino.
Questo ha reso generalmente il titolo più leggero, tuttavia su PC un pacchetto di texture in 4K sarebbe stato cosa gradita. Al momento non è possibile giocare Resident Evil VII in VR Mode su PC (resta una feature esclusiva di PlayStation VR, ma il supporto anche ad Oculus Rift e HTC Vive dovrebbe arrivare nei prossimi tempi).
Il gioco dovrebbe girare a 2560×1440 (1280×1440 pixel per occhio) e almeno 90FPS, nel caso di HTC Vive, quindi, prendendo in considerazione il Playstation VR con risoluzione FullHD (960×1080 pixel per occhio), è normale che gli sviluppatori abbiano cercato in qualsiasi modo di rendere l’esperienza il più godibile possibile, alzando drasticamente il frame-rate in modalità VR, che come precisato nella recensione di questa versione da Francesco, non genera grossi problemi di motion sickness.
E’ quindi ovvio e lecito pensare che il gioco sia stato principalmente pensato per girare su Playstation VR e poi convertito per le altre piattaforme, ed in tutto questo non c’è nulla di male, anzi verosimilmente siamo davanti al primo gioco che potrà dare un boost alla realtà virtuale come tecnologia applicata al gaming sia su console che su PC.
Detto questo c’è da soffermarci un attimo sulle effettive prestazioni che il gioco può offrire. Lo abbiamo testato, seppur per una piccola parte con una VGA della scorsa generazione, una nVIDIA GeForce GTX 970, e abbiamo riscontrato non pochi problemi. Il gioco fatica a raggiungere i 60FPS in FullHD con tutte le impostazioni al massimo, diversamente scendendo ad ALTO risulta essere piuttosto godibile e con un frame-rate accettabile.
Questo risultato ci spinge a pensare ad una mancata ottimizzazione per l’hardware meno recente, visto che la GTX 970, sebbene abbia già oltre due anni di vita, resta comunque una ottima VGA e non dovrebbe avere problemi a 1080p con un titolo leggero come questo.
Il nostro consiglio, se possedete schede video non troppo moderne, è quello di iniziare ad abbassare la risoluzione delle ombre, step by step fino a MEDIO, così facendo non dovreste perdere molto in qualità dell’immagine ma sicuramente guadagnerete in fluidità; eventualmente se continuate ad avere un framerate basso, potresti disabilitare anche le ombre dinamiche.
Impostazioni come MOTION BLUR e ABERRAZIONE CROMATICA, se disattivate, non portano enormi benefici prestazionali, quindi disabilitateli a vostro piacimento. Per quanto concerne la qualità delle texture, per VGA con VRAM inferiore a 4GB non consigliamo di andare oltre l’impostazione ALTO in rapporto alla risoluzione da voi utilizzata, diversamente per chi possiede una GPU con 6GB di VRAM o più, potete selezionare tranquillamente l’impostazione MOLTO ALTO.
La tipologia di rendering – NORMALE o INTERLACCIATO – non sembra portare ad alcun beneficio tecnico, vi consigliamo dunque di lasciare il rendering su NORMALE. Qualora doveste incorrere in stuttering è consigliabile selezionare la modalità FINESTRA SENZA BORDI: abbiamo notato un framerate più stabile in questo caso a discapito dell’input-lag che rende quindi la risposta ai comandi meno immediata.
Di norma quando si verificano stuttering di vario genere è altamente consigliato disabilitare il V-Sync in game, ed attivarlo da pannello di controllo sia che abbiate una scheda nVIDIA che AMD, nel caso abbiate una scheda video nVIDIA avvaletevi del Fast Sync che sembra lavorare divinamente con Resident Evil VII.
Per quanto concerne l’HDR in Resident Evil VII, come in tutti gli altri casi del resto, la differenza in termini di dettagli visibili a schermo è notevole e anche discretamente apprezzabile, non molto lontana da un ottimo pannello sRGB calibrato a dovere, ma per certi aspetti anche superiore. C’è da dire comunque che il nostro Samsung KS8000 ha un pannello da 10bit con copertura HDR al 54%, aiutato certamente dalla tecnologia Quantum Dot, ma il risultato nell’utilizzare l’HDR sarebbe maggiormente apprezzabile con un pannello 12bit con copertura al 74%.
In questi giorni tra l’altro è stata rilasciata una patch che va a risolvere un fastidioso problema con l’HDR riscontrato da alcuni utenti: l’HDR anche se attivo dalle impostazioni del gioco sembrava non attivarsi del tutto, questo problema sembra essere stato risolto anche se nelle nostre prove in realtà non l’abbiamo mai riscontrato.
Una menzione d’onore va fatta al comparto audio di questo Resident Evil VII, perché se da una parte la colonna sonora non è certamente molto presente, lo stesso non si può dire per l’audio ambientale che, sopratutto in modalità Surround restituisce ottime sensazioni, contribuendo ad immergere il giocatore in questa riuscitissima sceneggiatura d’horror vecchio stampo, con porte che sbattono e rumori di sottofondo che non faranno altro che tenervi costantemente sulle spine.
Nel complesso Resident Evil VII, anche se con qualche sbavatura, è un esperimento più che riuscito anche dal punto di vista tecnico e non possiamo fare altro che consigliarlo agli utenti della PC Master Race, augurando un po’ d’ansia a tutti!