Il PC Gaming è in continua evoluzione e parallelamente anche i videogame che spesso, per via della scarsa ottimizzazione o porting di dubbia qualità, sono dei mattoni che richiedono PC di fascia alta per essere goduti. L’investimento può avere un senso nel lungo termine?

Oggi, nello specifico testeremo su vari giochi moderni una configurazione semi-top di gamma del 2008-2009, in modo da verificarne l’effettiva potenza attuale.

Se calcoliamo che nel giro di due anni al massimo il nostro PC è già vecchio, iniziamo col demoralizzarci e pensare al perché abbiamo speso inutilmente i nostri risparmi. Avremmo potuto attendere una nuova scheda video o un processore più veloce, optare per più ram e così via.

Il rapporto costo/potenza erogata nel tempo è quasi sempre un fattore molto trascurato.

Tutto ciò ha certamente un senso logico che tutte le persone sane di mente sono in grado di comprendere, sopratutto chi è attento al portafoglio.

Il punto odierno, però, non è la spesa che va affrontata per avere un PC di fascia alta, ma l’effettivo rendimento nel lungo periodo di un sistema assemblato con componenti top di gamma.

Per porre un esempio: come se oggi assemblassimo un sistema con processore i7 Extreme Edition e GTX 1080.

La configurazione presa in esame risale al 2007, anno in cui era disponibile il processore Intel Core 2 Quad Q6600, montato su una Foxconn Blackops basata su chipset Intel X48 del 2008, il tutto abbinato ad una scheda grafica AMD Radeon HD5970 del 2009.

Non abbiamo utilizzato un SSD perché in quel periodo i costi erano veramente spropositati, calcolando inoltre che i giochi da testare occupano in media 20-30GB a testa, abbiamo ritenuto inutile l’acquisto.

Come potete verificare, il sistema è composto da hardware che ha circa sette anni alle spalle, di seguito la scheda tecnica dettagliata:

 

Processore Intel Core 2 Quad Q6600 2.4GHz
Scheda madre Foxconn Blackops X48
Memoria RAM 2x4GB (8GB) DDR3 G.Skill 1333MHz
Scheda video AMD Radeon HD 5970 (dual-GPU)
Hard disk Western Digital 7200rpm 1TB
Alimentatore Antec 600W
Case Cooler Master CM690

 

Tutti i componenti sono stati selezionati per riprodurre un sistema che, nel 2009 sarebbe costato quanto un PC attuale di fascia alta. Il sistema non è stato overcloccato nè fornito di raffreddamento a liquido o dissipatori aftermarket, tutto è stato lasciato stock, quindi con processore a 2.4GHz e scheda video a 725MHz.

 

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Radeon HD5970, una scheda video davvero imponente per l’epoca, forse la scheda video più grande mai concepita!

 

Tenete in considerazione che l’HD5970 è una scheda video dual-GPU, ovvero, monta due chip HD5870  leggermente depotenziati sullo stesso PCB collegati da un ponte PLX integrato, in modo che la VGA possa essere montata anche su sistemi sprovvisti di CrossFire.

Test effettuati in HD e FullHD.

Il monitor utilizzato con questa configurazione è un AOC 19 pollici con risoluzione pari a 1366×768.

I test sono stati comunque effettuati sia con l’AOC che con un ASUS VG248QE in FullHD, per avere una comparazione adeguata con lo standard attuale.

I titoli presi in esame per i test, sono i seguenti:

 

  • Ashes of the Singularity (2016)
  • Crysis 3 (2013)
  • The Witcher 3 (2015)
  • Doom (2016)
  • Rise of the Tomb Raider (2016)

 

Ovviamente c’è una premessa da fare, ci sono giochi che possono essere CPU bound e altri GPU bound, termini usati per indicare la propensione di un titolo ad utilizzare più il processore o la scheda video. In entrambi i casi si possono riscontrare dei colli di bottiglia più o meno generici, sicuramente il Q6600 già nel 2009 non era il top da abbinare ad una 5970, anche se resta un’ottima CPU d’annata.

Un Q9400 sarebbe la scelta più corretta, ma è difficile da reperire a cifre oneste, motivo per cui è stato scelto il Q6600. Le RAM in realtà sono delle attuali G.Skill ARES 2133, downloccate appositamente a 1333MHz per rispecchiare un’impostazione di default adeguata per il 2009, detto questo lanciamoci nel vivo dell’esperimento.

 

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Un RTS prevalentemente CPU bound.

 

Iniziamo con Ashes of the Singularity, uno strategico che sfrutta molto il processore, come tutti i titoli del genere.

I risultati con questo titolo sono stati disastrosi, a prescindere dal preset utilizzato il gioco risulta ingiocabile con un framerate che non supera i 10FPS, con minimi di 3-4FPS, risultati davvero poco incoraggianti.

Sicuramente c’era d’aspettarsi una situazione simile con un titolo del genere, poiché il processore durante i test era totalmente sotto sforzo mentre la GPU era a riposo, collo di bottiglia caratteristico dovuto alla CPU.

Probabilmente un po’ di overclocking in questo caso avrebbe aiutato (nell’ordine però dei 3.6/4GHz, con RAM ad almeno 1600MHz).

Anche variando le impostazioni grafiche (esulando dai preset), il risultato non migliora, anche i canonici 30FPS in questo caso sono irraggiungibili.

 

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Non può mancare un Crysis all’appello quando si parla di testing o benchmarking.

 

Crysis 3 è un gioco molto GPU bound, anche se stranamente sfrutta la CPU a dovere, infatti dopo l’uscita del titolo son stati svolti diversi test nella quale il risultato dava vincenti tutte le CPU dotate di Hyper Threading.

Infatti con HT attivo l’incremento prestazionale era di circa il 20-30%; purtroppo il nostro Q6600 non è HT come tutti i processori per socket 775.

Crysis 3 stupisce.

Ad ogni modo con Crysis 3 il risultato è stupefacente, il gioco è stato impostato su ALTO a 1366×768 con 4X di MSAA.

In questa prima fase di test abbiamo riportato FPS consistenti anche oltre i canonici 60, nelle zone al chiuso infatti il picco è stato di 90FPS con uno scaling sulle GPU variabile tra il 30 e il 100% di utilizzo.

La 5970 ha lavorato egregiamente durante tutti i test, senza alcuna incertezza.

Il gioco risulta essere godibile senza problemi.

Il risultato non è cambiato passando a 1080p. Crysis 3 risulta pienamente giocabile su ALTO con un frame rate stabile tra i 40 e 60FPS, con minimi sporadici che si attestato sui 25FPS, si nota ogni tanto qualche micro-stutter probabilmente dovuto all’uso di una scheda video dual-GPU, ma nulla che intacchi negativamente l’esperienza di gioco.

 

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The Witcher 3, best RPG game ever!

 

The Witcher 3 è un gioco tanto bello quanto ottimizzato, infatti per quanto il mondo di gioco sia vasto e pieno di eventi diversi tra loro, il motore di gioco non accenna mai a cedimenti grazie all’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori polacchi.

The Witcher 3 al momento risulta essere un ottimo banco di prova per la sua estrema varietà.

Anche in questo caso credevamo che The Witcher 3 come Ashes of the Singularity, sarebbe stato ingiocabile.In barba al pronostico però, lo Strigo si è comportato benone, anche con una scheda video datata AMD, pur essendo basato su nVIDIA GameWorks. Il gioco è stato inizialmente impostato su ULTRA a 1366×768, con una risoluzione simile è possibile giocare sui 30FPS scarsi con minimi di 22. Scalando la qualità grafica su ALTO e disattivando nVIDIA HairWorks, il risultato è discreto.

Bloccando il frame rate sui 30FPS si può godere pienamente dell’esperienza di gioco in HD, anche se lo scaling sulla GPU non è sempre ottimale, con un massimo utilizzo tra il 60 e l’80%.

In FullHD invece impostando tutto su MEDIO lo scaling si avvicina molto al 100% praticamente in tutte le situazioni, garantendo comunque i 30FPS minimi per poter godere decentemente del titolo.

Probabilmente, anche in questo caso, un po’ di overclock su CPU e GPU garantirebbe qualche frame in più, non tanto per i MHz spremuti ma per il migliore scaling GPU che si potrebbe ottenere, sopratutto impostando le RAM a 1600MHz anziché 1333.

 

doom

Keep on Dooming!

 

L’OpenGL punisce pesantemente le schede video dual-GPU!

DOOM, sfortunatamente, per quanto sia ben ottimizzato con la Radeon HD5970 fa i capricci, sostanzialmente per via del mancato supporto ufficiale a SLI e CrossFire.

E’ come se avessimo una singola AMD Radeon HD5870 sotto il cofano, citando il nostro caro F.Ventrella: un vero peccato!

DOOM, un vero peccato!

In ogni caso sia a 1366×768 che 1920×1080, il gioco risulta godibile con dettagli rispettivamente su MEDIO e BASSO, per godibile intendiamo una fluidità di gioco che si attesta almeno sui 30FPS.

In questo caso giocare con le impostazioni è pressoché inutile, il motore di DOOM è ottimo ma una singola 5870 non è capace di far girare il gioco agevolmente con dettagli ALTI, probabilmente per via della poca VRAM a disposizione.

 

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Rise of the Tomb Raider, si afferma come un ottimo benchmark!

 

Il seguito del reboot di Lara Croft è molto controverso in termini di hardware e purtroppo non ci regala alcuna soddisfazione.

L’esperienza con Rise of the Tomb Raider è la peggiore.

A qualsiasi risoluzione o impostazione utilizzata il gioco gira malissimo, va continuamente a scatti, probabilmente per via del CrossFire.

Inoltre durante le sessioni di benchmark l’immagine lampeggia continuamente, problema che abbiamo risolto cambiando driver dai beta consigliati per la 5970 agli ultimi disponibili (non ufficialmente supportati), ma in ogni caso il gioco resta totalmente ingiocabile, motivo per il quale non mi dilungo oltre.

 

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Quindi, giunti alla fine, 7 anni si fan sentire?

 

Sicuramente il sistema preso in esame, non è capace di far girare tutti i giochi del momento, probabilmente è utile per giocare con qualche sparatutto su base DirectX dove magari il CrossFire funziona senza intoppi. I casi come The Witcher 3 e Crysis 3 purtroppo sono rari, poiché non tutti i giochi sono così ben ottimizzati.

Non osiamo immaginare cosa sarebbe saltato fuori testando Deus Ex Mankind Divided, che pur essendo un titolo pro AMD certamente non è ben ottimizzato.

Si sarebbe potuto testare anche qualche titolo di guida, ma con giochi come Assetto Corsa dubitiamo ci siano problemi eclatanti; probabilmente giocando con le impostazioni è possibile raggiungere i 60FPS senza alcun problema.

 

wow

 

I MOBA e gli FPS in generale sono fruibili senza intoppi, al massimo dovreste giocare un po’ con le impostazioni.

Giochi come Wolrd of Warcraft e in generale tutti i giochi Blizzard, ma anche League of Legends, sono fruibili senza intoppi, anche se stiamo parlando di giochi con un motore grafico leggermente datato.

Non smetteremo mai di dirlo, certamente ad un sistema simile una bella sessione di overclocking non avrebbe fatto male, ne tanto meno un upgrade al sistema di raffreddamento e sicuramente cambiare il Q6600 con un Q9400 sarebbe la ciliegina sulla torta (sempre se trovato al prezzo giusto, non oltre i 60€).

Del resto la HD5970 è un’ottima scheda video che con il dovuto profilo CrossFire restituisce ancora molte soddisfazioni e se aiutata da una CPU più veloce, il risultato dei test sarebbe potuto differire da quelli da noi riscontrati.

Quindi arrivati alla fine, secondo voi, può un PC vecchio oltre sette anni essere ancora utilizzato per un po’ di gaming?