Abbiamo rigiocato i tre titoli compresi nella Assassin’s Creed: The Ezio Collection e ve ne parliamo in questa recensione.
Titolo che attenua l’assenza dell’ormai annuale capitolo della saga Assassin’s Creed a cui ci siamo abituati proprio da quando abbiamo conosciuto per la prima volta Ezio Auditore da Firenze, nel 2009, con l’apprezzatissimo Assassin’s Creed II.
La saga, nata narrando le vicende nel presente di Desmond Miles, legate a doppio filo con le gesta dei suoi antenati (dapprima Altair, poi appunto Ezio Auditore ecc…), appare oggi del tutto mutata ed è diventata a conti fatti uno dei franchise più importanti per Ubisoft.
Per questo motivo lo sviluppatore francese ha deciso di prendersi un anno di pausa con la serie in cui, oltre a puntare sull’uscita di Watch Dogs 2, ripropone in questa remastered tutti i capitoli con protagonista Ezio (Assassin’s Creed II, AC Brotherhood e AC Revelations).
La versione da noi testata per la recensione è quella PlayStation 4, analizzata sfruttandone anche le caratteristiche di PlayStation 4 Pro Enanched su pannello 4K HDR. Ad ogni modo, il titolo è disponibile anche per Xbox One a partire dal 17 novembre 2016.
Assassin’s Creed The Ezio Collection comprende i tre giochi completi della saga in cui si vestono i panni di Ezio Auditore, cioè Assassin’s Creed II, Assassin’s Creed Brotherhood e Assassin’s Creed Revelations, oltre a tutti i DLC dei titoli e ai due filmati Assassin’s Creed Lineage (live action che funge da prequel ai tre giochi) e Assassin’s Creed Embers (corto animato che mostra gli ultimi anni di vita di Ezio ponendosi alla fine della trilogia).
Rimossa in questa edizione la componente multiplayer presente ai tempi in Brotherhood e Revelations. Scelta comprensibile volendo concentrare l’esperienza sulla trama che per i tre giochi declina l’evoluzione del personaggio di Ezio Auditore.
Federico: Bella la nostra vita, eh, fratello?
Ezio: La migliore. Possa non cambiare mai!
Federico: E possa non cambiare noi.
Con queste parole, entrate ormai nel cuore di chiunque abbia giocato in origine il secondo capitolo della saga, si aprivano ufficialmente le danze ad una delle storie più coinvolgenti che la scorsa generazione videoludica abbia ospitato tra le sue fila.
Quella di Ezio Auditore è una storia di evoluzione estremamente umana, che attinge a piene mani dal miglior topos letterario dell’innocente su cui grava un destino pieno di fatiche e di responsabilità che ne sconvolgeranno una pacifica esistenza.
Ezio è figlio di una famiglia ben conosciuta a Firenze, ai tempi dei Medici. A causa di una cospirazione perderà il padre e gli affetti, la vita che conosceva fino a quel momento, ma scoprirà la verità sulla lotta secolare tra Templari e Assassini, succedendo al padre.
La trilogia di Ezio ci fa vivere nascita, crescita e consacrazione di uno dei più importanti membri della setta degli Assassini.
La trilogia di Ezio ci fa vivere la nascita, la crescita e la consacrazione di uno dei più importanti membri della setta degli Assassini. L’eco delle sue vicende infatti si sente ancora in tutti i successivi capitoli della saga e da il via al più grande disegno di chi ha operato attraverso gli esseri umani nei secoli, al fine di giungere ad un punto ben preciso che si colloca invece in Assassin’s Creed III e dal quale poi si è evoluta l’intera saga arrivando all’attuale situazione. Una situazione non troppo rosea, che ha un po’ perso il quid e il fascino che questi titoli sapevano trasmettere, e forse questa remastered gioca proprio a favore di un “ritorno alle origini” nelle intenzioni dello sviluppatore, per la saga.
Non ci soffermeremo oltre sull’analisi della trama dei titoli nè del loro gameplay in senso stretto in quanto chiunque li abbia già giocati nella scorsa generazione sa già di cosa si stia parlando, e chi invece (magari i più giovani) non li ha mai giocati ha tutto il diritto di goderne con mano per la prima volta in questa edizione remastered.
Altro enorme punto di forza della saga è stato senza dubbio il fascino delle ambientazioni che fanno da cornice alle gesta di Ezio Auditore. In Assassin’s Creed II ci muoveremo infatti tra Firenze e altre località toscane al tempo dei Medici, finanche in Emilia Romagna a Forlì e in Veneto, nella suggestiva Venezia. Assassin’s Creed Brotherhood invece ci porterà un decennio più tardi in una splendida ricostruzione di Roma e della Città del Vaticano, mentre Revelations seguirà il viaggio fino alla coloratissima e meravigliosa location di Costantinopoli.
Una trama e delle ambientazioni davvero di ottimo livello, aiutano a compensare nei titoli un gameplay su cui grava il peso degli anni e che risulta decisamente più legnoso se avete giocato di recente, ad esempio, ad Assassin’s Creed Syndicate.
Al netto di tutto però, l’edizione rimasterizzata se la cava tecnicamente molto bene sia con la risoluzione portata a 1080p che in upscaling con PlayStation 4 Pro su pannello 4K HDR. Le texture risultano molto più definite, migliorano anche illuminazione ed effetti particellari ma per quanto concerne i modelli poligonali si poteva fare molto meglio.
Discutibile infine anche la scelta di lasciare come nelle versioni originali il framerate fisso a 30fps invece che portarlo di base a 60fps (trattandosi di titoli originariamente pensati per una risoluzione di 720p). Strano soprattutto non aver implementato, come sta accadendo per svariati titoli, la possibilità di scegliere se giocare con un maggior dettaglio o con una maggiore fluidità portando il framerate appunto a 60fps.
In conclusione, Assassin’s Creed The Ezio Collection è un titolo che si presta bene nel suo scopo di colmare l’assenza per il 2016 di un titolo della serie. Un’ottima occasione per chi non li avesse mai giocati di recuperare tre capolavori della scorsa generazione, che hanno definito un intero genere e possono tranquillamente tenere impegnati per un centinaio di ore di gioco, facendovi godere di una meravigliosa italia rinascimentale grazie al lavoro su texture, effetti e i 1080p. Su PlayStation 4 Pro l’esperienza è ancora più dettagliata.
Si presta bene anche per riportare ai fan alcuni dei titoli più amati della saga, ma non ha un gran senso l’assenza dei 60fps e i più pignoli potrebbero non gradire il mancato lavoro sui modelli poligonali. Al di là dei tecnicismi però, acquisto decisamente consigliato a chiunque lo stesse valutando, visto anche il prezzo budget a cui viene proposto sul mercato.