Il 17 Novembre è uscito al cinema Quel Bravo Ragazzo, commedia di Enrico Lando con protagonista Herbert Ballerina. Una storia ironica e leggera capace di sdrammatizzare la difficile tematica della mafia attraverso l’uso di gag, sketch e personaggi stereotipati. Tra i protagonisti “mafiosi” troviamo gli attori Enrico Lo Verso, Tony Sperandeo e Ninni Bruschetta, che abbiamo intervistato in occasione dell’anteprima del film.
Uno degli aspetti più rilevanti di Quel Bravo Ragazzo è il suo ironizzare sulla mafia, cercando di sfruttare lo stereotipo del mafioso a favore di una narrazione ironica, spesso basata sulla gag e sull’apparenza ingannevole.
In questo essenziale sono i ruoli degli attori Enrico Lo Verso, Tony Sperandeo e Ninni Bruschetta, tre attori che di mafia, Sicilia e polizieschi se ne intendono non poco. E infatti, proprio i primi due sono famosi per aver sempre interpretato, in modo serioso, personaggi appartenenti al mondo della criminalità organizzata. Ninni Bruschetta, invece, non è solo il mitico Duccio di Boris – il direttore della fotografia dallo “smarmellamento facile” – ma anche lui ha lavorato in moltissimi film di genere da I Cento Passi di Marco Tullio Giordana a La Mafia Uccide Solo d’Estate di Piff, passando per L’uomo in più di Paolo Sorrentino e le fiction poliziesche italiane come La Squadra e Squadra Antimafia.
Ho sempre fatto film di mafia, in cui recitavo ruoli seri all’interno del mio personaggio mafioso. Qui, invece, doveva dissacrare la mafia e quindi ho recitato il ruolo di un personaggio che crede nella mafia ma che deve far ridere.
Afferma Tony Sperandeo, tra i tre attore più navigato in questo tipo di ruolo, ma che si ritrova anche a sorridere per il personaggio di Salvo da lui interpretato, diverso dal solito e molto comico.
E assieme a Enrico Lo Verso, interprete del personaggio di Vito, Sperandeo funge da “cattivo” mentore per Leone (Herbert Ballerina), dovendo guidare il ragazzo attraverso il mondo complesso e feroce della mafia.
Ma Quel Bravo Ragazzo non è solo una commedia, o una commedia dissacrante sulla mafia, ma porta alla luce anche delle contraddizioni molto interessanti, partendo proprio dalla caratterizzazione dei personaggi, come per esempio l’essere vegetariano di Vito ma non aver alcuna remora ad uccidere una persona…
Eh, quando è lavoro è lavoro, si fa tutto
… o come il personaggio interpretato da Ninni Bruschetta, l’avvocato Enrico Greco, il quale tiene a sottolineare la sua estrema fedeltà nei confronti della moglie ma essere pronto a voltare le spalle alla Famiglia nel momento della difficoltà.
L’avvocato è quello che porta avanti tutta la strategia. Lui è il Giuda della situazione, ma è fondamentale, perché è proprio con il tradimento che si tramanda, si fa passare la storia.
Ma Quel Bravo Ragazzo è soprattutto divertimento. Una commedia leggera e semplice, che si muove sulle dinamiche più familiari della vita di tutti i giorni sapendo sollevare l’essenza più paradossale. E se il personaggio dell’avvocato funge da cattivo travestito da buono, quelli di Vito e Salvo conservano un’anima più tragicomica consolidandosi come una coppia perfettamente riuscita sullo schermo.
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Quel Bravo Ragazzo vi aspetta al cinema dal 17 Novembre.