Anche le opere che dividono, sotto sotto, nascondono cose che alla fin fine mettono d’accordo tutti. Uno dei casi più recenti ed eclatanti è quello di Suicide Squad, che ormai possiamo definire il film più discusso del 2016, ma anche quello con la colonna sonora più figa.
Certo, qui bisogna fare un distinguo: per “colonna sonora” non intendo affatto la musica originale composta da Steven Price, ma la selezione di canzoni più o meno famose che accompagnano le scorribande di Deadshot & co.
E qualcuno si chiederà: “Ma dai, c’era una colonna sonora originale?” #LOL
Sì, e Steven Price è uno dei compositori giovani più in gamba della scena, che oltre a due gioiellini british come Attack The Block & The World’s End ha vinto un Oscar per Gravity. Pensa un po’.
Stay dancing, stay evil
Fin dal suo annuncio, e con il lancio dei trailer che rimangono ancora oggi un esempio di spettacolarità, Suicide Squad non ha fatto che alimentare l’eccitazione per l’utilizzo della musica.
Il perfetto utilizzo di Bohemian Rhapsody dei Queen per descrivere lo stato mentale dei villains protagonisti del film, in particolare gli squilibrati per eccellenza Joker e Harley Quinn, è stata un’ottima pensata.
Così come quella di diffondere la (parziale) tracklist poco prima dell’uscita, con un Level-Up per le aspettative, tese non più solo a conoscere quali brani avremmo sentito, ma vedere e sentire come e dove sarebbero stati utilizzati.
In questo senso non possiamo dirci insoddisfatti.
Per due settimane l’album della colonna sonora di Suicide Squad (album fisico!) è rimasto quello più venduto nel mondo con 90 mila copie vendute, di cui 45 mila solo negli USA.
Il suo esordio è stato vincente: al top della Billboard 200, le sue due settimane di gloria saranno ricordate nella storia del 2016, dove si è seduto accanto a colossi come 25 di Adele, Blackstar di David Bowie, Lemonade di Beyoncé, Views di Drake e Joanne di Lady Gaga.
Dati del 7 novembre 2016, il disco è ancora al 17° posto dei più venduti della settimana.
https://www.youtube.com/watch?v=U8ZOh2OLOEQ
Un risultato clamoroso per una raccolta di canzoni che fanno da sfondo a un film!
Panic! At the Movies
Quando è uscito al cinema Suicide Squad è stato tutto un pianto e stridor di denti, perché un film alimentato da un hype altissimo ha avuto l’ardire di non essere ad immagine e somiglianza delle aspettative di ogni singolo spettatore, ma sai cosa?
La colonna sonora, quella sì, ha soddisfatto un sacco di gente.
E con l’edizione home video ce la possiamo ri-sentire, e se il film per te è un meh puoi pensarlo come un lungo videoclip di una playlist che racchiude molti bei pezzi del ventesimo secolo (e anche qualcuno più recente)
Sul suo utilizzo sono state spese tante parole: stile juke-box, pretestuosa, didascalica… ma santi numi, riusciamo almeno a goderci ancora della bella musica, per di più infilata in modo azzeccato in un film che fa del divertimento sopra le righe a sua cifra?
Se mai, possiamo lamentarci di dover fare taglia/incolla con playlist customizzate perché non tutte le tracce “famose” sono state inserite nella colonna sonora ufficiale arrivata negli scaffali.
In tal senso, andiamo a vedere quali sono i brani presenti nel “disco” e quelli che sono stati esclusi ma dovrebbero far parte di ogni playlist di ogni DCU-fan e non solo.
Canzoni presenti nel film e inserite nella colonna sonora:
- “Purple Lamborghini” Skrillex and Rick Ross
- “Sucker for Pain” Lil Wayne, Wiz Khalifa and Imagine Dragons with Logic, Ty Dolla $ign and X Ambassadors
- “Heathens” Twenty One Pilots
- “Standing in the Rain” Action Bronson, Mark Ronson and Dan Auerbach
- “Gangsta” Kehlani
- “Know Better” Kevin Gates
- “You Don’t Own Me” Grace featuring G-Eazy
- “Without Me” Eminem
- “Wreak Havoc” Skylar Grey
- “Medieval Warfare” Grimes
- “Bohemian Rhapsody” Panic! at the Disco
- “Slippin’ Into Darkness” War
- “Fortunate Son” Creedence Clearwater Revival
- “I Started a Joke” ConfidentialMX featuring Becky Hanson
Queste invece le tracce presenti nel film ma (ingiustamente) escluse dai supporti fisici e dalla tracklist “ufficiale”
- “The House of the Rising Sun” The Animals
- “You Don’t Own Me” Lesley Gore
- “Sympathy for the Devil” The Rolling Stones
- “Super Freak” Rick James
- “Dirty Deeds Done Dirt Cheap” AC/DC
- “Black Skinhead” Kanye West
- “Over Here” Rae Sremmurd featuring Bobo Swae
- “Paranoid” Black Sabbath
- “Seven Nation Army” The White Stripes
- “Spirit in the Sky” Norman Greenbaum
- “Come Baby Come” K7
- “I’d Rather Go Blind” Etta James
- “Symphony No. 3 (Górecki)” Henryk Górecki
- Queen “Bohemian Rhapsody”
- Sweet “The Ballroom Blitz” (usata solo nei trailer)
Una Colonna (Sonora) Portante
Come ha insegnato “I Guardiani della Galassia”, il genere cinecomic può essere quello che negli anni ’90 era il “film musicale senza essere musical”, ovvero quel genere di blockbuster che porta con sé anche un bagaglio di bella musica e che trasforma la soundtrack in vero e proprio prodotto collaterale di successo.
Certo, i classiconi aiutano e sono ricattatori nei confronti della vecchia generazione
Che magari non ha molta pietà per i super-cattivi piacioni degli anni duemiladieci (sulle note di AC/DC, Animals, Rolling Stones, Black Sabbath e Creedence Clearwater Revival come fai a non perdonare chiunque?) ma la loro alternanza a ritmi hip-hop, indie e rock di nuova pacca ha un senso.
Lo stesso regista David Ayer, musicofilo e eclettico, si è fatto aiutare da Gabe Hilfer e Season Kent (che arrivano dalle serie tv più “millennial-oriented) come supervisori musicali per mettere insieme una colonna sonora per tutti i gusti e per tutte le età.
Analizzata nel dettaglio suona quasi come un “compendio” degli ultimi 50 anni applicati a materia pop come il cinema di largo consumo.
Forse non è un caso che le canzoni più “classiche” siano utilizzate principalmente nella prima parte del film e nell’introduzione dei personaggi, quasi come a certificare la loro esistenza in un passato fumettistico che appartiene alla “vecchia guardia”.
Poi, con il procedere nevrotico dell’azione, si passa a Skrillex & co. per incontrare i gusti dei giovanissimi, fermo restando che qualche classico contemporaneo possa spuntare fuori laddove sia più figo.
Quello che rimane un mistero è quanto sia effettivamente stato speso per assemblare una colonna sonora di questo calibro.
Come si sa, mettere dentro canzoni famose e famosissime costa spesso un occhio della testa. Quindi di quei 170 milioni di $$$ di budget, un gruzzoletto se n’è andato in diritti musicali, ma tutto sommato non possiamo lamentarci, no?
D’altro canto, se i Rolling Stones possono dire che stare accanto ai super-eroi per loro è un po’ come scendere dall’Olimpo, non bisogna sottovalutare la potenza di un mezzo come Suicide Squad per incuriosire e far avvicinare una nuova generazione di spettatori.
Spettatori beatamente ignoranti (nel senso che ignorano ndAldo Giovanni e Giacomo) alla musica di un certo tipo, dall’hard rock orgogliosamente cafone alle ballad degli anni ’60.