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L’eccentrico universo musicale di Danny Elfman

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Halloween si avvicina e ogni cine-maniaco che si rispetti ha già una mezza idea dei film da gustare in questa particolare stagione dell’anno. Tra una coperta e un thè caldo, si palesano nella mente pellicole dal retrogusto oscuro e spaventoso. E, di conseguenza, le musiche che danno corpo all’atmosfera. Quale miglior compositore di Danny Elfman può trasportarci all’interno di visioni surreali ed oscuri luoghi di paura?

Ogni film è composto da decine di satelliti tecnici uniti per rendere al meglio l’atmosfera voluta. La musica ha una significativa importanza in questo contesto, e quando parliamo di Halloween, di autunni ameni e atmosfere raccapriccianti, l’orecchio sente già il bisogno di bussare alla porta di uno dei più famosi e originali compositori di colonne sonore spooky: Danny Elfman.

 

 

Gli Oingo Boingo

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Elfman è un personaggio molto particolare e follemente amato da chi non può fare a meno di ricercare quel particolare tono in un’ambientazione musicale.

Elfman è un personaggio molto particolare e follemente amato da chi non può fare a meno di ricercare quel particolare tono in un’ambientazione musicale. Danny scopre a tarda età la sua innata propensione musicale, fondando il gruppo new wave Mystic Knights of Oingo-Boingo, nato esclusivamente per creare la colonna sonora del film The Forbidden Zone, girato da suo fratello Richard e nel quale anche il giovane Danny aveva una particina: Satana.

Nel 1985 incontra un certo Tim Burton e da lì esploderà uno dei binomi più famosi della storia del cinema contemporaneo, un legame praticamente indissolubile tra occhio e orecchio, per due bizzarri artisti in grado di rappresentare l’oscuro e il misterioso con straordinaria naturalezza.

Danny trova terreno fertile nella Hollywood in cui ha appena messo piede; in poco tempo diventa uno dei compositori più ricercati del settore, scrivendo, producendo e suonando alcune delle colonne sonore più indimenticabili della storia, sia con l’aiuto del vecchio gruppo che avvalendosi di vere e proprie orchestre.

Elfman è in grado di passare con naturalezza dalla new wave, al rock fino ad arrivare alla musica orchestrale,ì creando ad ogni passo musiche che tutt’oggi risuonano nelle orecchie dei nerd. Come ad esempio il main theme di Weird Science.

 

 

 

 

 

Elfman e Burton

E se questo pezzo vi dice poco, è sicuro che nella vostra infanzia o adolescenza le spettacolari note di uno dei film più famosi di Burton avranno accompagnato le nottate tra dolcetti e scherzetti.

La colonna sonora di Nightmare Before Christmas conferma lo straordinario successo di Elfman nel mondo della musica orchestrale; le sue note, l’uso degli strumenti e il ritmo delle sue composizioni diventano presto inconfondibili, regalando al pubblico un pacchetto completo di eccentricità e coinvolgimento sonoro da far letteralmente venire i brividi.

 

 

Elfman non è solo potenza ma anche delicatezza: le sue note sono fragili e morbide come la neve che cade sulla città del Natale.

Elfman non è solo potenza ma anche delicatezza: le sue note sono fragili e morbide come la neve che cade sulla città del Natale, o come i fiocchi che lenti scendono tra le mani di una giovane Winona Ryder con inaspettati capelli biondi.

Magia mista ad una leggera e penetrante nota di malinconia, per uno dei personaggi più tragici della cinematografia burtoniana: Edward Mani di Forbice. La Ice Dance genera un milione di emozioni, dai brividi alle lacrime alla gioia. Immenso.

 

Per un oscuro film, un grande classico dai mille remake, c’è bisogno di un compositore come Danny.

Batman, all’apice della sua carriera cinematografica, viene accompagnato dalle concitate note di Elfman e da un cast mica male: Michael Keaton e Jack Nicholson si inseguono tra le strade di una Gotham completamente noir e dal fascino surreale. Il main theme li accompagna per mano, con quell’immancabile tocco scintillante del compositore.

 

 

Se il film lo suggerisce, Elfman è in grado di rifarsi a quel misticismo fantascientifico dei vecchi film sugli alieni.

Se il film lo suggerisce, Elfman è in grado di rifarsi a quel misticismo fantascientifico dei vecchi film sugli alieni. Suoni tipici di quell’ambiente si rincorrono come forsennati, in un grosso calderone vintage di atmosfere pacchiane ed extra-terrestri assassini.

Mars Attacks! di Tim Burton è un film completamente folle, e ripercorre le stesse peculiarità della colonna sonora: una commistione di generi devoti ad una sola e meravigliosa causa: creare qualcosa di strano.

 

 

E malgrado alcune pellicole burtoniane possano non essere piaciute ai più, le musiche di Danny Elfman riescono a mantenere il giusto tiro, come ad esempio accade per la colonna sonora di Charlie and the chocolate factory.

 

 

 

 

 

Colleghi ed altri registi

 

Se John Williams è il quarterback della musica per film, Danny Elfman è sicuramente l’emo dietro l’angolo che disegna ragni in un blocco da disegno.

Se John Williams è il quarterback della musica per film, Danny Elfman è sicuramente l’emo dietro l’angolo che disegna ragni in un blocco da disegno. I due sono, per quanto mi riguarda, nemesi e colleghi in un portentoso gioco di menti geniali votate alla creatività. Elfman incarna ciò che di meraviglioso possiamo trovare nel cinema: quel luccichio, quello shining che capita una volta in una generazione, in grado di costruire immaginari sonori che mai sono stati esplorati.

Suoni aspri in contrapposizione a note deliziose propongono un’eccellente piattaforma interpretativa dove lo spettatore può poggiare i piedi e contemporaneamente perdersi nel buio.

Elfman non ha ovviamente lavorato solo con Tim Burton; nella sua filmografia troviamo un po’ di tutto. In alcuni casi è riuscito a mantenere la sua originale peculiarità, mentre in altri contesti lo abbiamo sentito meno spooky e molto più mainstream.

Una delle pellicole non burtoniane che però sottolinea il fattore-Elfman è sicuramente Men in Black di Sonnenfeld e i suoi bellissimi titoli di apertura. Insomma, dove ci sono mostri, il caro Danny non può certamente mancare.

 

https://youtu.be/WWCOBHAexss

 

Il remake di Oz the Great and Powerful di Sam Raimi è un altro buon esempio dell’Elfman che, uscendo dall’universo burtoniano, riesce comunque a mantenere il suo carattere. Che il reboot piaccia o meno, c’è comunque da apprezzare questa lenta e mistica marcetta d’apertura.

 

https://youtu.be/Q9sPPcwa_5s

 

Per generare il perfetto sottofondo musicale alle vostre serate autunnali in attesa della celebrazione dei morti, di Samhain e di tutte le cose spaventose, ci viene in aiuto Spotify con qualche interessante playlist da far girare in casa. Eccone una, cliccate su play e lasciatevi catturare a quel bizzarro genio di Danny Elfman.

 

 

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