Suicide Squad ha avuto il set più pazzo del mondo

suicide squad

In questi giorni è stato davvero interessantissimo vedersi scannare sui siti, sui blog e sui social quella percentuale di persone che ha avuto la fortuna di vedere (in anteprima o nel resto del mondo) Suicide Squad, vero, amico nerd italico?

(Risatone)

Se anche tu sei uno di quelli che se ne sbatte dei giudizi prima di vedere con i tuoi occhi l’opera in oggetto, tieniti pronto, perché in questo articolo – in pieno clima olimpionico – io e te andremo a fare un tuffo carpiato nelle follie che circondano questo film.

 

 

Fregandocene dei vari RottenTomatoes, guerrafondai Marvel-DC, critici paludati che trattano un cinecomic come un’opera di Godard e gente con le fette di prosciutto sugli occhi.

 

"Oh, no. Un altro critico che mi ha scambiato per Jean-Paul Belmondo"

“Oh, no. Un altro critico che mi ha scambiato per Jean-Paul Belmondo”

 

 

 

 

Un suicidio di Set

(ma box office vitale)

 

Prima di tutto, chi ha mai detto che sia una passeggiata girare un film con un branco di criminali tanto carini e simpatici sì, ma pur sempre delle carogne?

Se è vero che il set risente del clima dell’opera che si va a girare, non ci si poteva aspettare che aneddoti fuori di testa e incredibili, rivelati nel periodo immediatamente precedente all’uscita del film.

suicide-squad-poster

Se i critici americani, e anche un bel po’ di quelli italiani, non ci sono andati leggeri con la pellicola, al botteghino sta facendo il botto – segno che l’attesa non soltanto è stata spasmodica, ma anche ben costruita.

Resta l’incognita del mercato cinese, che già ha fatto un bello scherzetto (negativo) a Batman v Superman e che al giorno d’oggi può letteralmente salvare economicamente opere che hanno floppato in USA (vedi Warcraft)

Quanto Suicide Squad sia efficace, difettato, spettacolare o vacuo poco ci interessa in questa sede, tanto più o meno tutti lo andremo a vedere non appena esce e ci faremo la nostra idea.

Adesso ci concentriamo sul concentrato di follia che è stato il set del film, che almeno sotto il profilo della lavorazione è stato un baraccone fuori di testa, marcio e folle. E non per caso, quanto per diretta benedizione dell’autore David Ayer.

Ecco una selezione di quanto accaduto…

 

 

 

 

Full Metal Squad

 

Iniziamo dalle cose più leggere: il mood della lavorazione.

David Ayer, in qualità di sceneggiatore, regista e plenipotenziario artistico di Suicide Squad (perlomeno fino alla fase di, uh, reshoot e montaggio) ha deciso di impostare da subito il rapporto con e tra gli attori su una nota malata e disturbante.

Come? Torturando psicologicamente gli interpreti e facendoli picchiare fra loro, semplice.

 

Mood of the day.

Mood of the day.

 

Detto in due parole: il regista, di fronte a tutto il resto del cast e della troupe, si piantava in faccia a questo e quell’attore e gli poneva a voce altissima delle domande più o mano imbarazzanti sulla vita privata, le pratiche sessuali preferite eccetera.

Una cosa scioccante ma a cui tutti si sono sottoposti per non sembrare degli smidollati.

Oltretutto Ayer si è sottoposto per primo e con molto entusiasmo ad ogni genere di interrogativo da parte degli altri. Un vero leader deve saper dare il buon esempio, no?

 

 

Ma non è tutto: convinto dalla concezione molto Matrix (o Dragonball, fai tu) secondo cui non conosci bene una persona finché non vi siete presi pugni in faccia, Ayer ha scatenato risse tra gli attori durante le prove, tenendo sempre a portata di mano un life coach e un medico in caso qualcuno si fosse messo a frignare,

Insomma, se pensavi che fare l’attore da cinefumetto fosse solo metter su muscoli e infilarsi una tutina, ti devi ricredere.

 

 

 

 

Underwater Love

 

Jared Leto – Joker non è l’unico attore che ha preso talmente sul serio la parte da smettere di recitare e diventare letteralmente il personaggio stesso (speriamo di non ritrovarcelo in carcere per qualche piano malefico andato storto).

Al gradino sotto c’è Margot Robbie, che sentendosi probabilmente in competizione visto che in fondo è la metà della coppia di simpaticoni più malata di mente dell’universo a fumetti… ha deciso di impegnarsi a fondo.

 

Espressione naturale.

Espressione naturale.

 

E quando dico a fondo non lo faccio per caso: Margot, per una scena particolare che vede impegnata Harley Quinn in uno stunt subacqueo, ha deciso di allenarsi per diventare campionessa di apnea.

Nonostante, ovviamente, avesse a disposizione la sua personale controfigura, la bella attrice di Suicide Squad si è impegnata per darle filo da torcere, tanto da poter ormai fare scherzoni al mare agli amici, visto che ormai è capace di resistere sott’acqua per quasi cinque minuti.

 

 

 

 

 

Tatuaggi da suicidio

 

Se c’è un modo per trovare un senso alle mille trasmissioni sui tatuatori che vanno in onda su Sky, ecco, l’abbiamo trovata (in particolare roba come “Tatoo  Fixers”, LOL)

Durante le sessioni di shooting, in particolare quelle lunghe e notturne, dove poi tutti andavano a fare bisboccia ancora nei loro costumi di scena, è stato messo in piedi persino uno studio di tatuaggi… manco a dirlo, pare che l’attrezzatura sia stata gentilmente “offerta” da Jared-Joker.

Qualche pazzo ha avuto il fegato di affidarsi alle delicate manine di Harley Quinn per farsi scrivere sulla pelle roba come, ehm, “SKWAD” (bieco spelling di “squad” presumo).

 

Wanna tattoo?

Wanna tattoo?

 

Tutto sotto l’occhio vigile ma temo un po’ appannato dall’acool del regista David Ayer, che non ha perso occasione di immortalare il momento e postarlo su Twitter. Well done!

 

 

 

Cannibal Holocaust, light my way

 

Ehi, pensavi forse che solo i film cannibalici italiani abbiano avuto problemi per via di animali selvatici e/o morti (con conseguenti polemiche) dentro e fuori dal set?

Scordatelo.

Se uno dei tuoi compagni di cast risponde al nome di Jared “sono lievemente trasformista” Leto, probabilmente potrebbe succedere di svegliarti nel tuo camerino con un topo morto sotto il cuscino.

Se invece il topo lo preferisci vivo, potresti riceverlo come regalo come è accaduto a Margot Robbie. In fondo, Joker non sembra affatto il tipo da cioccolatini.

Ma non è tutto: durante le prove, il cast riunito in una stanza si è visto piovere addosso (ok, sul tavolo) il cadavere di un maiale.

Ripieno di proiettili.

Anche questo, omaggio del Joker.

 

"E non dire che non sono romantico"

“E non dire che non sono romantico”

 

Il tradizionale tacchino da Giorno del Ringraziamento, ripieno di uvetta e altre leccornie, probabilmente gli era sembrata una soluzione troppo banale…

 

 

 

Porno

 

Comunque Margot Robbie non può lamentarsi troppo del suo topo di fogna recapitato da Mr. J, se si pensa che c’è qualcuno che ha ricevuto dal sorridente interprete del Clown principe del crimine qualcosa di mooolto più inquietante.

Mi sto riferendo a Joel Kinnaman che nel film interpreta Rick Flag, il militare della situazione. Evidentemente Joker (non) prova molta simpatia per lui, dato che Jared Leto ha ritenuto appropriato impacchettargli come regalino un paio di preservativi usati.

E poi dei dildo colorati.

E infine, delle simpaticissime anal beads.

(David Ayer ha poi specificato che i preservativi non erano DAVVERO usati. Quindi può darsi che l’idea fosse sua. E dati i precedenti, che questa sia una pietosa menzogna).

Will Smith ha inoltre affermato in più di una intervista che quello di Suicide Squad è stato il cast più arrapante ed arrapato con cui abbia mai lavorato (le parole esatte sono state tipo “viral horniness”, impossibili da rendere più eloquenti di così!)

 

Arrapaho

Arrapaho

 

That’s all, bad folks!

Tutto sommato, comunque vada e comunque sia Suicide Squad, sono sicuro che i contenuti speciali dell’edizione home video con i backstage saranno spettacolari (e li vogliamo UNCUT, cara Warner, ok?)

 

 

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