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Il Sigillo di Troia

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Nel 1945 il mondo sta uscendo dalla Seconda Guerra Mondiale: le nuove potenze globali devono trovare un equilibrio, continuando intanto con le azioni di circostanza.

Le sfere di influenza si sono delineate durante la guerra, ma il Giappone ancora combatte e in Europa c’è da spazzare i mucchi di morti e di macerie sul terreno. Poco dopo la Dottrina Truman marcherà l’inizio della Guerra Fredda.

 

La Guerra Fredda è un termine coniato da Orwell in un saggio pubblicato su un giornale nel 1945. Inizia convenzionalmente il 12 marzo 1947 con un discorso in cui Truman enunciava la sua dottrina, dicendo che “gli Stati Uniti devono supportare i popoli liberi che resistono ai tentativi di soggiogarli da parte di minoranze armate o pressioni esterne”.

Le prime ad essere interessate furono la Grecia, all’epoca in piena guerra civile, e la Turchia sotto pressione dall’URSS per il passaggio delle sue navi attraverso gli Stretti.

La Gran Bretagna tradizionalmente supportava entrambi i governi, ma essendo quasi in bancarotta quello stesso anno chiese formalmente agli USA di subentrare al suo posto.

 

 

 

Gli inizi

Prima di guardarsi in cagnesco le due potenze hanno modo di scambiarsi piccole cose di pessimo gusto (cit.) come segni di buona volontà.

Ad esempio i Pionieri, la versione sovietica degli Scout, intagliano un pregevole manufatto in legno (cit.) che riproduce il grande sigillo degli USA e lo donano all’ambasciatore americano Averel Harriman.

 

Lo scoutismo in Russia si diffuse dal 1908, quando lo Zar autorizzò la stampa del libro di Baden Powell che lo incontrò di persona nel 1910. Nel 1916 c’erano 50mila scout in Russia, tra cui lo Zarevich Alexei. Durante la Rivoluzione molti di loro combatterono per i Bianchi o emigrarono: i pochi rimasti continuarono clandestinamente mentre i ragazzi tra 10 e 15 anni venivano inquadrati in varie associazioni, unite dal 1922 nei Pionieri. Lo scoutismo resterà bandito in Russia fino al 1990.

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Harriman sa benissimo di essere spiato costantemente: gli ospiti nella sua residenza, Spaso House, al loro arrivo ricevono biglietti che li avvisano di essere sorvegliati in ogni stanza e anche nel giardino.

Il regalo comunque sembra innocuo e viene appeso nello studio, dove si ricevono le persone e si tengono molte attività

 

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Nel riquadro rosso il sigillo nello studio dell’ambasciatore.

 

 

 

I segnali

Nel 1951 un operatore britannico capta la voce dell’attaché della RAF all’ambasciata inglese mentre controllava il traffico radio dell’aviazione russa. Nel 1952 un intercettore americano ascolta in volo nella sua cuffia una conversazione in corso a Spaso House: di lì a poco deve arrivare il nuovo ambasciatore George Kennan, e si effettuano controlli a tappeto senza risultato.

In occasione dell’avvicendamento degli ambasciatori i Sovietici avevano ristrutturato Spaso House. Temendo che i dispositivi di spionaggio fossero stati rimossi per rimetterli dopo il controllo americano, gli USA mandano due tecnici spacciati come ospiti. Gli attrezzi vengono mimetizzati nel bagaglio e loro bighellonano in giro durante il giorno, lavorando di nascosto la notte.

 

The Great Seal that held a listening device. Other grape-pit size transistor mikes have become available as the space age has developed,some from Japan for as little as $14. Private detectives specializing in divorce cases use one which can be secreted in a man’s food. When he swallows it, the warmth of the man’s stomach powers it, and it emits a high-frequency beep which can be picked up on a receiver 300 feet away. Another pill, with a different beep, is secreted in the food of the mistress. If the operative hears the two beeps together coming from the same room, he knows the two are making more than beautiful music together.” Photo: NSA.

 

Per non destare sospetti e poter intercettare i segnali radio russi, i tecnici suggeriscono a Kennan di continuare le sue attività con dati fasulli: Kennan detta allora alla segretaria lettere diplomatiche già declassificate e si esercita ad alta voce in russo con proclami anti comunisti della Voice of America.

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Uno dei tecnici era Joseph Jacob Bezjian, soprannominato “il mercante di tappeti” per la sua ascendenza armena. Emigrato durante il genocidio turco del 1916 ed entrato nell’esercito per mantenere la famiglia, era talmente brillante che gli viene anche offerto un posto al MIT.

Una sera capta con i suoi strumenti Kennan che dettava una lettera nello studio: entra nella stanza con un mazzuolo da muratore segnalandogli a gesti di continuare, stacca il sigillo, lo posa e demolisce il muro, mentre il segnale si spegne. Bezjian vede che nel muro non ci sono dispositivi e frantuma allora il sigillo, scoprendo quella che verrà soprannominata “la cosa”.

 

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La cosa

US2238117-0Il dispositivo era una sottilissima membrana conduttiva che sigillava una piccola camera di rame ad alto fattore di merito, placcata d’argento e collegata ad una antenna: la membrana vibrava ad ogni suono cambiando il volume della camera.
Quando arrivava un segnale alla frequenza adatta per essere captata dall’antenna le variazioni di volume della camera venivano trasmesse al segnale di ritorno, effettuando una modulazione sia dell’ampiezza che della frequenza.
Il tutto era praticamente un risuonatore a cavità con un meccanismo già brevettato negli USA nel 1941.
Il brevetto descriveva la teoria, senza realizzare l’oggetto: oggi è considerato un precursore degli RFID passivi.

Il fattore di merito o fattore Q  (per Quality) è una grandezza adimensionale che in un sistema oscillante rapporta il tempo in cui l’ampiezza dell’oscillazione decresce con il tempo di oscillazione totale.

Un alto Q indica che l’ampiezza dell’oscillazione varia molto rapidamente rispetto al tempo, quindi il sistema ha una banda molto stretta: seleziona cioè poche frequenze ed è difficile da regolare ma risponde con grandi variazioni a segnali minimi, dissipando poca energia nell’oscillazione, e quindi avendo un’alta “qualità”.

Lev_Termen_playing_-_croppedIl tutto era stato inventato da Lev Sergeyevich Termen, noto in occidente come Theremin, pioniere della trasmissione di immagini via etere, inventore dell’interlacciamento video e dell’omonimo strumento musicale.

Vivendo in Occidente come “esca” per attirare i capitalisti, si spostò in Germania, Francia e USA, dove si sposò due volte, per ultimo con una donna di colore, dando molto scandalo. Tornato in Russia per difficoltà finanziarie venne internato in un gulag, ma la sua abilità lo fece finire presto in una sharashka.

 

Il cognome Терме́н si traslittera Termen, ma in realtà è una russificazione del cognome francese Theremin: la famiglia del padre di Lev Sergeyevich era composta di Ugonotti, calvinisti francesi trasferitisi in Russia durante le guerre di religione del ‘600. In occidente Termen assunse cioè semplicemente il cognome originale di famiglia.

Sharashka (шара́жка) deriva da sharaga (шарага) che è slang per “gruppo di criminali”. E’ una definizione ironica per i lavoratori dei gulag che effettuavano ricerche scientifiche e tecniche invece di lavoro manuale, molto più faticoso, con meno strumenti a disposizione e con trattamento (a partire da cibo e alloggio) peggiori.

Per completezza Gulag (ГУЛАГ) è acronimo per главное управление  лагерей, cioè [comando] principale (Glavnoe) [dell’]organizzazione (upravlenie) dei campi (lagerej) sottintendendo “di lavoro correttivo”.

 

La camera aveva un diametro di 2cm e una altezza di 1,7cm: tutto l’apparecchio pesava 31 grammi inclusa l’antenna lunga 23cm. Non necessitava di batteria, e si attivava solo inviandogli un segnale a certe frequenze. Rimandava un segnale modulato anche in frequenza (FM) quando la grande maggioranza delle radio dell’epoca era modulata solo in ampiezza (AM), quindi molto difficile da scoprire.

Il suono passava attraverso minuscoli forellini fatti da un orafo sotto il becco dell’aquila, mimetizzati negli incavi del legno. Tra la membrana e la base della camera c’era un pirolo per la regolazione della vibrazione massima possibile per la membrana.

 

Pirolo è un termine tecnico: la funzione e la modalità di uso sono le stesse del bischero di una chitarra, anche se nel caso era molto più piccolo e di metallo.
Avendo distrutto l’originale, i forellini sono stati desunti da ricostruzioni successive: si è anche ipotizzato che una parte del sigillo fosse abbastanza sottile da far passare le vibrazioni.

 

Bezjian lo scoprì usando un generatore di segnale ad alta frequenza e cercando con un ricevitore dove l’amplificazione del segnale era massima, sfruttando il feedback acustico: ogni sera cambiava la banda del generatore di segnale e andava in giro per la residenza cercando il punto in cui il segnale ritornato era il più alto.

Quella sera il generatore era impostato intorno ai 1800Hz, cioè circa un multiplo della frequenza di 330Hz usata dai Russi.

 

Il feedback acustico, anche detto effetto Larsen dal nome del fisico che lo studiò, è il meccanismo per cui ad esempio un suono emesso da un altoparlante e catturato da un microfono o altro dispositivo viene poi ri-emesso tramite lo stesso altoparlante, ripetendo il ciclo ed amplificandosi fino a diventare un fastidioso stridio perchè l’altoparlante va in overdrive.

 

 

 

 

Successivamente

Il meccanismo venne studiato negli USA in collaborazione con l’MI5 e descritto in dettaglio dal fisico Peter Wright della società britannica Marconi, usandolo per dispositivi analoghi usati poi in occidente.

Ci volle un pò perchè la membrana si danneggiò durante il trasporto e dovette essere riprodotta: miglioramenti successivi includevano spirali montate sulla membrana per irrobustirla e/o aumentare il fattore di merito, oltre ad antenne bipolo anzichè monopolo.

Dopo che il primo maggio 1960 un aereo spia U-2 venne abbattuto sopra il territorio russo, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunì per discutere la questione: al quarto giorno di incontri e di veementi proteste sovietiche, l’ambasciatore USA presentò la “cosa” indicando come lo spionaggio fosse continuato da ambo le parti per lungo tempo, e accusando Kruschev di esagerare la portata dell’incidente per annullare il contemporaneo summit di Parigi.

 

Nel 1962 Gary Powers, il pilota dell’U-2 abbattuto, venne scambiato con la spia Rudolf Abel sul ponte Glienicke che collega Potsdam a Berlino, oggetto del recente film “il ponte delle spie”. Fu il primo scambio ad avvenire su quel ponte, che prese il nome proprio per la sua posizione strategica per questo tipo di operazioni.
Abel era stato arrestato grazie alle dichiarazioni della spia “Victor”, nel caso del nichelino cavo descritto qui su Lega Nerd:
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Theremin venne riabilitato nel 1947. Lo stesso anno ricevette il premio Stalin per il Buran, un dispositivo di spionaggio precursore del microfono laser: usava un raggio infrarosso a bassa potenza per intercettare le vibrazioni dei vetri delle finestre. Essendo ancora formalmente un prigioniero venne premiato a porte chiuse.

Era stato dato per morto in occidente nel 1938: quando si diffuse la notizia che era ancora vivo, molte sue invenzioni furono distrutte dagli stessi Sovietici.

Venne assunto ufficialmente come operaio nel conservatorio di Mosca, lavorando a strumenti musicali elettronici,  e successivamente fu professore di acustica nell’università statale. Continuò le sue ricerche fino alla morte nel 1993, a 97 anni.

Bezjian continuò a lavorare per il Dipartimento di Stato e morì nel 1986 a 70 anni.

Grazie a Itomi per lo spunto da cui è stato tratto questo articolo.

 

 

 

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