The Broken Man, la settima puntata della sesta stagione di Game of Thrones è l’ennesimo capitolo di transizione che ci dovrebbe preparare al gran finale. Poco ritmo, molti dialoghi e qualche interessante ritorno.
Se non avete ancora visto questo episodio, tornate quando l’avete visto. Se invece l’avete già visto e volete approfondire insieme a noi, questo è il posto giusto.
Le vite spezzate di GOT son praticamente infinite, ogni personaggio rappresenta in se un essere umano piegato dalle follie della vita nei Sette Regni, un mondo che sbriciola qualsiasi tentativo di vita serena e tranquillità sociale.
Il Gigante “buono”
La settimana puntata si apre infatti con un cold open, raro nella serie, in cui gli scrittori ci portano a conoscere personaggi mai visti, in un contesto bucolico e tranquillo che raramente si vede in GOT.
In questo piccolo villaggio agli albori, circondati da valli verdeggianti e pieno di gente pacifica e laboriosa, chi ti spunta?
Ma è lui, il Mastino Sandor Clegane. Lo avevamo lasciato sul ciglio di una montagna a rantolare moribondo dopo i colpi inferti da Brienne su comando di Arya Stark. Uno della lista, uno degli uomini che avrebbe dovuto pagare per i mali inferti alla Casata.
Il Mastino è completamente cambiato, vive una vita serena in contatto con Ray, una sorta di predicatore ed ex-assassino, pentitosi delle proprie azioni e intento a costruire una chiesa assieme alla nuova comunità. La potenza recitativa di Ian McShane non passa di certo inosservata, e malgrado la puntata un po’ sgonfia, lui è sicuramente uno di quelli che sanno come riempire l’inquadratura.
L’idillio tuttavia dura poco: tre cavalieri della Fratellanza senza Vessilli, adoratori del Dio Rosso (lo stesso di Melisandre), decidono che è tempo di tornare nel mood di Game of Thrones e massacrare la comunità.
Ovviamente si salva solo il Mastino; e se era l’odio che lo manteneva in vita prima, ora sicuramente si aggiunge anche una sana dose di vendetta. La notte è oscura e piena di terrori.
La Hit Girl degli Orsi
Nel frattempo, quei due poracci di Jon e Sansa vagano per il Nord cercando di rispolverare la vecchia gloria della Casata degli Stark, ma sembra che tutti inseriscano il dito dritto nella piaga ricordando loro la terribile sorte della famiglia di Grande Inverno.
Poca considerazione ormai, alleanza sgonfie e perse nel tempo, tentativi andati a vuoto, cercando di creare un esercito che verrà portato in battaglia contro i Bolton, che ora padroneggiano l’intera area. La Casata dei Mormont ci offre qualche soddisfazione, c’è da dirlo: la piccola ereditiera sa il fatto suo.
Un paio di frecciatine riguardo ai matrimoni Lannister e Bolton di Sansa, ed ecco che subito zittisce Jon Snow, anche se per lui non è una novità. Ser Davos è l’unico che riesce a scalfire la gloriosa Lady Lyanna. Per un attimo c’è quasi da immaginarsela al posto di Tommen, una spina dorsale e un temperamento che farebbero tremare i muri di Approdo del Re. Jon e Sansa se ne vanno dall’isola dell’Orso con… 62 guerrieri in più.
Dopo aver avuto l’aiuto dei bruti, che sono poco più di duemila, gli Stark-ritrovati dovranno pregare tutti gli Dei dei Sette Regni per cavarsela. Challenge accepted.
In nome della Rosa
Ad Approdo Margaery finalmente ci mostra segni di vita in quell’oscura giungla religiosa che stava diventando la sua mente. Eravamo lì col fiato sospeso cercando di capire se davvero si fosse bevuta il cervello o meno.
Dalla sua conversazione con la nonna Olenna, vecchia arpia senza peli sulla lingua che è sempre apprezzabile nei suoi insulti variopinti verso Cersei, scopriamo che Margaery parrebbe avere un piano.
Le passa infatti un biglietto con una rosa, che probabilmente si riferisce al simbolo della Casata Tyrell, il chè ci conferma la sua fedeltà alla famiglia. Quali piani avrà in mente la Regina? Logorare e distruggere i Passeri dall’interno? Sappiamo che sta rimandando la nonna a casa, che sia un tentativo di farla tornare indietro con un eventuale esercito?
La noia dei Fiumi
Jaime nel frattempo arriva alle porte del castello di Pesce Nero, dove i Frey stanno cercando di barattare la vita di Edmure per stanare l’uomo e fargli consegnare il castello.
I Frey sono un po’ imbranati con le trattative, ma sicuramente allo Sterminatore di Re non va molto meglio. Il Pesce Nero tiene fede alla storia della sua famiglia, riportando alla luce un passato meno recente, di quando mamma Stark teneva il Lannister prigioniero o di come i suoi parenti siano stati sterminati atrocemente.
Mai consegnerà il castello, piuttosto ci morirà dentro. Malgrado il clima di tensione, le scene dei Fiumi appaiono comunque particolarmente noiose: nemmeno un morto ammazzato, quale delusione. Dovremo attendere il gran finale per saggiare un po’ di adrenalina.
Tentativi maldestri di mostrare tette
Da tutt’altra parte, i Greyjoy se la spassano alla grande in qualche porto, in pausa dalla fuga per non essere ammazzati dal caro zietto Euron.
I due fratelli trovano ristoro in un bordello di tette e alcol, e la wannabe Regina cerca di ridestare l’ormai spezzato Theon, che pare essere volenteroso di svoltare il suo destino da cane bastonato e tornare, con estrema difficoltà, ad essere il vero erede delle Isole di Ferro.
La sorella ci fornisce anche una buona conferma, i Greyjoy stanno infatti andando a Meereen ad incontrare la famigerata Regina dei Draghi per un’eventuale alleanza.
La profezia della Khaleesi è dunque vera? Theon potrebbe essere il secondo marito di Daenerys?
Millemila volti
La botta finale, tanto per ridestarci dai sonni, ce la regala Arya Stark alle prese con il Dio dai mille volte e la sua scagnozza. Era una tragedia annunciata da quando il Dio aveva rivelato il suo disappunto all’Orfana, sguinzagliandola contro la giovane.
E dopo che la Stark si era comprata un bel viaggio di ritorno a casa, la sorte la travolge di prepotenza con qualche coltellata dritta allo stomaco.
Arya finisce in acqua, per poi arrancare confusa e dolorante per la città. E solo ora si rende conto che non può chiedere aiuto a nessuno perchè non può fidarsi di nessuno, i Mille Volti sono ancora in agguato? Quale insurrezione di pubblico nascerebbe se proprio adesso venisse uccisa la giovane e combattiva ragazza che ha di nuovo un nome?
Esiste una teoria online, supportata da alcuni fan, che vedrebbe un twist alla Fight Club per quanto riguarda Arya e l’Orfana. Ispirandosi alla scena del combattimento quando la Stark era ancora cieca, alcuni hanno teorizzato che le due potrebbero in effetti essere la stessa persona. Ci crediamo? Non ci crediamo? La teoria in effetti è interessante.
Per tirare le somme, un po’ di disappunto è nell’aria tra i fan, ma dopotutto Game of Thrones ha sempre reiterato uno schema ben preciso: dall’inizio stuzzicante, al colpo di scena a metà stagione, per proseguire con qualche puntata che funziona da nastro adesivo e finire possibilmente con il botto.
Nutriamo grandi speranze per la fine della sesta stagione di GOT, molte sono le trame da risolvere, ma l’idea che stiano ancora presentando nuovi o riesumati personaggi non ci fa comunque ben sperare in un finalone lineare che riesca a tirare le somme e fare il punto della situazione.
Game of Thrones s06e08: il promo
La prossima puntata si chiamerà No One: dal promo vediamo Cersei che sceglie la violenza, Brienne che finalmente arriva ai Fiumi e Jaime che è pronto a mettere a ferro e fuoco i Sette Regni per sua sorella. Qualcosa succede nel regno della Regina dei Draghi, mentre il Mastino trova un modo per tornare a combattere.