Tracce di una quinta forza della natura?

Una recente ricerca potrebbe gettare le basi per un nuovo capitolo della fisica. Un’anomalia sembra suggerire la presenza di una quinta forza della natura fino ad oggi sfuggita agli scienziati. Cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro?

Le scoperte nel mondo della fisica sembrano rincorrersi ad un ritmo rapidissimo. Nel 2012 veniva rivelato per la prima volta l’elusivo Bosone di Higgs, solo qualche mese fa le onde gravitazionali che persino Einstein non pensava fossero rilevabili e oggi una nuova notizia promette una nuova svolta nella nostra comprensione dell’universo. Una recente ricerca di un gruppo di ricerca ungherese, bombardando atomi di litio-7 con protoni ha notato un’anomalia: un eccesso di coppie elettrone-positrone.

I fisici hanno pensato che questo comportamento possa essere legato ad una nuova particella, ad oggi sconosciuta, in grado di interagire con una misteriosa quinta forza.

 

Attualmente le forze note nell’universo sono 4:

  1. Nucleare forte, che tiene uniti gli atomi
  2. Nucleare debole, che regola il decadimento atomico
  3. Elettromagnetica, che tiene le molecole unite
  4. Gravitazionale, che governa il moto dei pianeti e delle galassie

 

 

 

La nuova particella, di massa 17MeV (34 volte più dell’elettrone), potrebbe rispondere ad alcune delle domande ancora insolute sul comportamento dell’universo e sulla natura della materia oscura.

 

l’articolo scientifico non è stato ancora referato.

La svolta potrebbe essere dietro l’angolo se non ci fosse un problema: l’articolo scientifico non è stato ancora referato. Il procedimento di referaggio costituisce una parte fondamentale dell’approvazione dei dati da parte della comunità scientifica e si basa sulla attenta valutazione e verifica dei risultati ottenuti da parte di altri fisici esterni al gruppo di ricerca. Risultati non referati non hanno alcun valore o affidabilità scientifica, quindi per ora tutte le speculazioni vanno prese con le pinze.

 

I ricercatori ungheresi si dichiarano fiduciosi dei loro risultati.

I ricercatori ungheresi si dichiarano fiduciosi dei loro risultati, ma non sarebbe la prima volta che una scoperta rivoluzionaria si rivela essere un errore strumentale. Le verifiche sono ancora in corso e staremo a vedere se tutto esploderà come una bolla di sapone oppure la fisica farà l’ennesimo balzo in avanti.

 

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