Visto l’interesse scatenato dall’articolo di Lughi Maimato e Lugg hanno deciso di Giacobeggiare un po’ sulle stranezze per cui i nazisti andavano pazzi. L’articolo parte da lontano e si allarga su vari argomenti, ognuno dei quali passibile di approfondimento.

In Occidente nella seconda metà dell’800 si risvegliò l’interesse per il mondo spirituale, probabilmente grazie al Romanticismo.

 

Alla ragione astratta, universale e identica per tutti, i romantici opponevano la ricerca di percorsi intimi verso radici personali ed etniche, portando all’individualismo, all’esotismo, al misticismo ed anche al nazionalismo.

Non a caso fu in questo periodo che nacque il concetto di Stato-nazione, cioè uno Stato che comprendesse un’unica “nazione” per lingua, etnia e tradizioni, sostituendo federazioni ed imperi come quello Austro-Ungarico e/o Tedesco.

 

“romantico” deriva dall’inglese romantic, che a sua volta viene da romance “come in un romanzo” cioè “non reale”. Il significato originale venne poi assunto dalla parola “pittoresco”.

 

 

 

Le premesse

Nonostante i grandi progressi scientifici e tecnici nel XIX secolo c’erano ancora molte aree grigie: ad esempio fino al 1830 si credeva ancora che il calore fosse fluido impalpabile (flogisto o calorico), mentre il famoso esperimento sul “peso dell’anima” oggetto del film 21 grammi è del 1901. Non stupisce quindi come si potesse credere all’esistenza anche fisica di esseri che la scienza ancora non poteva spiegare e raggiungibili tramite singoli individui od oggetti adatti.

Ancora oggi mesmerize è sinonimo di ipnotizzare in inglese.

Un tentativo di sintesi scientifica dell’ultraterreno fu la teoria del magnetismo animale di Franz Mesmer a fine ‘700: un campo energetico intorno a ogni essere senziente e non, oggetto di continui scambi con l’ambiente e percepibile tramite particolari procedure.
Nelle sue sessioni Mesmer teneva il contatto con ginocchia, mani e addome dei pazienti, fissandoli negli occhi per lunghi periodi: ancora oggi mesmerize è sinonimo di ipnotizzare in inglese.

 

 

Fox_sistersLo spiritualismo entrò in voga negli USA con le sorelle Fox intorno al 1848: Margaret e Catherine, le minori, inventarono un codice di colpi sul legno o schiocchi di dita per comunicare con uno spirito nella loro casa, supposta stregata (sì, il gioco di parole è voluto :D).

Convinsero la sorella maggiore Leah della loro buonafede tanto che divenne la loro manager: le sedute a pagamento garantirono loro viaggi in Europa e ricchi matrimoni, ma anche problemi con l’alcool e litigi con Leah.

Nel 1888 Margaret confessò pubblicamente il trucco e ne diede dimostrazione. Morirono tutte entro il 1893 in povertà.

 

La diffusione di sedute ed eventi scatenò indagini che dal 1880 circa divennero sistematiche: negli USA Scientific American e l’Associazione degli Illusionisti Americani offrirono un premio a chiunque avesse dimostrato reali poteri psichici.

Harry Houdini girava tutto il Paese in incognito a smascherare medium; stabilì poi con la moglie Bess un codice per comunicare dall’aldilà. Dopo la sua morte lei tenne sedute ogni Halloween per 10 anni, ma l’unica volta che la comunicazione arrivò era perché il medium aveva scoperto il codice.

Houdini era l’ebreo ungherese Erik Weisz, che derivò lo pseudonimo da Jean-Eugène Robert-Houdin, francese fondatore dell’illusionismo moderno. La “i” finale doveva dare un suono più “italiano” perché all’epoca gli illusionisti più famosi in USA erano italiani; inoltre Houdini era convinto che in francese la “i” finale volesse dire “come”.

 

 

The-Spirits_-Book---Allan-Kardec_largeIn Francia la moda fu tale che nel 1857 Allan Kardec pubblicò Il libro degli spiriti, composto da un migliaio di domande le cui risposte in teoria venivano dagli spiriti tramite dei medium. Con altri quattro libri collettivamente noti come il Pentateuco Spiritista diede origine allo spiritismo, una branca dello spiritualismo dedita alla comunicazione con gli spiriti dei morti – mentre nello spiritualismo gli spiriti potevano anche avere altra natura.

Allan Kardec, pseudonimo venuto dallo spirito Verità, era lo scienziato ed educatore Hippolyte Léon Denizard Rivail, allievo dello svizzero Johann Heinrich Pestalozzi che rivoluzionò l’insegnamento nel suo Paese, dove grazie al suo motto “imparare con le mani, la testa e il cuore” l’analfabetismo già nel 1830 era quasi scomparso. Rivail all’inizio delle sue indagini avvertì che prima di accettare una causa soprannaturale occorreva sincerarsi che non ci fossero cause naturali o una frode in corso. Quando si dice l’ironia :D

 

 

 

I protagonisti

In Gran Bretagna spiccò a lungo Aleister Crowley, nato nel 1875 in un ambiente anglicano estremista, la “fratellanza di Plymouth”, che rigettò presto per interessarsi all’esoterismo.

Aveva una grande quantità di interessi: chimica, alpinismo, scacchi, ecc. Fu un prolifico scrittore, poeta e pittore, e forse anche spia per il servizio segreto britannico. Fu membro delle società esoteriche Golden Dawn inglese, e Ordo Templis Orientis tedesca.

Nel 1904, in luna di miele al Cairo, disse di essere stato contattato dall’entità Aiwass, il messaggero di Horus, che gli aveva dettato il libro della legge, che divenne la base per la sua filosofia/religione Thelema.

 

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Il motto di Thelema era “fai ciò che vuoi” e per ottenerlo si doveva usare la Magick, una parola in forma arcaica per non confondersi con il significato attuale: magic in inglese indica l’illusionismo, cioè l’arte di produrre l’illusione di effetti impossibili o soprannaturali per far spettacolo, esplicitamente usando dei trucchi non noti agli spettatori, ma implicitamente accettati.

L’esoterismo (dal greco esôterikós, nascosto) studia le somiglianze tra le dottrine sociali, filosofiche e religiose pubbliche, cioè l’exoterismo o essoterismo (exôterikós, esposto) ipotizzando una conoscenza segreta diffusa tra pochi prescelti. È prettamente occidentale.

Le società esoteriche moderne in molti casi si rifanno ai Rosacroce, una fantomatica fratellanza segreta resa nota da due manifesti pubblicati in Germania a inizio ‘600 dove si diceva che Christian Rosenkreuz (1378-1484) ne fosse il fondatore e che lo scopo fosse la riforma morale dell’umanità.

Successivamente la tradizione rosacrociana porrà la propria nascita durante la 18ma dinastia egizia (1543-1292 a.C.), arrivando all’Illuminismo attraverso cicli di attività rituali di 108 anni alternati a periodi di “sonno mistico”. La filosofia rosacroce oppone l’empirismo al dogmatismo della Chiesa cattolica, più o meno come gli scritti di Lutero.

 

Crowley era orfano di padre dall’età di 11 anni, aveva un brutto rapporto con la madre che lo chiamava “la Bestia” (sì, proprio quella) con sua grande soddisfazione, e fece una vita di eccessi: era bisessuale e dipendente dalla cocaina. Diresse una sua “abbazia” (una villa in affitto) a Cefalù in Sicilia dal 1920 al 1923, quando fu cacciato dal governo fascista.

Nel 1940 pubblicò il libro di Toth un particolare set di tarocchi con le relative regole di interpretazione. Morì nel 1947 per bronchite cronica aggravata da disturbi cardiaci e pleurite.

Paradossalmente, “fa ciò che vuoi” significa quasi il contrario di quello che sembra: è quello che si sente di dover fare, con l’aiuto della Magick e dei suoi riti sessuali od estremi come l’assunzione di sangue o feci.

 

Per concludere con le definizioni, l’occultismo (dal latino occultus, nascosto) si differenzia dall’esoterismo, in quanto si ritiene che esista una conoscenza antica e superiore rigettata dalle dottrine successive e non diffusa in maniera nascosta: il suo scopo è riscoprirla.

 

 

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La personalità più nota fu l’ucraina Helena Petrovna Von Hahn, ovvero Elena Blavatsky, nata nel 1831 da una scrittrice della nobiltà russa e un tedesco ufficiale nell’esercito dello Zar. Viaggiò molto fin da piccola seguendo prima il padre e poi il nonno materno, amministratore civile.

Dai Calmucchi, buddisti discendenti dei Mongoli all’epoca abitanti in Asia centrale, imparò a cavalcare ed il tibetano. La famiglia le fece imparare inglese, francese e suonare il piano per trovare marito.

Dagli amici del nonno, molti dei quali massoni, prese l’interesse per l’occulto: più tardi scrisse che in quel periodo erano iniziati i viaggi astrali e le visioni, in cui più volte aveva incontrato un misterioso indiano.

La madre tradusse in russo le opere di Edward Bulwer-Lytton, inventore dell’incipit “era una notte buia e tempestosa” :D che scrisse la novella Vril, un’opera di fantasia in seguito presa sul serio da molti personaggi legati all’occulto, lei compresa. Il Vril sarebbe un fluido onnipresente utilizzabile come fonte di energia e raccoglibile con mezzi fisici e mentali.

 

La massoneria deriva dalle gilde medievali di lavoratori, soprattutto edili (massoneria operativa). Intorno al ‘600 queste si aprirono a persone estranee alla costruzione e codificarono rituali e simboli sulla base della tradizione operativa creando così la massoneria moderna (massoneria speculativa). Attualmente è composta da logge (o officinae) locali unite in orienti delle singole città e in grandi orienti di solito nazionali o transnazionali.

I membri attraversano riti di iniziazione che rappresentano l’acquisizione di conoscenze all’epoca preziose e tenute segrete per mantenere il potere contrattuale verso i committenti, di solito nobili o comunque potenti. Le  liturgie locali differenziano gradi e livelli, ma l’appartenenza alla massoneria è di solito considerata trasversale alle differenze sociali, economiche e nazionali: per questo i massoni furono spesso perseguitati in regimi autoritari.

Ovviamente questa separazione dagli altri corpi sociali può anche portare a vari problemi, come in Italia sappiamo bene.

 

Elena Petrovna sposò il 40enne Nikifor Blavatsky a 17 anni, ma lo lasciò presto viaggiando per 10 anni da sola. Da questo momento in poi nella sua vita appaiono molte discrepanze e fatti non verificabili: quanto segue quindi va preso con molle molto lunghe.

Dopo essere stata in Egitto disse di aver incontrato a Londra l’indiano delle sue visioni, il maestro Morya che le affidò una missione in Tibet. Provando a raggiungerlo passò per il Canada, gli USA e le Ande, poi a Ceylon e infine in India dove rimase due anni, mentre le autorità inglesi la bloccavano per l’ostilità dei Tibetani verso gli occidentali. Quindi tornò negli USA, poi in Giappone e di nuovo in India. Stavolta disse di aver raggiunto il Tibet e di essere tornata passando per le Indie Olandesi.

[more] la Blavatsky non teneva un diario ed i viaggi all’epoca erano lenti, difficili e poco tracciati. Molti spostamenti in Europa erano probabilmente dovuti al lavoro del compagno, un cantante d’opera ungherese da cui forse ebbe un figlio, e almeno in parte finanziati dal padre. Anche del presunto incontro con Morya diede racconti contrastanti.[/more]

Si fermò in Francia e in Germania prima di tornare dalla famiglia a Pskov nel 1858, dove disse di avere avuto esperienze paranormali ancora più potenti. Nel 1864 una caduta da cavallo le causò mesi di convalescenza in cui disse di aver ottenuto il controllo completo delle sue facoltà psichiche. Tornò poi a viaggiare in Europa: sarebbe stata ferita nel 1867 a Mentana, combattendo con Garibaldi travestita da uomo.

rs1_929-koot-hoomiAvrebbe quindi incontrato Morya a Costantinopoli per seguirlo poi in Tibet dal 1868 al 1870, ospiti dal maestro buddista Koot Hoomi. Insieme i due le insegnarono l’uso dei loro poteri: chiaroveggenza, telepatia, (de)materializzazione di oggetti, proiezione astrale (cioè poter essere in due posti contemporaneamente) e controllare la coscienza altrui.

Molti poteri sarebbero stati dovuti all’Akasha, ovvero la “registrazione astrale” della storia universale. In soldoni tutte le azioni di tutti gli esseri lascerebbero una traccia sia fisica nel mondo sia “eterea” (dovuta a pensieri e desideri) che persone dotate possono consultare, come un enorme libro.

Queste registrazioni Akashike (il termine è successivo alla Blavatsky) le avrebbero permesso di conoscere la “reale” storia del nostro mondo, secondo lei creato da extraterrestri (Giacobbo non è stato il primo).

 

Akasha letteralmente è invisibile, da kash (visibile) con un a- privativo davanti (come in a-patico, cioè senza pathos, ovvero passione in greco). È usato nei Veda (letteralmente ho visto, in astratto conoscenza, i testi sacri indù) come spazio aperto, vuoto, e successivamente cielo o atmosfera, per poi passare a rappresentare l’etere ovvero la sostanza (invisibile) citata in occidente nelle opere di Aristotele.

 

Dai suoi maestri la Blavatsky avrebbe appreso anche il linguaggio dimenticato Senzar, in cui era stato scritto il libro di Dyzan e le omonime Stanze (la parte iniziale e più antica, in rima) “su fogli che non si bruciavano nè stropicciavano ma che trasparivano antichità”, custodito nel monastero vicino alla casa di SandokanKoot Hoomi: secondo lei conteneva la “vera storia del mondo” ed era custodito da una fratellanza occulta, consultabile da pochi prescelti.

Avrebbe in seguito aggiunto che era parte dei libri di Kiu-Te. Non scrisse mai di essere stata a Lhasa, la capitale del Tibet proibita agli esterni per motivi religiosi; però la descrisse dettagliatamente alla sorella e a molti altri come un “paradiso di purezza e santità” che la spedizione britannica del 1903-04 smentì decisamente.

Una lunga permanenza in territorio tibetano, un altopiano arido e freddo, avrebbe minato la salute delicata della Blavatsky. Le stanze di Dyzan probabilmente derivano dall’inno della creazione, parte dei Rig-Veda; i libri di Kiu-Te erano probabilmente i Tantra del buddismo tibetano, noti localmente come rGyud-sde anche se ci sarebbero citazioni dal Taoismo e dalla Cabala, una forma di esoterismo giudaico medievale.

 

Sicuramente conosceva le opere tibetane ed indiane che citava, e portò testimonianza del monastero di Shigatse vicino alla presunta casa di Koot Hoomi; sicuramente si avvantaggiò nelle sue pubblicazioni dall’incompletezza della traslitterazione del tibetano all’epoca.

[more]Tantra significa Trattato esteso in Sanscrito, e si può vedere come crasi dei verbi tanoti e trayati, espansione e liberazione. rGyud significa trattazione in Tibetano. Cabala è ebraico per tradizione o ricordo.[/more]

Trasferitasi a New York nel 1873 e diventata famosa come medium, fondò la Società Teosofica e pubblicò Iside svelata, secondo lei dettata da una seconda coscienza al suo interno che le aveva spiegato la visione del mondo (weltanschauung) della Teosofia. Il suo collega Olcott sostenne che la Blavatsky non aveva accesso ai libri citati in quest’opera.

Al tempo le fonti erano limitate, e anche quelle cartacee non sempre disponibili: la Blavatsky aveva però probabilmente una memoria eidetica, cioè la possibilità di ricordare precisamente cose viste anche per brevi periodi e non in dettaglio. Questo concorderebbe anche con la forte associatività delle sue teorie e i numerosi collegamenti tra le varie culture e scritture.

 

O3m_AryaSamajNel 1880 tornò in India per associarsi con il movimento di riforma indù Arya Samaj (società nobile) nato pochi anni prima, e poi a Ceylon per convertirsi al Buddismo Theravada, facendo molti proseliti per la sua Teosofia ma praticandolo in maniera piuttosto eccentrica, in quanto diceva che il Buddha voleva in realtà tornare all’insegnamento originario dei Veda.

Theravada in Pali (la lingua del Buddha) significa parole degli antichi, la versione più antica del Buddismo, anche detta Tripitaka ovvero tre canestri, cioè le tre parti del canone: per la vita monastica, per quella comune e la dottrina.

 

Nel 1885 fu di nuovo a Londra dove fondò la Loggia Blavatsky, ramo inglese della Società Teosofica, e pubblicò la Dottrina segreta, diviso in due volumi per 1.500 pagine in tutto: Cosmogenesi e Antropogenesi. Seguirono la Chiave della teosofia e La voce del silenzio; in quest’ultimo presentava i suoi pensieri in termini di buddismo. Morì di influenza nel 1891 a casa della discepola Annie Besant, che le successe alla guida della Società Teosofica nel 1907.

 

Annie Besant era una scrittrice e oratrice socialista e sostenitrice dei diritti delle donne: sostenne anche l’autogoverno di Irlanda e India. Membro della National Secular Society che propugnava la separazione netta tra Stato e Chiesa, venne condannata per aver pubblicato un libro sul controllo delle nascite. Partecipò od organizzò vari scioperi e manifestazioni tra cui la Bloody Sunday del 1887, una marcia contro la disoccupazione e la legge marziale (Coercion) a Dublino.
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Secondo Blavatsky la Teosofia era la sintesi tra “scienza, religione e filosofia”.

Secondo Blavatsky la Teosofia era la sintesi tra “scienza, religione e filosofia”. Era una forma di occultismo: assumeva esistesse una conoscenza antica e nascosta, diffusa in tutto il mondo da tempi remoti tra prescelti come Platone.

Da questa derivavano tutte le religioni: si collegava all’Ermetismo (da Ermete Trismegisto, un sincretismo medievale tra il dio greco Ermes, messaggero degli Dei, e il Toth egizio), filosofia per cui tutto l’universo è emissione della divinità, impersonale e diffusa in ogni particella materiale.

Gli esseri umani erano composti dalla scintilla divina, dal corpo fisico e dal corpo astrale, quest’ultimo un fluido impalpabile.

L’umanità si sarebbe evoluta in cinque razze successive, durate milioni di anni ciascuna: la prima di puro spirito, aveva vissuto in una “sacra terra indistruttibile”; la seconda, gli Iperborei, vicino al polo nord, all’epoca dotato di clima mite; la terza in Lemuria, continente perduto di cui l’Australia e l’Isola di Pasqua erano i resti. Il corpo umano si era evoluto e i sessi si erano separati nella quarta razza che visse su Atlantide; in questo periodo “esseri superiori” discesero sulla Terra.

Poteri psichici e tecnologia superiore permisero la costruzione ad esempio di Stonehenge, ma ci furono anche unioni con “animalesse” da cui derivarono gorilla e scimpanzé. L’abuso dei poteri causò l’inabissamento del continente, con profughi che fondarono società minori in Egitto e in America. La quinta razza era quella attuale degli Ariani e sarebbe stata sostituita dalla sesta quando fosse arrivato Maitreya, una nuova incarnazione del Buddha, per poi evolvere nella razza finale, la settima a concludere così un ciclo temporale simile agli Yuga indù.

Più tardi la Blavatsky avrebbe diviso gli uomini in sette parti.  Cambiò idea anche sulla reincarnazione: dal negarla passo a legarla alle leggi del karma, che letteralmente sarebbe l’azione ma in generale è la versione indù del principio di causa ed effetto. La teoria delle animalesse si spiega considerando che l’origine della specie di Darwin ancora divideva il mondo scientifico: nella visione della Blavatsky l’evoluzionismo era corretto, tranne che per la selezione naturale.

 

La Blavatsky propugnava la fratellanza universale e il vegetarianesimo, anche se non fu mai vegetariana. Di per sé nei suoi scritti non c’è nulla di razzista o antisemita: “razza” è riferito all’intera umanità, al contrario per esempio della definizione data nel razzismo scientifico.

Basandosi però sulle sue teorie si sviluppò una fantageografia e antropologia parallela: nei circoli intellettuali si discuteva sulla possibile ubicazione di Atlantide o della mitica Shambhala, capitale degli Iperborei. Agarthi sarebbe la cittadella all’interno di Shambhala, sede del sapere primigeno degli Ariani. Gli scrittori Saint-Yves e Ossendowski la collocano in un mondo sotterraneo da cui diramazioni sotto i continenti e gli oceani permetterebbero raggiungere tutte le regioni della Terra. Strano ma vero: la teoria della terra cava sta tornando in auge tra alcuni complottaristudiosi.

Atlantide all’epoca attraversava un revival: pur essendo stata citata solo in due brevi dialoghi di Platone, il Timeo e il Crizia, nel ‘500 era stata alla base di racconti allegorici come Nuova Atlantide di Bacone e l’Utopia di Moro (no, non Itomi :D).
Gli occultisti/esoteristi interpretarono gli scritti di Platone letteralmente cercando tracce del nome in quello dell’Oceano Atlantico, delle montagne in Nordafrica o della patria ancestrale degli Aztechi Aztlan. In realtà Il nome dell’Oceano deriva dal titano Atlante che nel mito greco tiene sulle spalle la Terra, mentre in berbero montagna è adrar o adras. Solo il nome azteco ha etimo incerto.

Lemuria era un ponte di terra ipotizzato nel 1864 per spiegare la diffusione di mammiferi terrestri (lemuri) imparentati tra Madagascar e India, in un’epoca in cui la deriva dei continenti non era ancora stata formulata.

 

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Il razzismo scientifico si fa partire da De Gobineau, che coniò il termine “razza ariana” nel suo Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane del 1855.

Il razzismo scientifico si fa partire da De Gobineau, che coniò il termine “razza ariana” nel suo Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane del 1855. Usava misure antropometriche per distinguere caratteristiche fisiche in superiori e inferiori, ed era strumentale all’imperialismo moderno giustificando la conquista e “civilizzazione” di ampi territori coloniali.

Shambhala nei testi Indù è citata come villaggio natale di Kalki, l’incarnazione finale di Vishnu, il dio distruttore: il suo ruolo dovrebbe essere di terminare il Kali Yuga, l’era nera attuale.

 

JacolliotFotoIl console francese a Calcutta Louis Jacolliot nella Scienza occulta dell’India del 1875 asserì di aver trovato “la radice indiana dell’occultismo occidentale” nell’antico testo Agrouchada-Parikchai, mai visto da nessun altro: il suo libro riporta citazioni delle Upanishad e dei Dharmashastra unite da concetti propri della massoneria.

Sostenne anche che antiche tavolette indù testimoniavano di un continente scomparso nel Pacifico, noto come Rutas, che all’epoca venne identificato con Lemuria.

Più seriamente raccolse miti indù e tradusse dal sanscrito testi importanti come il Manu Smrti: alcuni di questi influenzarono le opere di Friedrich Nietzsche.

Gli Upanishad, anche detti Vedanta (ultima / più alta parte dei Veda) sono oltre 200 frasi (sruti è quello che viene ascoltato) con concetti chiave dell’Induismo condivisi anche da Buddismo e Jainismo: descrivono la realtà ultima (Bhraman) del sè o anima (Atman) e della via di salvezza (Moksha o Mukti). I più antichi sono anteriori al 600 a.C..

I Darmashastra sono trattati (Shastra) sul Dharma, ovvero su “ciò che va fatto” (perchè rende la vita possibile / degna). Dharma si traduce anche come “dovere”, contrapposto a “ciò che si può fare” (artha) e a “ciò che piace fare” (kama).

Manu Smrti (srmti è ciò che si ricorda, cioè scritto e attribuito ad un autore) è il più importante e studiato Dharmashastra: tradotto in inglese nel 1794, divenne la base per la legge applicata agli Indù nell’India Britannica.

 

220px-Sven_Hedin_01L’esploratore polare svedese Sven Hedin sperava di aver trovato Shambhala tra il 1899 e il 1902 quando localizzò la città di Loulan, abbandonata nel 330 dopo il prosciugamento del lago Lop Nur, nel bacino del Tarim. La zona era importante fin dall’antichità per il commercio tra oriente ed occidente: descrisse questa esperienza nel libro Tra le nebbie dell’Asia.

Fu sostenitore del nazismo, che vedeva come rinascita della Germania e baluardo contro il comunismo: Hitler lo ammirava e lo premiò più volte. Ciò nonostante nel 1937 rifiutò di togliere dal libro La Germania e la pace mondiale le parti critiche del regime. Più tardi adoperò la sua influenza per far liberare vari prigionieri dai campi di concentramento.

Le idee della Blavatsky ebbero una influenza estesa e duratura: nel 1903 l’attivista indù Bâl Gangâdhar Tilak pubblicò La dimora antica dei Veda, in cui ipotizzava che gli Iperborei progenitori degli Ariani inizialmente risiedessero al polo nord, spingendosi prima in India e poi in Germania e a Roma a causa del cambiamento dell’inclinazione dell’asse terrestre.

Oltre ai suoi numerosi viaggi anche i contatti con personaggi famosi fuori del campo esoterico diffusero l’opera della Blavatsky: nel 1889 Gandhi visitò la sua Loggia londinese incontrando lei e la Besant. Insieme gli consigliarono di leggere il Baghavad Gita, ovvero il canto del beato, un poema indù parte del Mahabaratha (i Grandi [avvenimenti dei] Baratha, il principale poema epico indù) in cui il dio Khrisna, il beato (Baghavan) consiglia il principe Arjuna dei Pandava su come comportarsi in guerra e oltre.

 

 

 

Il nazismo

Tutte queste nozioni circolarono rapidamente ed estesamente nelle società segrete che proliferavano all’epoca: in Germania il movimento populista (völkische Bewegung) è il termine con cui si identificano le numerose ed eterogenee associazioni che studiavano la società e la storia germanica come un “organismo” unico, interessandosi anche agli aspetti occulti del folklore (Volkstum) e avendo in comune una vaga idea di “comunità popolare” (Volksgemeinschaft) anti-comunista, anti-capitalista, anti-parlamentare e razzista, soprattutto anti-semita.

Il più esemplificativo fu il Germanenorden, fondato a Berlino nel 1912, con una struttura ispirata alla massoneria: il simbolo era la svastica, i membri giuravano di non avere sangue non-ariano tra i progenitori e di mantenerlo puro nella discendenza.

Swastika è Sanscrito per esso è buono e indica il sole. E’ simbolo benaugurante almeno dal Neolitico in Europa ed Asia, e lo è ancora in India, Cina e Giappone. Era diffusa anche in Germania: Carlo Magno lo scelse come simbolo, ma già nel IV secolo una svastica con 12 raggi detta schwarze sonne (sole nero) era usata come morivo decorativo, si trova anche nel castello di Wewelsburg.

 

thule05_01Secondo il mito della pugnalata alla schiena ampiamente propagandato dai nazisti, i disfattisti guidati dagli Ebrei che non combattevano al fronte avrebbero firmato l’armistizio nonostante le forze armate tedesche “mai sconfitte sul campo” (sic) fossero ancora in grado di combattere.

Thule è il nome dell’isola all’estremo nord del mondo citata per la prima volta dal navigatore Pitea di Marsiglia nel 4to secolo a.C., forse le Orcadi o anche la Norvegia. Classicamente venne preso come il simbolo dell’estremità raggiungibile, il limite da superare.

Hitler fu iniziato alla Società Thule nel 1919 dal leader dell’epoca Dietrich Eckart. Non ci sono testimonianze sul fatto che abbia preso parte a riunioni dopo l’iniziazione.

Un membro della Società Thule partecipò alla fondazione del partito dei lavoratori tedeschi (Deutsche Arbeiterpartei, DAP) in cui Hitler entrò come infiltrato della Reichswehr, l’esercito tedesco. Diventatone rapidamente il capo, fu lui a far aggiungere il prefisso Nazionalsocialista (Nationalsozialistische, NSDAP) prendendolo a scopi propagansdistici da un contemporaneo partito austriaco.

 

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Nel 1923 il partito tentò il Putsch della birreria, ma fallì miseramente provocando anche delle vittime. Hitler fu condannato a cinque anni guadagnando quella che oggi si chiamerebbe ampia risonanza mediatica. Restò in carcere pochi mesi, dettando il Mein Kampf (la mia battaglia) al compagno di cella Rudolf Hess e dedicandolo successivamente a Eckart.

Una volta al potere fece erigere un mausoleo per i caduti e il giorno del putsch fu dichiarato festa nazionale: gli altoparlanti delle città ripetevano in continuazione i nomi dei morti per santificarli agli occhi del popolo.

La bandiera nazista macchiata di sangue durante il putsch veniva usata per consacrare tutte le altre bandiere con un rito officiato dallo stesso Hitler.

 

 

 

Sintesi

 

L’idea della supremazia germanica sulle altre etnie è la diretta conseguenza della fantastoria sincretica creata dalla Blavatsky a fine ‘800.

Come si nota l’idea della supremazia germanica sulle altre etnie è la diretta conseguenza della fantastoria sincretica creata dalla Blavatsky a fine ‘800. Anche l’antisemitismo nazista, ereditato dalle società del movimento populista e dalla retorica della “pugnalata alla schiena”, ha una componente esoterica: gli Ebrei erano subumani (untermenschen) in quanto non-Ariani e al contempo eredi di una sapienza magica originaria che avevano distorto, quindi nemici naturali degli Ariani.

La vicinanza culturale tra le società segrete Tedesche e Inglesi chiariscono anche l’iniziale titubanza da parte di Hitler nell’attaccare la Gran Bretagna, oltre alle considerazioni militari: l’influenza della Golden Dawn tra l’elite politica inglese lo portò a credere possibile una alleanza in funzione anti-comunista e anti-semita. Fortunatamente Churchill, da poco a capo del governo britannico dopo Chamberlain, era del tutto estraneo a queste meccaniche.

Neville Chamberlain si era dimesso per il fallimento della sua politica verso la Germania, che aveva lasciato fare dal 1937 al 1939: nonostante il tempo guadagnato la Gran Bretagna non era preparata alla guerra, nè era stata in grado di aiutare la Francia che si sarebbe arresa un mese dopo le sue dimissioni.

Conoscendo l’ossessione per l’occulto di molti gerarchi nazisti, il servizio segreto inglese portò avanti operazioni al limite del comico come la scrittura di versetti ad hoc attribuiti a Nostradamus in cui si profetizzavano sconfitte dell’Asse già avvenute o la falsificazione di riviste astrologiche tedesche per spingere il nemico alla resa. Goebbels scrisse nei suoi diari che fece distribuire nei territori occupati dei contro-oroscopi elaborati allo scopo :D

 

Ovviamente il nazismo non è nato o cresciuto esclusivamente in campo esoterico: le vicende economiche e sociali dell’epoca sono state estremamente importanti soprattutto per il successo politico iniziale del partito, ma aiuta a capire le stranezze che che spesso si riscontrano quando si studia quel periodo storico.