Il termine “inculator”, che in italiano suona un po’ ambiguo, viene dalla fusione dei termini “incubator” e “accelerator”, ed è stato coniato da un importante fondo di investimento per startup.

Lo Unitus Seed Fund è un fondo di investimento per startup in seed stage (ovvero abbastanza agli inizi, quando si sta seminando l’idea) con base a Seattle.

La scorsa settimana questo fondo ha presentato il report 2015 sulle best practices per acceleratori e incubatori, e all’interno di questo documento è stato coniato il termine inculator per riempire il vuoto -pun intended- tra le due strutture di facilitazione delle startup e per portare ordine nelle nomenclature delle varie strutture che stanno nascendo.

La nuova entità serve appunto a descrivere quelle realtà che contemporaneamente offrono benefici di tipo infrastrutturale alla startup (gli incubatori), come ad esempio uffici, logistica e connettività, e servizi che sostengono la startup nel suo avvio e crescita (gli acceleratori), come consulenze e percorsi formativi.

Secondo lo stesso report inoltre ci sarebbero già diversi inculators in circolazione, ed è bene per le startup riuscire a identificare le strutture migliori più adatte alle proprie necessità. Lo Unitus Seed Fund è un fondo molto importante nel settore, e può contare tra i propri investitori personaggi del calibro di Diego Piacentini e Jim Sorenson.

 

Ma forse stavolta l’ufficio marketing ha un po’ toppato…