Benvenuti amanti dell’astronomia! Oggi partiremo con una rubrica che andrà a descrivere tutte le missioni spaziali che hanno interessato i pianeti del sistema solare fino ad oggi. Il primo corpo celeste che visiteremo è Mercurio.
Mercurio è il pianeta più vicino al sole, la sua superficie subisce grandi variazione termiche con temperature che oscillano dai 470 gradi dal giorno ai -170 della notte ciò è dovuto anche ad un essenza di una vera atmosfera che distribuisce uniformemente il calore nel pianeta.
Mariner 10
La prima sonda che visitò Mercurio è stata la Mariner 10 che è stata lanciata il 3 novembre 1973 dal Kennedy Space Center. Questa sonda detiene diversi primati:
- é stata la prima a visitare due pianeti (Mercurio e Venere)
- è stata la prima ad utilizzare l’effetto fionda.
- è stata la prima a fotografare Venere.
- è stata la prima ad effettuare più sorvoli sullo stesso corpo celeste ( tre sorvoli di mercurio).
L’obbiettivo primario di Mariner 10 era lo studio dell’eventuale atmosfera e della caratteristiche fisiche di Mercurio.
Durante i tre sorvoli da parte di Mariner 10 su Mercurio si scoprirono molte cose.
Essa ha scattato circa 6000 fotografie delle superficie di Mercurio comprendo il 40% del totale inoltre si è potuto osservare come la superficie fosse molto simile a quella della Luna.
Mercurio ha subito un pesante bombardamento di meteoriti nel corso del primo miliardo di vita del sistema solare questo spiega i vari crateri presenti sulla sua superficie. Il più grande è il Mare di Caloris con un raggio di impatto pari a 680 Km ( la distanza in linea d’aria tra Palermo e Pisa).
Mariner 10 ha evidenziato una atmosfera debole dovuta essenzialmente a gas esalati dall’atmosfera e delle particelle che provengono dall’attività solare ma la scoperta più significativa è stata la presenza di un campo magnetico con un intensità pari all’1% di quello terrestre, il campo magnetico presenta due poli ed è orientato nella stessa direzione dell’asse di rotazione.
Prima del sorvolo si riteneva che Mercurio non avesse un campo magnetico perchè questo è solitamente associato ad un elevata velocità di rotazione cosa che Mercurio non ha.
La presenza di un campo magnetico permette a Mercurio di deviare le particelle cariche del vento solare.
Messenger
Dopo oltre 30 anni, il 3 agosto 2004 parte la missione Messenger all’indirizzo di Mercurio.
Per poter essere il primo veicolo spaziale ad inserirsi nell’orbita di Mercurio, Messenger ha effettuato un fly-by della Terra, due di Venere e tre di Mercurio. L’entrata in orbita è avvenuta il 18 Marzo del 2011.
Messenger fu creata e costruita alla John Hopking University, il suo costo è stato di 450 milioni di dollari.
Grazie a Messenger abbiamo mappato l’intera superficie di Mercurio.
Grazie a Messenger abbiamo scoperto che nei crateri del pianeta c’è molto ghiaccio d’acqua anche se si superano punte di 400 gradi sulla superficie il fondo di questi crateri rimane nell’ombra consentendo la permanenza del ghiaccio.
Inoltre si è scoperto che Mercurio è il pianeta più denso del sistema solare dopo la Terra, nel complesso la sua superficie ricorda i meteoriti ferrosi. Si è scoperto che il nucleo di mercurio occupa il 42% del suo volume rispetto il 17% occupato dal nucleo sulla terra.
Notevoli passi avanti sono stati fatti sul campo magnetico di Mercurio. Il magnetometro di Messenger ha datato il campo magnetico tra i 3,7 e i 3,9 miliardi di anni fa ed è esso è generato dal nucleo in ferro del pianeta.
Infine si è scoperto come Mercurio ha una coda invisibile all’occhio umano dovuta non solo all’azione diretta della luce solare ma anche alla bassa gravità del pianeta che non riesce a trattenere il materiale sulla superficie e quindi esso si perde nello spazio.
Il 30 aprile 2015 la missione si è conclusa con lo schianto della sonda sulla superficie di Mercurio.
Missioni future: BepiColombo
La prossima missione verso Mercurio ha come data di lancio il 27 gennaio 2017 ad opera dell’ESA e del JAXA (Agenzia spaziale giapponese).
La missione prevede numero sorvoli per poi entrare in orbita il primo gennaio 2024.
- Mariner 10 (wikipedia.it)
- Messenger (wikipedia.org)
- Fonte immagini: Nasa.gov, abc.net