Nata nel Dicembre 2013, Infinity TV di casa Mediaset è la concorrente di Netflix in fatto di cinema e telefilm in streaming. In abbonamento con un pacchetto lancio di 4,99€ al mese, offre oltre 5000 titoli, compresi i cartoni animati per i più piccoli. Infinity è dotata anche del motore di raccomandazione e della possibilità di votare i contenuti ed è fruibile da qualsiasi dispositivo.
Ma concentriamoci sul pacchetto tv, stilando una lista dei telefilm da non perdere nel caso si voglia scegliere questo tipo di abbonamento. Girando per il catalogo mi sono accorta che possiamo trovare molte serie tv americane pluri-premiate ma anche qualche chicca un po’ più di nicchia che vale la pena di sottolineare e consigliarvi.
Per dare un’occhiata voi stessi a tutte le serie, andate qui.
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Lost
Serie diventata cult in pochi anni, ampiamente discussa, sbavata e criticata, Lost copre 6 stagioni, dal 2004 al 2010, tutte presenti su Infinity; 114 episodi voluti dalla ABC e scritti dalle consapevoli mani di JJ Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber.
Lost è una delle serie tv più costose della storia della televisione, un incontro spettacolare con quel tipo di budget dedicato solo al cinema. Ma che, (quasi) a tutti gli effetti, ha ottenuto l’effetto di spettacolarizzazione che i produttori si aspettavano, soprattutto grazie a una trama estremamente misteriosa, nonchè drammatica e colma di avvenimenti inspiegabili.
Ci siamo appena allegramente schiantati in un’isola deserta con un aereo di linea. Nell’impatto sono morti quasi tutti, resta solo lo scheletro accartocciato del velicolo e un’intera isola apparentemente disabitata con cui fare i conti. I sopravvisuti scopriranno presto che i “mostri”, o chi per loro, sono una realtà da affrontare di petto, volenti o nolenti.
Se amate i twist, le trame contorte e la suspence, questo è il telefilm che fa per voi. E vi assicuro che a fine visione avrete un sacco di cose da discutere con i vostri amici, se non lo avete già fatto. Lost resta una serie tv che, a suo modo, ha segnato la storia della categoria, come poche prima di lei, e vale la pena di vederla.
Hannibal
Serie crime con un affascinante gusto per il macabro, un raccapriccio delizioso per le morti ben coreografate. Hannibal è una serie tv statunitense, andata in onda in tre stagioni sulla NBC e voluta da Bryan Fuller. Le prime due sono disponibili su Infinity.
Abbiamo un profiler, uno di quelli geniali ma un po’ troppo pucciosi, che segue le tracce di uno spietato serial killer dalle doti artistiche, un pittore del corpo umano, che strazia le sue vittime con amore teatrale, conservando qualche organo per la cena.
Mads Mikkelsen è il villain per eccellenza, in un ruolo che riesce a sviluppare dettagliatamente e con devozione. È una continua rincorsa dei due protagonisti, l’uno verso l’altro, quasi un valzer d’amore a suon di cadaveri, recitato con gusto e gentilezza. Una serie tv che va osservata da vicino, facendo attenzione agli sguardi, ai silenzi e alle piccole manie che accompagnano i due. Uno scontro di cervelli, una sfida di intelletti, il tutto condito da un borghesismo tipico della buona società.
Visivamente è un vero e proprio spettacolo, uno degli esempi di fotografia televisiva che cito continuamente, assieme a pochi altri, come ad esempio Wallander. Potenza comunicativa a livello visivo, colori contrastanti e un elegante gioco di pieni e vuoti.
https://youtu.be/IC-p41P6Taw
Community
Una delle comedy più belle di tutti i tempi, nata nel 2009 dalle mirabolanti mani di Dan Harmon, il genio. Sei stagioni che raccontano le vicende surreali di un piccolo gruppo di studenti del liceo Greendale, presieduto dal meraviglioso dean Jim Rash. Su Infinity sono disponibili la 3, la 4 e la 5.
Community è una serie intelligente, cinica e sarcastica, da maneggiare con leggerezza. Un corso accellerato di uso perfetto dei tempi comici a nozze con la cultura nerd e tutto il mondo del meta-cinema e meta-tv.
Sette studenti attorno a un tavolo, e vi assicuro che succederà praticamente di tutto. Non solo a livello di dialoghi ma anche di narrazioni non-sense, comprese intere partite di D&D, apocalittiche gare di paintball e, come non dimenticare quando tutta la scuola si trasformò in un gigantesco fortino fatto di cuscini?
Ma come tutte le belle cose, c’è sempre una fine ingloriosa. Quando il progetto passò nelle mani di Yahoo la festa finì. Quindi se non volete perdere l’eccitamento, tralasciato l’ultima stagione. Ma intanto, per farvi la bocca, vi metto il teaser creato per la SECONDA partita di paintball all’ultimo sangue.
Taken
Mini-serie di quasi 15 anni fa, Taken è un prodotto della scuderia Spielberg, un omaggio al filone classico dei rapimenti alieni ma in una chiave più particolareggiata, soprattutto dal punto di vista strutturale della trama.
La storia segue le vicende di tre famiglie nel corso di quattro generazioni di parenti, in un complesso scambio di relazioni tra cospiratori, governo e rapiti. Per un totale di circa 50 anni di storia americana.
I componenti della famiglia indicano quindi la via da seguire, addentrandoci in uno dei più classici filoni della fantascienza e dei miti degli Stati Uniti, in un crescendo di climax e risoluzione dei misteri. Non so dirvi se la mini-serie è invecchiata bene perchè non l’ho riguardata di recente, ma vi posso dire che al tempo ne rimasi piacevolmente sorpresa, malgrado il suo passare quasi completamente in sordina. Però vabbè, io amo serie tv strane, vado matta per il Progetto Eden, per dire.
Broadchurch
Serie tv thriller e inglesissima del 2013, otto episodi da 45 minuti, concisi, tesi, incalzanti, senza fronzoli. Un modo di fare televisione che adoro: la possibilità di non dover diluire trame a causa di esigenze del network. Rendere ogni puntata estremamente ricca e soddisfacente, con intesi cliffanger che mi ricordano tanto Twin Peaks.
Protagonisti due detective, il celebre David Tennant, sguardo da psicopatico misto a stanchezza esistenziale, e quella che è stata la nuova scoperta, Olivia Colman, vista in precedenza in film come Hot Fuzz, nei panni della macchietta comica, ora invece meravigliosamente impegnata in una parte tragicomica, coinvolgente e profonda.
I due si trovano a dover indagare sulla morte di un ragazzino, Danny Latimer, che svelerà tutti i retroscena più cupi e insospettabili di una tranquilla e apparentemente normale cittadina qual è Broadchurch.
Consiglio: la seconda stagione è un po’ più sgonfia della prima, quindi se non volete rovinarvi il sapore guardate solo la prima. Anche se è già stato annunciato un rinnovo per la terza stagione nel 2016. Preghiamo gli dei affinchè si ripiglino.
Mad Men
Per gli amanti degli anni sessanta Infinity offre la sesta stagione di Mad Men, per molti già diventato un cult senza tempo, grazie anche alla squisita interpretazione di quel pazzo furioso di Jon Hamm.
La serie racconta il mondo pubblicitario di quei particolari anni e, seguendo le peripezie dell’agenzia Sterling Cooper, descrive uno dei più storici e affascinanti spaccati di storia americana.
Temi come la campagna di Nixon e Kennedy, lo stesso omicidio del Presidente e la crisi dei Missili di Cuba, o ancora la lotta degli afroamericani per i diritti civili, fanno da contorno alle vicende del direttore creativo Don Draper. È uno scontro anche più macroscopico, che è poi quello che affascina. L’atmosfera degli anni sessanta aiuta a portare a galla argomenti classici: la donna sottomessa, i giochi di potere; ma uno dei protagonisti principali è sicuramente il fumo, guardatevi il pilot e capirete.
La serie tira fuori tutta la potenza e il fascino del ricordo dei film noir, quando uomini e donne erano avvolti da una sensuale nuvola di fumo, incrociavano storie e sguardi e parlavano in modo articolato.
Dexter
Nel catalogo di Infinity troviamo anche l’intera collezione delle stagioni del serial killer più amato degli ultimi anni, che ha fatto del sangue schizzato in faccia un marchio di fabbrica: Dexter Morgan.
La serie narra le indagini di un pacifico e tranquillone tecnico della polizia scientifica, faccia pulita e aria innocente. Che però, in realtà, è un assassino piuttosto spietato ma tuttavia con una morale: uccidere solo i criminali sfuggiti alla giustizia.
Al suo tempo, per questa dualità del personaggio il telefilm è stato criticato da molti: parteggiare per il protagonista è cosa naturale dopotutto, ma renderlo contemporaneamente eroe e villain può turbare i più moralisti. Per lo stesso motivo, però, Dexter è un prodotto da considerare nella storia del genere. C’è da dire che non tutte le stagioni conservano quella verve che ci aspettiamo, ma con 8 stagioni da 50 minuti a puntata è anche normale.
La serie è tratta da una serie di libri dell’autore Jeff Lindsay, e in particolare dal primo Darkly Dreaming Dexter. È dunque naturale avere un grosso recipiente di sfaccettature psicologiche da donare al protagonista. Non altrettanto semplice trasportarle in un telefilm, ma Dexter vince sicuramente la sfida del confronto tra libro e serie tv.
Spartacus
Gradite invece un po’ di sangue, sabbia e un esercito di uomini a petto nudo? Se non avete già visto segnatevi Spartacus, la serie tv dedicata ai gladiatori dell’anfitreato Campano.
Un miscuglio di atti sessuali e truce violenza descrivono la vita di Spartaco e della sua rivolta contro la Repubblica Romana. È una serie tv che non lascia spazio alle mezze misure, anzi, il suo intento è proprio quello di mostrare a 360° la società romana così come la storia ce la descrive.
Tre stagioni per un totale di 33 episodi da quasi un’ora ciascuno, tutti disponibili su Infinity. È una gioia per gli occhi in tutti i sensi, tra corpi nudi che si avvinghiano nella notte ed epiche battaglie che, stilisticamente, ricordano molto 300. Molto green screen, colori saturati e un sacco di patina rappresentano lo scontro di due micromondi in continua tensione tra loro, tra giochi di potere tra ricchi e poveri, tra schiavi e padroni.
È un drama storico crudo, tagliente, che raccoglie una serie di attori incredibilmente belli e adatti al ruolo dei mastini scamiciati, a partire dallo stesso Andy Whitfield, lo Spartaco della prima stagione, scambiato poi con Liam McIntyre per la seconda e terza stagione.
Wallander
Finisco con un appunto anche per me stessa, una serie tv che devo guardare e la consiglio contemporaneamente anche a voi. Se avete già visto il Wallander con Kenneth Branagh, che personalmente considero un capolavoro, è tempo di vedere la serie originale svedese.
Wallander narra la storia di uno sfigatissimo poliziotto alle prese con vari crimini perpetrati nella zona di sua competenza, un personaggio esistenzialista, molto dark, ma praticamente irresistibile. Il personaggio è nato nel 1989 dalla penna di Henning Mankell ed è protagonista di una collana di libri tutti dedicati alle sue indagini. Su Infinity sono disponibili le prime due stagioni; la terza, annunciata nel 2013, non è ancora disponibile.
Poco male comunque, tiriamoci avanti con le prime due stagioni; dopotutto è stato descritto come il masterpiece dei polizieschi svedesi.
The Big Bang Theory
Infine vi consigliamo una delle serie più di successo degli ultimi anni, vincitrice di millemila premi: i celebri appartamenti senza ascensore di Pasadena, della serie nerd-style The Big Bang Theory. Siamo alla nona stagione e alle oltre 200 puntate per il telefilm capitanato dall’ormai noto aspergeriano Jim Parsons (Sheldon Cooper), diventato piano piano l’epicentro delle dinamiche della serie nonchè icona pop della cultura contemporanea.
Il format è la classica sit-com, elaborata però in termini unici, portando sullo schermo la vita e le avventure sociali di un gruppo di scienzati nerd, appassionati di fumetti, action figure e cinema. Il tutto contrapposto ad una vicina di casa, attrice e cameriera, che di quel mondo non ci capisce niente, ma li trova comunque simpa.
Big Bang Theory è una serie tv che ha portato la figura del nerd al centro dell’attenzione, trattandola sia come macchietta comica ma soprattutto donando (finalmente) la possibilità di immedesimazione per milioni di persone e contribuendo alla rivincita sociale dei nerd.
Vi lascio con il gustosissimo trailer della nona stagione!
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