Considerato servo delle streghe e creatura demoniaca nel Medioevo, Protagonista di B-movies catastrofici (Pipistrelli Vampiro, Bats), simbolo della paura più ancestrale (Qualcuno ha detto Batman?), associato a Dracula e ai Vampiri in generale, complice il suo aspetto stravagante e poco rassicurante, il pipistrello non è certamente uno tra gli esseri più amati del mondo animale.

Perché i pipistrelli, Signor Wayne?

Perché mi fanno paura.
Che li temano anche i miei avversari.
(Batman Begins)

 

Eppure, questo topo con le ali è una risorsa fondamentale per la salute del nostro pianeta.

Insomma, vale tanto oro quanto pesa.

E ora ti spiego perché.

 

 

Insetticidi e Impollinatori naturali

I pipistrelli sono una mano santa per l’agricoltura mondiale: ogni anno vengono risparmiati milioni destinati all’acquisto di pesticidi grazie al loro contributo nell’eliminazione di insetti nocivi e parassiti.

I Microchirotteri, nome tecnico usato per identificare i pipistrelli di piccola taglia, sono insettivori e ogni esemplare può nutrirsi dalle 1000 alle 3000 zanzare per notte.
Molto più figo dello zampirone, no?

 

pipistrello (1)

 

I Megachirotteri, i pipistrelli giganti che popolano le zone tropicali, si nutrono di frutta contribuendo allo spargimento di semi o di nettare consentendo l’impollinazione delle piante che altrimenti sarebbero destinate all’estinzione.

Ho già detto che il guano è un ottimo fertilizzante?
Sì, esatto, la loro cacca.

 

 

 

 

L’uomo: una grave minaccia

Un drastico calo della popolazione dei chirotteri a livello mondiale contribuisce a minacciare ulteriormente la salute ormai precaria della Terra.

I dati sono preoccupanti e numerose specie rischiano l’estinzione a causa dei molteplici fattori che contribuiscono a rendere la vita difficile a queste creature.
Primo tra tutti l’Uomo.

La scomparsa dei loro habitat naturali come le grotte o i sottotetti, l’uso massiccio dei pesticidi,le costruzioni antropiche e le superstizioni stanno contribuendo alla lenta scomparsa dei chirotteri in Europa e nel mondo.

Delle 34 specie che popolano il nostro paese, circa la metà è a rischio estinzione.

Un caso particolare di minaccia è quella della “Sindrome del naso Bianco” (White Nose Syndrome, WNS) provocata dal fungo Pseudogymnoascus destructans che comporta la comparsa di macchie biancastre su muso, dorso e ali, il risveglio anticipato dal letargo e la morte per indebolimento degli esemplari infetti.

 

Pipistrello volpe volante

 

Ben altra terribile storia è quella delle Volpi Volanti, specie di Megachirotteri originaria dell’Oceania, dell’Africa e in diverse isole dell’Oceno indiano, decimate dall’ondata di caldo sempre piú elevato che colpisce l’Australia.

Incolpate di essere vettori dell’Ebola, uccise dai cavi dell’alta tensione e cacciate dai bracconieri, le Volpi Volanti sono ricercatissime anche per la loro carne considerata una prelibatezza nelle isole Marianne.

22mila esemplari vengono uccisi legalmente e un numero inquantificabile illegalmente rischiando di far scomparire una delle specie fondamentali per la foresta pluviale.

 

 

 

Ospedale per orfani con le ali

Dal 1990 il Tolga Bat Hospital in Australia si occupa di micro e macro chirotteri provenienti da tutto il mondo al fine di tutelare la conservazione dei pipistrelli nei loro Habitat attraverso l’educazione e la ricerca.

 

pipistrello

 

Sono specializzati nella cura di esemplari abbandonati dalle madri incapaci di nutrirli o resi orfani o con paralisi causate dai parassiti e vengono garantite loro cure mediche, cibo, riabilitazione e un rifugio.

Questi cuccioli sono talmente buffi e pucciosi da essere diventati un vero fenomeno dell’Internet.

Che palle ‘sti gattini! Da questo momento in poi tutti i social devono essere invasi da tenere, piccole volpi volanti.

 

Qualcuno vuole un Bat-Burrito? (ATTENZIONE: sarà la cosa probabilmente più pucciosa e stucchevole che vedrete quest’oggi)

 

 

 

 

Superstizioni dure a morire

Come tutte le bestie poco carine e poco amate, anche i pipistrelli si portano dietro una serie di luoghi comuni, assolutamente falsi, duri a morire.

 

1. I pipistrelli non sono ciechi

I chirotteri hanno sviluppato un sistema di visione alternativo.

Si chiama Ecolocalizzazione che permette loro di visualizzare l’ambiente circostante attraverso una mappatura di ultrasuoni.

 

2. Non si attaccano i capelli

Care ragazze, state tranquille, i pipistrelli non sono interessati minimamente alle acconciature.

Il loro volo, seppur basso, non è indirizzato alle teste degli esseri umani ma agli insetti, che riescono a catturare con precisione chirurgica e tempismo perfetto.

 

3. Non tutte le specie di pipistrelli hanno la rabbia.

Solo il 5-6% della popolazione mondiale dei pipistrelli ha la rabbia.

E, tanto per farvi stare tranquilloni, è importantissimo che sappiate che i pipistrelli italiani NON trasmettono la rabbia (e nemmeno la Leptospirosi).

 

4. Sono soltanto tre le specie ematofaghe.

Il pipistrello vampiro (Desmotus rotundus), il vampiro dell’Amazzonia (Diaemus youngi) e il vampiro senza coda (Diphylla ecaudata) che si nutrono di sangue di pollame, bovini, caprini.

Il quantitativo prelevato è minimo e non provoca danni all’animale, anche perché i “vampiri” fanno parte dei Microchirotteri.

 

 

 

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Per tutelare i chirotteri, soprattutto sul suolo italiano, ci sono alcuni fondamentali comportamenti da tenere nel caso si dovesse venire a contatto con questo tipo di creature.

Chi è stato in vacanza, soprattutto nell’Italia del sud, ha sperimentato almeno una volta l’introduzione indebita di qualche pipistrello smarrito nella propria stanza.

Le reazioni sono diverse: panico generale, grida, corsa disperatissima a prendere un qualsivoglia strumento per scacciare la bestia immonda: scope, asciugamani, retini.

Se anche tu hai fatto così,
beh, niente di più sbagliato!

Far uscire i pipistrelli dalle stanze è molto più semplice di quanto possa sembrare: fondamentale è non urlare, i rumori molto acuti possono irritare l’animale.

Bisogna semplicemente spegnere la luce, chiudere la porta e aspettare che esca da solo dopo aver individuato la finestra aperta.

Usare scope, asciugamani per costringere il pipistrello a uscire, rischierebbe solo di stordirlo e di procurargli qualche danno, soprattutto al patagio (la membrana alare).

Ora che conosci più da vicino i pipistrelli e le loro abitudini, ti fanno meno paura?
Ti sei mai trovato faccia a facci con uno di loro?