Quando i nerd sono appassionati di musica, i risultati possono essere interessanti.
L’arpa laser
L’arpa laser è uno strumento musicale formato da una serie di laser che vengono suonati come se fossero corde di una arpa. Inventata nel 1981 da Bernard Szajner, viene però portata a conoscenza del grande pubblico da Jean Michel Jarre che l’ha usata durante i suoi concerti a partire dalla fine degli anni ’80.
Per suonare, l’arpa laser necessita di essere collegata ad un sintetizzatore, o a un computer. A corredo dell’arpa possono essere aggiunti dei pedali, che permettono, una volta premuti, di cambiare il suono prodotto dall’interruzione di ogni raggio.
Considerata la potenza necessaria per produrre un raggio laser visibile (circa 20 mW), è meglio indossare guanti protettivi, ed eventualmente occhiali scuri, se la si suona per lunghi periodi.
• • •
L’ Array Mbira
L’Array Mbira fa parte della famiglia degli idiofoni a pizzico. Si tratta della rielaborazione di uno strumento di origine africane. Creato dallo statunitense Bill Wesley, inventore peraltro anche di uno strumento a chiodi di nome Array Nail Violin, l’Array Mbira ha diverse particolarità interessanti.
La disposizione delle lamelle è studiata per raggrupparle per ottave multiple. Suonando i raggruppamenti di ottave da sinistra verso destra, si percorre il circolo delle quinte. Suonando invece i raggruppamenti di ottave da destra verso sinistra, si percorre quello delle quarte.
In pratica sull’Array Mbira le note sono ripetute più volte, raggruppate per ottave. Questo permette di suonare pezzi complessi con minori movimenti delle mani. L’unico inconveniente è che nello strumento completo (che copre 5 ottave) sono presenti ben 150 lamelle.
Per quanto poco conosciuto dal grande pubblico, l’Array Mbira è stato usato come strumento all’interno di diverse colonne sonore. Per esempio, è presente nella colonna sonora di serie televisive famose come Breaking Bad e True Blood.
• • •
La Glass Harmonica
Chiunque abbia partecipato ad un pranzo di nozze, sa che muovendo un dito bagnato sul bordo di un bicchiere si ottiene una nota che dipende dalla dimensione del bicchiere, e dalla quantità di acqua che contiene. Nel 1761 però, a Benjamin Franklin venne in mente che questo principio poteva essere usato per costruire uno strumento vero e proprio, e inventò la Glass Harmonica.
La Glass Harmonica fa parte della famiglia degli idiofoni a frizione. E’ composta da una serie di calotte di vetro, montate in ordine di dimensione su un unico perno centrale. Il perno viene fatto ruotare a velocità costante (in origine tramite una manovella laterale), e il musicista suona lo strumento appoggiando le dita bagnate su ciascuna calotta in rotazione. Per quanto oggi sia uno strumento poco conosciuto, è stato usato dai Pink Floyd nel 1974 all’interno del brano Shine On You Crazy Diamond.
• • •
l’Hydraulophone
L’Hydraulophone è uno strumento acustico che genera il suono tramite pressione idraulica di un fluido. Quello del filmato è il più grande Hydraulophone esistente, posto all’esterno dell’Ontario Science Center.
Inventato da Steve Mann, ed utilizzato come strumento di esplorazione sensoriale per persone ipovedenti, L’Hydraulophone ha poi preso piede come attrazione all’interno dei parchi a tema.
Viene comunque utilizzato anche come vero e proprio strumento musicale con cui eseguire concerti. In caso di concerti lunghi però, si presenta il problema di mantenere al caldo il musicista, che durante il concerto si bagna completamente. A questo scopo, sono stati sviluppati dei modelli a vasca da bagno, che funzionano ad acqua calda, denominati balnaphone.
• • •
Il Waterphone
Questo strumento presenta una particolarità: non produce musiche orecchiabili. E’ però stato usato per generare le basi di atmosfera all’interno di molti film dell’orrore, tra cui il primo Poltergeist.
Inventato alla fine degli anni ’60 da Richard Waters, il Waterphone può contenere acqua al suo interno. Grazie a questo accorgimento, il semplice cambio di inclinazione dello strumento permette di generare suoni differenti.
• • •
L’organo da fiera
Più che uno strumento musicale, è una intera orchestra, automatizzata col principio del carillon. Gli organi da fiera sono dei giganteschi organi a canne, costruiti per essere utilizzati nelle fiere a partire dal 1880. Quello del filmato è tutt’ora perfettamente funzionante, pur essendo stato costruito nel 1905.
Questi strumenti erano pensati per funzionare senza l’intervento dell’uomo, ma inizialmente avevano dei repertori predeterminati. A partire dai primi del ‘900, sono cominciati ad uscire modelli programmabili tramite schede, o rulli, debitamente perforati, cosa che ha permesso anche di aggiungere strumenti ulteriori, oltre all’organo. Nel 1920 è stata aggiunta l’amplificazione elettrica, rendendo gli organi da fiera delle vere rock star nell’ambito fieristico dell’epoca.