Ieri sera ho finalmente deciso di guardare questo film di cui tutti, ma dico tutti, mi hanno parlato bene. Devo dire che è stata un’ottima idea. Detto questo cercare di capire le meccaniche da uroboro che contiene non è stato per nulla facile! E non mi ha fatto dormire. E mi ha fatto venire il mal di testa…
Mal di testa che è continuato oggi, quindi ho pensato di farmelo passare facendolo venire a voi. Geniale, no? Niente figa in quest’articolo… sorry.
Spoiler Alert
Premessa: questo articolo contiene spoiler! Se non avete visto il film andate a vedervelo subito, di corsa, pagando magari, perché vale davvero i soldi del biglietto. Niente effetti speciali da paura, niente esplosioni colossali, niente… Michael Bay, ma tanto accartocciamento di cervella fino alla fine.
Beh, prima di cominciare a divagare sulla linearità del tempo e sulla complessità dell’animo umano e cose del genere, per coloro che abbiano ignorato il mio consiglio e non abbiano ancora visto il film, riassumo brevemente la trama. Molto brevemente. 2 minuti.
Il film narra la storia di un “poliziotto temporale” (Ethan Hawke, e userò questo nome d’ora in poi) che deve cercare e fermare un bombarolo imprendibile, responsabile di aver distrutto mezza New York.
Dopo un incidente dove viene sfigurato mentre stà per prenderlo, con una nuova faccia, come ultima missione viene mandato indietro negli anni ’70 a incontrare un uomo, John, il quale davanti a una bella bottiglia gli racconta la sua incredibile vita, partendo da quando da bambina (!) è stata abbandonata in un orfanotrofio, passando per il programma spaziale nel quale studiava per diventare “prostituta per astronauti nello spazio” fino ad innamorarsi di un uomo che l’ha lasciata sola, incinta, costringendola a cambiare sesso per problemi medici (si scopre durante il cesareo che è ermafrodita, e quindi torno al maschile).
La vita, che sappiamo essere ingiusta, gli da l’ultima botta con il rapimento della figlia (che aveva chiamato Jane, come se stessa prima dell’operazione). A quel punto John decide di andare a New York e altre cose che non sono rilevanti. Ethan a quel punto le propone di trovarsi faccia a faccia con quell’uomo che le ha rovinato la vita, per vendicarsi, svelando il suo potere di muoversi nello spazio-tempo.
i casini veri.
Qui cominciano i casini veri. Scopriamo subito infatti che era John stesso l’uomo di cui si era invaghita Jane. E, realizzando il desiderio di Narciso, diventa padre e madre contemporaneamente. Si. Gran #mindblow… ma non l’ultimo. Veniamo poi a sapere che è stato proprio Ethan a rapire la bambina, per poi portarla indietro nel tempo al 1940espicci dove la abbandona (Jane) davanti all’orfanotrofio di cui parlavamo poche righe sopra.
Quindi Jane/John è padre e madre di se stessa/o. Si. E già qui secondo me un piccolo problema di fondo rimane: partiamo dal presupposto che sia possibile, geneticamente, che io accoppiandomi con me stesso dia come risultato me stesso. No, non un qualcosa di simile, ma proprio me stesso in ogni aspetto, in ogni sequenza del filamento del DNA.
Ma andiamo oltre: come è stata generata la prima Jane? Quale padre e madre ha avuto? Come è cominciata questa giostra della morte che ha portato un bambino ad essere padre e madre di se stesso? Capisco che la questione del “essere nonno di se stessi” possa essere interessante e tutto, ma qui si esagera con la fantasia. E quando succede c’è gente come me che cerca di capire se mai sia possibile, e gli viene il mal di testa.
Ma andiamo con ordine, perché non è finita: Jhon viene arruolato nella polizia e prende il posto di Ethan, il quale alla fine si rivela essere Jane/John stesso (ricordate l’incidente e trapianto di faccia?) quindi in poche parole lui è l’artefice di tutta la sua vita, responsabile del suo abbandono, concepimento, relazione finita, rapimento, arruolamento e infine…infine scopriamo che ovviamente il bombarolo pazzo non è altri che Jane/John/Ethan da vecchio, che ha dato fuori di matto a causa dei viaggi nel tempo e che spiega come non sarebbe stato possibile salvare tante vite per la polizia temporale se non fosse stato per lui.
Beh, in pratica lui è il burattinaio di se stesso, e ha causato ogni avvenimento importante accaduto durante la sua (complicata) vita. A questo punto ho cominciato a pormi delle domande:
- Sarebbe possibile spezzare la catena di eventi che portano da Jane a John a Ethan a Jane?
- Chi è questo Robert Heinlein, e chi era il suo spacciatore??
La seconda è presto detta: Robert Heinlein è lo scrittore di “All You Zombies” da cui è tratto il film, e il suo spacciatore doveva essere uno con roba di ottima qualità.
Per quanto riguarda la prima la risposta che mi son dato è che in realtà è un cerchio nel quale non possiamo proprio entrare: pensiamo al paradosso più puro e classico, ovvero se sia possibile modificare un evento che è la causa del nostro viaggiare nel tempo. A questo quesito io mi sono sempre risposto un secco NO (vedi anche “The Time Machine” di Simon Wells) perché, per esempio, se tornassi indietro per uccidere Hitler, nel mio presente lui non sarebbe mai esistito, quindi non sarei tornato indietro per ucciderlo.
Dopodiché tornare indietro per incontrare me stesso da giovane, portarlo a “piparsi” (va letto alla toscana) me stessa da giovane per poter generare me stesso, rapirmi e abbandonarmi ancora mi sembra davvero impossibile. (se mai sbagliassi siete autorizzati a cazziarmi). Come è nata la prima Jane? Di chi si è innamorata la prima vota per partorire se stessa? Chi l’ha riportata indietro nel tempo per la prima volta? Insomma, come cavolo è iniziato questo circolo infinito? E quando una cosa non ha un inizio ne una fine…
Questo film mi ha confuso parecchio… Quindi ho pensato che scrivere questo articolo e sentire il parere di qualcuno più esperto di me in materia (ma anche che dopo anni di lettura di questo blog fosse ora di scriverci qualcosa e non solo succhiarne avidamente come un neonato da una poppa).
E mi è anche passato il mal di testa! Figata!
- Predestination (wikipedia.it)