Tomorrowland è uno di quei film che, sulla carta, sembra non poter avere alcun punto debole. Con un visionario come Brad Bird alla regia, uno sceneggiatore come Damon Lindelof e un George Clooney, al suo ritorno in un blockbuster estivo quasi 20 anni dopo Batman & Robin, come protagonista, risulta difficile credere che ci sia qualcosa che non può funzionare. La realtà dei fatti, però, è un altra. Ma andiamo con ordine.
In questa avventura fantascientifica dal sapore molto anni ’80, il focus non è soltanto su Frank, il personaggio interpretato dall’attore americano, ma soprattutto su Casey Newton, ragazzina figlia di un ingegnere della NASA prossimo a perdere il lavoro, molto sveglia, intelligente, ma soprattutto ottimista e positiva. Tutte caratteristiche fondamentali per la persona che dovrà salvare il mondo da una distruzione che sembra ormai inevitabile.
Frank (Clooney) ha invece avuto la possibilità di vedere Tomorrowland, il mondo del futuro, già da ragazzino, ma ne è stato cacciato via diversi anni dopo, motivo per cui manifesta un certo rancore nei confronti di tutto quello che proviene da quel luogo misterioso e che affascina così tanto la giovane Casey, come era accaduto a lui da piccolo. Non vi dico altro e vi lascio il piacere, se doveste decidere di andarlo a vedere, di scoprire da voi quel che accade dopo.
Come già detto all’inizio, le personalità coinvolte nella produzione e i trailer facevano ben sperare, ma il risultato finale è purtroppo ben lontano da quanto ci si aspettava.
Tomorrowland è un film che cerca di mettere insieme atmosfere fantastiche in puro stile Disney, divertimento per famiglie, azione anche abbastanza brutale (c’è gente che muore dissolta da raggi laser potentissimi in una manciata di secondi), una discreta dose di commedia e un po’ di epica fantascientifica light in stile Interstellar. Un mix davvero fatale, che dà vita a un prodotto che non sa mai quale direzione prendere e, per questo motivo, non è in grado di trascinare gli spettatori all’interno del suo mondo fantastico, come invece accade ai protagonisti.
Passa quasi un’ora prima che cominci a succedere qualcosa, visto che in tutto il tempo precedente Brad Bird non fa altro che narrare l’origine di Frank Walker, il personaggio interpretato dal canuto George, e poi perde un’altra mezz’ora a introdurre quel piccolo genio ribelle di Casey Newton. Certo, Britt Robertson è molto brava, credibile a interpretare una ragazzina del liceo pur avendo almeno una decina di anni in più (e aggiungo, io la trovo pure estremamente carina), ma il suo personaggio segue i canoni tipici dell’Eletto, che acquista man mano consapevolezza delle sue capacità e diventa poi quello che salva capra e cavoli. Troppo stereotipato.
A sorprendere invece è la piccola Raffey Cassidy, vero deus-ex-machina del film e protagonista dell’unica parte di trama che ha un’evoluzione un minimo interessante. Mentre Hugh Laurie, alla sua prima prova davvero importante dai tempi del dottor House, è un cattivo ancora più stereotipato della protagonista, che salta praticamente fuori negli ultimi 40 minuti ed esce di scena in un modo che definire deludente è quasi un eufemismo.
Ma la vera delusione è la Tomorrowland del titolo, che compare per pochissimo tempo nella sua visione più ideale e spettacolare, brevi momenti in cui Brad Bird fa vedere cosa è davvero capace di fare, mentre quando dovrebbe essere protagonista è un posto grigio e crudelmente reale (tanto che diverse scene sono state girate a Valencia, senza nemmeno troppo aiuto da parte degli effetti speciali).
E anche il finale, in cui sente tantissimo l’impronta di sua indefinitezza Damon Lindelof, starebbe meglio in una serie TV che non in un film: troppo aperto e con un senso pazzesco di incompiuto.
Tomorrowland rischia di essere la prima vittima al botteghino di questa estate cinematografica 2015. Un film che non riesce a decidere cosa vuole essere e, per questo motivo, risulta deludente in tutte le sue vesti.
Clooney dimostra di non avere un gran fiuto nella scelta dei blockbuster estivo da interpretare, Britt Robertson avrà comunque altre occasioni vista la bravura e Brad Bird, fortunatamente, si metterà presto a lavorare a The Incredibles 2.
Provo un gran dispiacere per ciò che si è rivelato questo film, davvero! Ci speravo sul serio.
- Sito Ufficiale (tomorrowlandilmondodidomani.it)