Un paio di giorni fa ero alla ricerca di buon porno vittoriano come si costuma a ogni gentiluomo e mi sono imbattuto in questo La Torre del Piacere: “ohibò” mi sono detto, “abiti medievali + dissolutezza + francesine, non può che esservi del buono.”.

Solo che poi la mia anima nerd ha preso il sopravvento (mannaggia al clero) e sono andato a cercarmi qualche notizia sulla Torre di Nesle.

Margherita di BorgognaLa storia narrata nel film si rifà a una leggenda secondo la quale la regina Margherita di Borgogna avrebbe usato la torre per intrallazzarsi con i suoi amanti, salvo poi ucciderli al mattino e gettarli nel fiume.

Leggenda interessante senza dubbio, ma la vera storia dello scandalo della torre di Nesle è, come al solito, molto più interessante, una di quelle storie che ti fanno venir voglia di leggere il medioevo invece che vedere AGoT.

La storia che andremo a vedere è una torbida storia di sesso, bugie e morti violente come Ciccio Martin ci ben ha abituato e che quindi non si può non apprezzare.

 

 

 

Un Re Bello e Maledetto

©Carlos FonsecaSiamo nel 1314, la piazza dinanzi a Notre Dame è gremita di persone che stanno per assistere a uno degli eventi che avranno maggior risalto di tutto il medioevo: il rogo di Jacques de Molay, l’ultimo Gran Maestro dei Templari (e non solo, i contemporanei gli appioppano anche Geoffroi de Charney, Master of Normandy, Hugues de Peraud, Visitor of France e Godefroi de Gonneville, Master of Aquitaine, in your face accumulo delle cariche!).

Il Gran Maestro brucia sul rogo maledicendo un po’ di gente (e maledicendo anche noi con tonnellate di romanzi di dubbio gusto e complotti vari) ma soprattutto maledicendo il re, il papa e tutti i gli eredi del re, che saranno poi ricordati come “I Re Maledetti” (dun dun duuuuuuuuun).

Il papa (Clemente V) morì qualche mese dopo di lupus (“non è mai lupus” cit. però a volte è lupus), il re morirà anche lui poco dopo, i suoi figli non avranno eredi maschi e in generale la linea monarchica si interromperà nel 1328.

Ma non prima che un altro scandalo colpisse i Re Maledetti.

 

 

Matrimoni Combinati

Filippo il Bello fece molte cose discutibili nella sua vita, ma fu uno dei regnanti che più si impegnarono per cercare di costruire uno stato forte e unito.

Filippo-il-BelloNel fare ciò piazzò i suoi figli (almeno, quelli che non morirono bambini) in una serie di matrimoni combinati.

I figli in oggetto (nonché i protagonisti della nostra storia) sono: Luigi X detto “il testadura”, Filippo V detto “il lungo” (ammic ammic) e Carlo IV detto “il bello” (come il papà che pare fosse “bello bello in maniera assurda”).

Filippo aveva anche una figlia, Isabella, descritta come “la più bella delle belle del reame e forse dell’Europa tutta” e soprannominata “Isabella la Bella” o, secondo altri “La Lupa di Francia”, ma fu chiamata così solo in seguito, in quanto la gente aveva un po’ paura.

Filippo il Bello pare avesse una moglie così così (una cicciona secondo le fonti) quindi si disse “se devo avere una moglie cessa io possono averla anche i miei figli!”.

Quindi, nel 1305, piazza Luigi con Margherita la figlia di Robert II duca di Borgogna (nel 1305 Luigi aveva 16 anni e Margherita 15).

Nel 1307 piazza Filippo “il lungo” con Giovanna II figlia del conte di Borgogna (Otto IV ossia 2 *ba dum tshisss*), Giovanna era stata scelta prima per Luigi che però poi si era preso Margherita (era “il testadura” mica per nulla), nel 1307 Giovanna aveva 15 anni Filippo ne aveva 14 (di anni, non di centimetri).

E per finire, l’anno dopo, piazza Carlo “il bello” con Bianca, l’altra figlia di Otto (all’epoca dei fatti Carlo era quattordicenne e Bianca dodicenne).

Nello stesso anno piazza anche Isabella a Edoardo II di Inghilterra così da appianare alcune dispute sulle Fiandre (lui ventiquattrenne, lei dodicenne).

Dopo questa rivisitazione medievale di Amore 14, Filippo il Bello era tutto contento, “ora mi metto qui e aspetto i nipotini, cosa mai potrà andare storto?”.

Appena sei anni dopo finirà in eviramenti, decapitazioni, condanne a vita e le basi per una guerra lunga un secolo.

 

 

 

L’Affaire

Ma i figli di Filippo erano davvero contenti delle loro mogli? Luigi affermò che “preferisco passare le mie giornate a giocare a tennis piuttosto che con quella chiattona di mia moglie”, il commento di Carlo fu un “meh”, l’unico che si trovò bene fu Filippo che volle molto bene a sua moglie, ebbe diversi figli da lei e durante gli anni non smise mai di scriverle lunghe lettere d’amore (e secondo me Luigi si sarà mangiato le mani ad aver preferito la sorella a Giovanna).

E Isabella?

Beh, a Isabella andò anche peggio, nonostante Edoardo II fosse, alto, bello, con un fisico slanciato e muscoloso, amante delle arti, dei libri e della buona musica, la loro relazione fu funestata a causa della comunione di vedute che lei e il suo sposo avevano sul cosa desiderare da una relazione.
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Prima notte di nozze.
“Isabella, tu sei bellissima e tutto, ma abbiamo troppo in comune perché possa funzionare…”
“Cosa intendi mio principe?”
“Bhe Isabella… a tutti e due ci piace il cazzo!”.

Dun dun duuuuuuuuuun
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Infatti il buon Edoardo era molto intimo con il suo  amico Piers Gaveston, quel genere di amicizie che diventano dei segreti, si suppone infatti fosse bisessuale o omosessuale.

Così, nei suoi viaggi a Parigi, Isabella era solita lamentarsi con il padre della sua situazione (giuro che non riesco a immaginare una conversazione padre-figlia più imbarazzante) e proprio a causa di una di queste visite Isabella si accorge che qualcosa non quadra.

È il 1313, Isabella è a Parigi, si è lamentata con il papà del marito che gli ha trovato (che finchè hai 12 anni non ci sono problemi ma ora lei ne ha 17 e la cosa la disturba un po’) e decide di passare la serata con i fratelli a vedere uno spettacolo di marionette.

Una di quelle noiosissime uscite di coppie dove lei è l’unica single.

Non sappiamo nulla dello spettacolo ma probabilmente Luigi avrà passato il tempo a ignorare la moglie e parlare di sport con Carlo, mentre Filippo e Giovanna facevano i piccioncini.

A fine serata Isabella regala ai fratelloni e alle loro ragazze dei borselli istoriati e se ne torna in Inghilterra.

Sempre durante il 1313, in uno dei tanti ricevimenti che Isabella è solita dare, la ragazza si accorge di qualcosa di strano. Alla festa sono presenti due prestanti cavalieri normanni: i fratelli d’Aunay, Gautier e Philippe, alti, belli, muscolosi e con quei vestiti medievali che non nascondono nulla.

A forza di osservarli sognante Isabella nota qualcosa: i borselli che aveva dato alle sue cognate sono alla cintura dei due manzi! Dun dun duuuuuuuuuun!

Come è potuto succedere!

Ma soprattutto come è possibile che lei, la ragazza più bella d’Europa abbia per marito un tizio che preferisce i rudi soldatacci e quelle sciacquette delle sue cognate non solo sono regine di Francia, sposate con i suoi prestanti fratelli, ma si intrattengono anche con gagliardi cavalieri normanni!

Le virginee guance le si imporporano, è furiosa e, nella sua successiva visita a Parigi nel 1314, spiattella tutto al papà.

 

 

 

Il Processo

Filippo il Bello è incredulo. Cioè, il topos della principessa che si “intrattiene” con il cavaliere è ben radicato nella cultura popolare, succede da quando esiste il mondo e succederà sempre, spesso infatti si chiude un occhio…

Ma qui non stiamo di semplice adulterio, stiamo parlando di tutti e tre gli eredi al trono, è un attentato alla dinastia! Filippo è già pieno di problemi, ci manca solo un casotto dinastico. Così fa mettere sotto sorveglianza i due cavalieri.

Poco tempo dopo i suoi uomini riportano che si, le principessine spesso vanno alla torre di Nesle, si, non sono da sole, si, si fanno portare cibi e vivande e si, ci sono anche i due fratelli con loro… Il re li ferma prima che scendano troppo nei dettagli.

 

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Filippo non sa cosa fare, potrebbe far sparire i due cavalieri e cercare di far passare tutto sotto silenzio, ma ci crede poco. Inoltre chi garantisce che spariti quelli le allegre principessine non trovino altri sollazzi?

D’altro canto sarebbe uno scandalo di dimensioni epocali se venisse alla luce.

Il re è meditabondo, poi decide che non può tenersi tre figlioli che non entrano più dalle porte della reggia e ordina ai magistrati imperiali di procedere con un’inchiesta.

Inchiesta che si conclude poco tempo dopo stabilendo, senza ombra di dubbio, che vi è stato adulterio.

Le principessine vengono arrestate e così i due cavalieri.

Le principessine vengono arrestate e così i due cavalieri. I due fratelli vengono interrogati dai giudici e con interrogati si intende che li hanno scorticati vivi, spaccato le ossa e fattogli fare qualche giro sulla ruota, i due confessano tutto quello di cui vengono accusati.

“Cavalier Gautier è vero che ha detto alla principessa Margherita “Ve lo infilerò così a fondo che chiunque riuscirà ad estrarlo sarà proclamato Re di Inghilterra” ?”

“Si si tutto verissimo! Ahhhhhhhhh!”

I due vengono quindi evirati, scorticati e infine decapitati sommariamente, i loro corpi trascinati in giro per Parigi prima di essere appesi a un patibolo (che a noi l’Isis non c’ha nulla da insegnarci).

Le principesse furono rasate a zero, vestite con abiti logori e trascinate nelle segrete di Château-Gaillard, li vennero tutte condannate a vita ad eccezione di Giovanna, verso la quale le accuse di adulterio caddero (molto probabilmente per intercessione del marito).

Margherita morirà nel 1315, in circostanze poco chiare, forse strangolata per ordine del suo ex.

Bianca rimarrà in carcere tra stenti e vessazioni per 12 lunghi anni prima che le venisse concesso di farsi suora.

Giovanna invece, dopo un periodo di prigionia, tornò a fianco del marito.
Non è chiaro perché Filippo difese la moglie, secondo alcuni fu perché, in caso l’avesse persa, avrebbe perso anche la Borgogna, secondo altri fu perché era veramente innamorato di lei.

E Isabella? Isabella ebbe comunque un figlio da Edoardo, diventò ambasciatrice, girò per la Francia (era conosciuta come una ragazza molto bella e molto intelligente) e trovo l’amore nel barone di Mortimer, Roger de Mortimer.

Ebbero una storia rocambolesca e travagliata ma Isabella, al contrario delle sue cognate, era una ragazza che sapeva che se vuoi fare una cosa devi farla bene.

Così insieme al barone mise insieme un esercito e mosse guerra al marito Edoardo, sconfiggendolo e deponendolo e diventando regina di Inghilterra con il suo amante.

Quando sei la regina di Inghilterra nessuno osa più dire che sei un’adultera, tranne forse il tuo ex marito che però morì da li a poco in un “incidente” di cui si sospetta fortemente ci fosse dietro la mano della ex-moglie.

Quando il figlio di Isabella fu abbastanza grandicello dimostrò alla mamma che aveva capito anche lui come gira il mondo: depose l’amante della madre, lo fece impiccare per ogni buon conto e regnò come re di Inghilterra con il nome di Edoardo III.

Isabella continuò ad avere una bella vita come regina madre e morirà nel 1358.

 

 

Conclusioni

Lo scandalo ebbe ampie ripercussioni.

Lo scandalo ebbe ampie ripercussioni. Intanto le donne alla corte di Francia furono viste con molto più sospetto, sospetto che contribuì a modificare le leggi dinastiche sull’eredità (la cosiddetta legge Salica) e sulla possibilità, per una donna, di ereditare il trono.

Questo portò a una serie di problematiche e dubbi ai quali appigliarsi per aver diritto al trono di Francia.

Appigli che saranno sfruttati da Edoardo III (il figlio di Isabella) per proclamarsi erede e dare il via alla guerra dei 100 anni.

 

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In letteratura si è osservato come il topos della regina adultera (un classico dell’amor cortese) declinò fino quasi a scomparire dopo lo scandalo: finché si parlava di scappatelle andava bene, quando finì in tragedia il tema divenne molto meno appetibile.

Per quello che mi riguarda l’ho trovata una storia molto interessante: la realtà storica è spesso molto meno noiosa di quello che si crede… e molto più piccante!

 

Nota: in realtà ho scoperto questo interessante fatto storico da una segnalazione riguardante il libro “I Re Maledetti” di Druon, libro che Martin tra l’altro apprezza molto, lo specifico perché c’è in giro gente che non capisce l’autoironia…
Ma se qualcuno ha veramente visto il film voglio sapere come è!