Da quando Disney ha acquisito Marvel, una delle cose che i fan vorrebbero più di ogni altra cosa è l’unione tra il marchio fumettistico e il mondo Pixar, un connubio potenzialmente esplosivo per ogni appassionato di cinema, animazione o fumetti.

Questa opzione, però, non sembra essere nei piani di casa Disney, che ha relegato i principali personaggi Marvel, per quanto riguarda i cartoni, alle svariate serie che manda in onda sui suoi canali satellitari e via cavo, come Disney XD.

Al cinema i supereroi più celebri devono rimanere reali, non ci sono santi che tengano.

Gli sceneggiatori hanno preso soltanto spunto dalla storia originale, mantenendo solo alcuni elementi e modificandone la maggior parte.

Il primo progetto che vede insieme Disney e Marvel nel mondo dell’animazione cinematografica è tratto da un fumetto pressoché sconosciuto, intitolato Big Hero 6 e risalente alla fine degli anni ’90 e che ha visto i suoi personaggi comparire poi successivamente addirittura negli albi dedicati agli X-Men e a Spider-Man.

Per rendere il prodotto adatto anche al pubblico dei più piccoli, gli sceneggiatori hanno preso soltanto spunto dalla storia originale, mantenendo soltanto alcuni elementi e modificandone la maggior parte.

 

Baymax sembra un mix tra l'omino Michelin e il Marshmallow Man dei Ghostbusters

Baymax sembra un mix tra l’omino Michelin e il Marshmallow Man dei Ghostbusters

 

…si ritrova in possesso di Baymax, un robot medico dall’aspetto rassicurante…

La storia è quella di Hiro, un piccolo genietto che vive nell’immaginaria città di San Fransokyo, misto tra una delle due metropoli californiane e la capitale giapponese, che dopo la morte del fratello in un incendio, si ritrova in possesso di Baymax, un robot medico dall’aspetto rassicurante, inventato proprio dal ragazzo morto, che lo aiuterà a superare la crisi e ad andare a caccia del responsabile del misfatto.

A dargli una mano ci penseranno anche gli amici e colleghi di laboratorio del fratello, quattro ragazzi molto diversi, che assieme daranno origine a un team di supereroi davvero particolare.

Comincio col dire che Big Hero 6 mi è piaciuto.

È un film per tutta la famiglia, adatto a grandi piccini, come è giusto che sia, molto più vicino a Ralph Spaccatutto come mood generale che non al grande successo dello scorso anno, ossia Frozen. C’è da dire che da quando il capoccia di Pixar, John Lasseter, è a capo di Disney Animation, i prodotti che la House of Mouse sta sfornando sono tutti di ottima qualità, che invece ha cominciato parzialmente a mancare in zona Pixar, dove ormai i sequel sono all’ordine del giorno (anche se The Good Dinosaur, il film del prossimo anno, ci fa molto ben sperare).

 

 

BIG HERO 6

La qualità visiva di San Fransokyo è davvero da paura

 

 

Baymax è un personaggio davvero adorabile e la trasformazione che subisce nel corso della storia lo rende ancora più irresistibile

Baymax è un personaggio davvero adorabile e la trasformazione che subisce nel corso della storia lo rende ancora più irresistibile.

È lui il vero motore del film, visto che Hiro, il ragazzino protagonista, non brilla particolarmente per carisma e simpatia.

Anche la caratterizzazione del resto del team di ragazzi/supereroi (resi tali da invenzioni scientifiche, però, non da mutazioni o da esperimenti andati male) è abbastanza deludente, ma ci si rende conto che era necessario associarli a sterotipi piuttosto banali per la totale mancanza di tempo, nell’economia della storia, per caratterizzarli meglio.

 

 

Big Hero 6 - 4

 

 

L’animazione raggiunge livelli d’eccellenza incredibili.

Nonostante questi difetti, ci si diverte tantissimo, soprattutto nelle sequenze più spettacolari, tra cui un inseguimento a bordo di un’utilitaria per le strade simil-San Francisco, in cui l’animazione raggiunge livelli d’eccellenza incredibili.

 

 

Big Hero 6 - 1

 

 

Molte ambientazioni hanno una qualità fotorealistica.

Molte ambientazioni hanno una qualità fotorealistica e soltanto qualche istante dopo essere stati colpiti da tanta beltà visiva ci si rende conto di star guardando un cartone animato, seppur realizzato in CG.

Un altro difetto da segnalare è il fatto che il villain non sia per nulla minaccioso, punto in comune con molti dei film Marvel di prima generazione.

 

 

Big Hero 6 - 6

 

 

Big Hero 6 è Un grandissimo divertimento, privo di tempi morti e che non lascia mai spazio alla noia.

Ma come già detto prima, nonostante i problemi di cui soffrono i personaggi, l’unione tra un ritmo davvero sostenuto, Baymax e le tante sequenze action rende i 90 minuti di Big Hero 6 un grandissimo divertimento, privo di tempi morti e che non lascia mai spazio alla noia.

 

 

 

 

Un paio di note a margine in chiusura sulla versione italiana: i due doppiatori “VIP”, cioè Flavio Insinna (Baymax) e Virginia Raffaele (Zia Cass) scompaiono completamente nei loro personaggi.A meno di non saperlo, non ci si accorge che l’attore e conduttore di Affari Tuoi è la voce di Baymax e questo è davvero segno di un ottimo lavoro, inatteso va detto, visto che spesso e volentieri questi volti televisivi vengono chiamati solo per il loro nome e non per le loro capacità.

Come tradizione Disney, poi, le canzoni che fanno parte della colonna sonora, soltanto due, sono state tradotte o scritte in italiano.

Supereroi a San Fransokyo, cantata dal rapper Moreno, è un pezzo di cui non si sentiva il bisogno e i Fall Out Boy che cantano in italiano la loro Immortals, fortunatamente presente in versione originale nei titoli di coda, fanno rimpiangere il Phil Collins di Tarzan e lo Sting di Le Follie dell’Imperatore, per la loro pronuncia incomprensibile.

Poi un giorno qualcuno in Disney mi spiegherà per qual motivo è necessario compiere simili obbrobri su canzoni che funzionano perfettamente così come sono.

 

Big Hero 6 uscirà nelle sale italiane il prossimo 18 dicembre.