Nell’Ottobre del 2008 Donald X. Vaccarino creò Dominion, un gioco così semplice ed elegante da creare un genere.
Sto parlando dei deck-building games, uno dei generi più amati dai boardgamers, e per ottimi motivi, sono semplici, eleganti, competitivi, scalano bene e possono essere adattati ad ogni tema.
Cos’è un deck-building game?
Un deck-building game è un gioco di carte dove ogni giocatore inizia con il mazzo di carte (di solito 10 o 12) peggiore possibile, e piano piano nel corso di una partita lo arricchisce di carte migliori.
Semplice ed elegante
O, come Vaccarino ha guadagnato un sacco di soldi con solo 3 regole.
Come dice il regolamento di Dominion, le regole di un deck-building game sono semplici come l’ABC:
- Action, gioca una, e una sola, azione dalla tua mano
- Buy, compra una, e una sola, carta dal mercato centrale con i soldi che hai in mano
- Cleanup, scarta tutta la tua mano, tutte le carte giocate e comprate e pesca una nuova mano (mischia il mazzo se necessario)
Non tutti i deck-building games seguono queste precise regole, ma quasi tutti seguono le tre fasi e ti obbligano ad usare tutte le carte nella tua mano nel modo più efficiente.
A: Action
O, se non cicli non vale
Ogni turno sei limitato ad una sola carta azione, questo non è un problema nelle prime fasi del gioco, dove tutto ciò che pescherai saranno due soldi in croce e carte inutili, ma diventa il più grande problema verso la fine: tutte quelle belle carte costose che ti permettono di giocare l’Ira di Dio sono solo carte morte nella tua mano di Ducati e Pezzi d’oro.
Vaccarino infatti ha avuto l’ottima idea di trasformare tutto in risorse:
- Carte
- Soldi
- Azioni
- Acquisti
Non solo per rendere le carte semplici da scrivere
Ma anche per lasciare indizi di strategie: Vuoi un sacco di soldi? Compra la carta che ti da più soldi. Vuoi giocare ogni carta del tuo mazzo? Carte ed azioni. Vuoi riempire il tuo mazzo di schifo? Acquisti.
Ma Vaccarino lo sa, è per questo che le carte migliori non sono cicliche (cioè: quelle che ti danno +Carte e +Azioni) e le carte cicliche hanno effetti banali.
B: Buy
O, abbastanza corda per impiccarti
Un deck-building game che si rispetti ha sempre carte il cui solo scopo è quello di comprare altre carte, in Dominion sono tesori, in Legendary sono ogni carta che non può prendere a cazzotti.
Sembra logico, si chiama deck-building, ci sarà un modo per acquisire i mattoni per costruire il tuo mazzo, ma qui arriva il meglio di Dominion.
La selezione di carte per tutti i giocatori è selezionata casualmente (o intenzionalmente) all’inizio del gioco, dando quindi le stesse possibilità, le stesse combo e sinergie, le stesse strategie ad ogni giocatore.
In questo modo il vincitore non è chi ha trovato le carte migliori, o chi ha avuto più culo (ok, è un gioco di carte, a volte capita), ma a chi è riuscito a risolvere il problema presentato dalla disposizione iniziale di carte, chi riesce a capire quali carte servono o quali carte sono lì solo per farti incazzare quando le peschi.
La scelta di cosa comprare di solito è semplice, puoi comprare solo una cosa, quindi compra la migliore che ti puoi permettere, ma qui arriva il bello dei deck-builder: le carte punti vittoria.
In un altro colpo di genialata, Vaccarino decide che il migliore mazzo non è quello con le carte migliori, quello con la combo più efficente o quello pieno d’oro, ma il mazzo migliore è quello che contiene più Tenute, Ducati e Provincie (rispettivamente 1, 3 e 6 punti vittoria l’uno), qual’è il trucco? Non fanno nulla.
Già, se vuoi vincere devi peggiorare il tuo mazzo, riempirlo di schifo e diminuire la densità delle carte buone, il vincitore non è il mazzo migliore, ma, come un ottimo signore ‘700esco, quello che si è dato da fare come un asino per metà della sua vita, per poi riempirsi di vizi e ingrassare come un maiale nella seconda metà, finchè tutte le province o 3 mazzi di carte sono state comprate e chi ha più punti vittoria vince.
La gara non è a chi compra più provincie, ma è a chi capisce quand’è il momento giusto per passare a chi compra più provincie.
C: Cleanup
O, spero che ti piaccia mescolare
La fine del turno è un momento simbolico nei deck-building games, è il momento dove si scartano tutte le carte, si saluta trionfante la carta appena comprata, augurandogli di rivederla al più presto o si scuote la testa in disonore alla vista di tutte quelle azioni inutilizzate o a tutte quelle cazzo di maledizioni che il tuo vicino di gioco ti ha infilato a forza nel mazzo.
nuova mano.
Questa è forse la mia fase preferita, perché appena devi pescare da un mazzo vuoto, invece rimescoli i tuoi scarti in un nuovo mazzo e peschi da lì, significa che ogni singola carta del tuo mazzo verrà giocata, all’inizio del gioco non sembra poi cosicché, ma verso la fine, ogni singola carta punto vittoria tornerà a galla.
Tutte le carte che hai comprato per sbarazzarti delle carte inutili a inizio partita adesso sono carte inutili in più. Quella stupida carta azione che hai comprato perchè non volevi sprecare quei 2 denari, nella tua mano, nel posto in cui ci dovrebbe essere un pezzo d’oro.
Raccomandazioni
Bene, se sei arrivato qui molto probabilmente ti starai chiedendo “Ma perchè sto ancora leggendo sta roba” “Questi deck-building games sembrano fighi, quali mi consigli di prendere?”
Ottima domanda, ipotetico lettore, ottima domanda.
Dominion
Publisher: Rio Grande Games
Giocatori: 2 a 4 (6 con espansione)
Durata: 30/60 minuti (in base al numero di giocatori)
Costo: da 42,99€ su Amazon.it
Espansioni: 7/8
Cos’ha di speciale?: Il primo deck-builder.
Credo di aver detto già abbastanza su Dominion, parlerò invece delle sue espansioni:
Dominion: Intrigue
Aggiunge carte ibride punti vittoria/azioni, diminuendo la quantità di carte morte nel mazzo e, rispondendo alle innumerevoli lamentele, aggiunge molte carte che interagiscono con i tuoi avversari.
Espansione standalone, non necessita del gioco base.
Dominion: Seaside
Aggiunge carte che persistono fino al turno successivo.
Dominion: Alchemy
Aggiunge Pozioni, una nuova valuta necessaria per alcune delle nuove azioni.
Dominion: Prosperity
Aggiunge Platino e Colonie, soldi e punti vittoria migliori dell’oro e delle provincie.
Aggiunge tesori con effetti speciali.
Dominion: Cornucopia
Aggiunge carte che incoraggiano varietà nei mazzi, invece delle classiche strategie basate su 2/3 carte diverse.
Dominion: Hinterlands
Aggiunge carte con bonus quando comprate.
Dominion: Dark Ages
Aggiunge carte basate sul buttare via altre carte.
Dominion: Guilds
Aggiunge gettoni moneta e gettoni punti vittoria, dando metodi di vittoria alternativi.
dei deck-builder
“Ottimo, quali espansioni mi conviene prendere allora?” Tutte.
Le migliori partite sono quelle con tutte le espansioni, le sinergie più interessanti e le combo più impensabili sono solo possibili con tutte le espansioni insieme, in più il gioco è così semplice e bilanciato ceh funziona con ogni combinazione.
Star Realms
Publisher: White Wizard Games
Giocatori: 2 (4 con 2 copie del gioco)
Durata: 10/20 minuti
Costo: Fuori stampa, $4.99 per la versione premium digitale
Espansioni: 0
Cos’ha di speciale?: Creato da 2 Mt:G Pro Tour Players
Star Realms è un deck-building game da sole 80, è veloce, competitivo, scattante e abbastanza piccolo da portare in giro, e la versione digital è gratuita (Android e iOS).
In questo deck-builder spaziale due giocatori comprano navi spaziali di 4 fazioni per vincere nel modo più diretto possibile: sparando addosso all’avversario finchè non esplode!
Il mazzo di 80 carte consiste in carte Nave e carte Base.
Le navi sono sia le tue azioni che i tuoi soldi e punti vittoria, infatti Star Realms segue le nuova filosofia di deck-builder: infinite azioni.
Mentre le basi restano davanti a te dandoti un effetto passivo ogni turno
Durante il tuo turno puoi, anzi devi, giocare ogni carta dalla tua mano, guadagnando sia soldi, che attacco. I soldi verranno usati per comprare nuove navi e/o basi, mentre l’attacco servirà ad attaccare i punti vita dell’avversario e delle sue basi.
E dove sono le sinergie? Direttamente nelle carte.
Ogni carta appartiene ad una determinata fazione, e un buon numero di carte hanno bonus se nel turno in cui l’hai giocata hai giocato/giocherai una carta della sua stessa fazione. Lasciando al giocatore che specializza poche ottime scelte, mentre al giocatore che se ne frega molte pessime scelte.
Tanto Cuore
Publisher: Japanime Games
Giocatori: 2/4 (fino a 5 con un espansione)
Durata: 30/60 minuti (in base al numero di giocatori)
Costo: 2.99$ su iOS
Espansioni: 2, una terza in arrivo grazie a Kickstarter
Cos’ha di speciale?:
Nota: Tanto Cuore significa “Tanto Cuore” in Italiano.
Vi lascio con il mio deck-builder preferito (Anche il preferito di Felicia Day e Richard Garfield)
Tanto Cuore è la sorella giapponese di Dominion: praticamente la stessa cosa ma molto meglio (e urla Oni-Chan~ ogni volta che lo apri, è terrificante).
In Tanto Cuore copri il ruolo del “Master” che, convincendo le varie ragazze a venire a lavorare per te (usando il tuo Love, ovviamente), e guadagnando punti alla fine del gioco in base a quante “Chambermaid” hai accumulato.
But wait, there is more! Le private maids, che ti offrono bonus passivi da quando le, *ahem, “impieghi”.
Tanto Cuore non ha paura di darti punti vittoria alternativi, come le sorelle Crescent, carte completamente inutili con il solo scopo di sbarazzarsene per guadagnare punti bonus.