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Da bambino avevo sempre avuto due passioni: i Lego e il Commodore 64. Un giorno scoprii la mia prima avventura grafica…

Correva l’anno 1989 (o giù di lì, ahimè la memoria comincia a fare cilecca) e un amico di famiglia decise di regalarci un aggeggio grigio da attaccare al più bel regalo mai ricevuto da Babbo Natale® fino a quel momento, il Commodore 64, che aveva la capacità di dimezzare i tempi di caricamento delle cassettine magnetiche andando a leggere i giochi direttamente da dei floppy giganti semirigidi.

 

che diavolo bisognava fargli fare a quell’omino sullo schermo, che rimaneva fuori dalla casa senza che succedesse nulla?

Tra i tanti giochi a corredo donati dal benefattore, uno era sempre stato snobbato da noi giovani. Primo perché era scritto completamente in inglese (che all’epoca, cari lettori del Duemila, non veniva insegnato all’asilo come oggi) e secondo perché… che diavolo bisognava fargli fare a quell’omino sullo schermo, che rimaneva fuori dalla casa senza che succedesse nulla?

 

Abituati ai classici giochini spara-spara, spaccatutto, esplodi-qua-e-là o simili, non riuscivamo a spiegarcelo; probabilmente il gioco era difettoso, non era stato salvato bene, serviva un altro disco che non avevamo per farlo girare correttamente.

 

Ma un giorno, forse per sbaglio, mi avvicinai a quello zerbino giallo davanti al portone d’ingresso, premetti tutte le opzioni possibili e riuscii a sollevarlo, in modo che venisse svelato un segreto… mi si aprì un mondo!

 

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Svariati lustri dopo quel momento, ho deciso di celebrare la più bella avventura grafica mai giocata con un progetto Lego Ideas creato appositamente, in modo tale da coniugare la mia vecchia (e ancora attuale) passione per i videogames con la mia vecchia (e… ehm… ancora attuale…) passione per i Lego.

Speravo di cavarmela con un semplice invio alla redazione del link alla pagina di riferimento https://ideas.lego.com/projects/76854 ma poi mi sono imbatutto nel messaggio

evitate di scrivere minchiate o micro articoli con solo scritto “guardate che figata che ho fatto”, perché verranno cestinati

e allora mi sono ravveduto.

 

Il Progetto

contiene quasi tutte le stanze che erano presenti nell’avventura grafica ideata dal mitico Ron Gilbert

Il progetto è costituito da una casa che si apre e al suo interno contiene quasi tutte le stanze che erano presenti nell’avventura grafica ideata dal mitico Ron Gilbert per la Lucasfilm Games (poi LucasArts) nel 1987; tutte purtroppo era impossibile riportarle per via della grande quantità di mattoncini richiesti, che allo stato attuale si aggira intorno ai 4.500 pezzi (calcolo approssimativo, mi sono un po’ lasciato andare senza ottimizzare il lavoro).

 

 

Ho cercato di riprodurre fedelmente, nei mimimi dettagli, le schermate del gioco, inserendo anche gli oggetti che sicuramente chi avrà vissuto questa avventura si ricorderà di aver usato.

 

Credo di aver impiegato in totale 8 o 9 mesi per progettare il tutto; spero che il risultato vi piaccia e che possiate aiutarmi votandolo, per arrivare alla soglia fatidica dei 10.000 supporters in un anno e magari vederlo poi realizzato come set Lego ufficiale.

Grazie a tutti!