Quando il sole fu completamente uscito dalla nebbia, e con accecante splendore sprizzò fra campi e nebbia (come se questo, e non altro, fosse stato aspettato da lui per dare inizio alla battaglia), si sfilò il guanto dalla bella mano, bianco, con esso fece segno ai marescialli, e diede ordine di iniziare la battaglia.
Guerra e Pace – Lev Tolstoj
Adoro gli atti di genio, e oggi voglio presentarvene uno. Comprendo che la storia possa sembrare ad alcuni vagamente pallosa e ripetitiva, e in un certo senso è vero, ma ogni tanto qualcuno fa qualcosa di talmente figo che rimane negli annali della storia.
Sono anche incazzato con la mia professoressa di storia per lo scarso spazio dato a questa battaglia, cito parole testuali:
Napoleone vinse ad Austerlitz e pose fine alla terza coalizione, studiatevi tutto il capitolo.
Li mortacci tua cazzo.
L’insieme di combattimenti che si sono svolti il 2 Dicembre del 1805 sulle colline di Austerlitz sono una rara combinazione di genio, serendipità (per i profani “Na botta di culo”) e preparazione militare da parte di Bonaparte.
A quelli indecisi sulla continuazione della lettura di questo articolo dico, avete sul serio di meglio da fare? Volete essere produttivi oggi? La procrastinazione è la virtù dei forti! (citation Needed)
Secondo voi c’è qualcosa di meglio che divulgare eventi narrati col mio sublime piglio sardonico e il mio umorismo british (l’autore giura che questi aggettivi sono stati a lui attribuiti da soggetti esterni e che questa non è una sega solipsistica) ai vostri amici ignoranti e a tizie conosciute a casaccio in un locale alle 3 di notte?
Qualunque sia la vostra risposta chi se ne frega! Avete letto troppo e ora dovete finire.
Forze in campo
Ora, se non lo sapete, la guerra non è sempre stata tutta blitz e airstrike di droni su location precisamente selezionate scelte un po’ alla cazzo di cane, si parlo di te Barack, so che leggi i miei articoli.
Una volta migliaia di soldati stavano contemporaneamente sui campi di battaglia e le battaglie erano letteralmente un macello.
Dal 1865 i caduti in battaglia sono stati ridotti esponenzialmente grazie soprattuto alla meccanizzazione e appunto alla maggiore specificità degli attacchi in guerra, muore comunque troppa gente eh, ma guardiamo al lato vagamente positivo. Fonte
La battaglia di Austerlitz è anche nota come Battaglia dei tre imperatori per la presenza di 3 imperatori contemporaneamente sul campo, Napoleone, Alessandro I di Russia e Francesco II del Sacro Romano Impero Germanico.
La Francia schierò in campo La Grande Armée, addestrata principalmente per l’invasione dell’Inghilterra, fonti narrano che la mancata introduzione del navigatore satellitare comportò il mancato sbarco in Inghilterra ma queste sono altre storie: i 73.000 uomini che entrarono in battaglia erano finemente preparati per numerosi scenari di guerra possibili.
L’armata russa alleata con quella austriaca portò sul campo ben 85.000 uomini, i generali russi maltrattavano spesso i loro sottoposti per “inculcargli la disciplina” ignorando la nota correlazione tra un sano e pacifico ambiente lavorativo e l’ottenimento di risultati decenti.
Il generale austriaco Karl Mack, neo-eletto, come tutti i neo-eletti per far notare l’aria di cambiamento rivoluzionò un po’ alla cazzo l’esercito per dargli il suo stampo personale, creando disorganizzazione sul campo da battaglia.
Preparazione della battaglia
La truffa: Napoleone essendo il genio che era diede tutti i segni di non voler combattere chiedendo di farsi ricevere dai vari generali come per voler negoziare e facendo ritirare le sue truppe durante i primi piccoli combattimenti creando l’illusione di avere soltanto 40.000 uomini.
I generali russi per fare i fighi e farsi notare dall’imperatore ignorando le riserve del loro generale Kutuzov lanciarono il primo assalto comunque, senza rinforzi. Probabilmente sbronzi per la vodka e urlando “YOLO!”
Lo schieramento: Napoleone abbandona l’altopiano del Pratzen, di grande rilevanza strategica permettendo alla coalizione austro-russa di stabilircisi e schiera poche truppe al suo fianco destro per indurre i nemici a sfoltire il proprio schieramento principale sull’altopiano.
Al centro sul Pratzen 20.000 uomini comandati dal maresciallo Soult lanceranno un contrattacco per spezzare in due lo schieramento avversario, Lannes e Murat con 23.000 uomini complessivamente difenderanno le proprie posizioni al nord.
Gli 8.000 soldati con al comando Davout percorrono 110 km a tappe forzate in 48 ore, (36 ore di marcia bestemmiando in francese) per rafforzare il lato destro dello schieramento francese.
Il disegnino per chi non ha capito.
Svolgimento della battaglia
Come ovvio l’armata alleata abboccò alla trappola e fece manovra verso il fianco destro lasciando sguarnito lo schieramento centrale, Tre truppe francesi si raggrupparono nella vallata del Goldbach, tra i villaggi di Puntowitz e Jirschikowotz, nascoste dalla nebbia.
Napoleone ordina al maresciallo Soult di lanciare l’attacco, e secondo la storia ufficiale il sole sorse dalla nebbia mentre Bonaparte annunciava la sconfitta del nemico. Mai ci fu un’evento migliore per dimostrare la nota locuzione “La storia la scrivono i vincitori”. Per leggende più autocelebrative rivolgersi alla Bibbia. Prego.
Grazie ai comandi precisi di Soult le truppe francesi riconquistarono l’altopiano e l’esercito alleato spezzato a metà sprofondò nel caos e si diede alla fuga.
La vittoria fu schiacciante circa 1.300 morti dal lato francese e 15.000 dal lato alleato. Un K/D ratio degno dei peggiori camper.
E bravo Napo.
- Battaglia di Austerlitz (wikipedia.it)
- Austerlitz 1805 (warfare.it)