La Illumination Entertainment riconferma le sue caratteristiche come studio d’animazione dopo Cattivissimo Me, mostrando un’alta capacità di resa visiva (altissima in questo caso) e una scarsa capacità di regia (scarsissima in questo caso).
Realizzazione
Iniziamo parlando delle canzoni: musicalmente sono bellissime, ma i testi sono banali e brutti e alcune voci non corrispondono all’aspetto visivo dei personaggi: uno su tutti l’uomo baffuto che nella canzone iniziale esalta il nuovo parcheggio cittadino, davvero inascoltabile!
L’animazione è ad un buon livello, ottimo in alcuni casi, ma qui e li presenta delle cadute vertiginose. In particolare sulle comparse e sulle scene di massa in cui troviamo spesso animazioni abbastanza grezze.
In particolare infastidisce durante le canzoni l’assenza di intenzionalità di alcune comparse (ovvero la scarsa recitazione) che le rende attori di serie B.
Probabilmente queste stonature sono dovute anche allo stile animativo dello studio che non sa ancora se vuol’essere realistico in stile Pixar o cartoon in stile Sony Animation.
Il grosso degli altri elementi della realizzazione arriva all’eccellenza: design del mondo molto bello e riuscito, lighting favoloso, fur (ovvero peli, capelli e erba) molto ben curato e dinamiche (come per esempio quelle che gestiscono le pieghe dei vestiti) molto presenti e gestite bene.
Tutto perfetto praticamente… Finché non si parla della storia…
Storia
Sulla storia il film ha fatto un vero capitombolo, ha tutta l’aria di essere un film fatto da uno studio con tutte le carte in regola, ma che non si è procurato di trovare un regista all’altezza.
A livello di struttura i flashback sono così numerosi e corposi che di per sé scavalcano la storia principale, rendendola una scontata e scarna sequenza di eventi che porta ad un inevitabile finale senza spessore.
Durante i flashback di per sé (per quanto in maniera un po’ troppo rapida) viene ben presentato il tema ambientalista e l’accusa alla società odierna, tuttavia questo far porre allo spettatore le domande giuste non si concretizza poi nel fornirgli delle risposte adeguate.
Le argomentazioni “contro”, del business, del “che male c’è” e del “si sta bene lo stesso non ci manca nulla” sono infatti sviluppate così bene rispetto ai “pro” che usciti dalla sala si è quasi più propensi a dar ragione ai cattivi che non ai buoni.
Personaggi
Il design dei personaggi rispetta bene i tratti tipici dei racconti del Dt. Seuss e i rig ben fatti permettono deformazioni (soprattutto dei visi) molto ampie, accentuandone l’espressività.
Mal sviluppati i caratteri, a parte i protagonisti gli altri personaggi non hanno profondità, risualtando a volte addirittura incoerenti. Un esempio su tutti la madre di Ted, personaggio di per sé maturo e adulto, eppure ai fini comici se ne esce più di una volta con delle “svirgolate” che stridono con il carattere.
In generale nei personaggi non è rispettata la proporzione “importanza/profondità”. Troviamo infatti comparse (come gli animali del bosco) spesso più interessanti e meglio studiati di molti personaggi maggiori, facendo apparire insipidi quelli principali e con troppo poco spazio quelli secondari.
E per dare il colpo di grazia parliamo di Lorax: gli è stato dato un ruolo così marginale e impotente all’interno del film, che se non ci fosse stato il film avrebbe funzionato lo stesso benissimo.
Conclusioni
In conclusione è un film che ha goduto di un team tecnico dalle capacità davvero altissime, e che è riuscito a rovinarle quasi completamente con la struttura narrativa debole e svolazzante!
Videorecensione VRUFAICSss
- VRUFAICSss (Facebook page, Youtube Channel, Twitter)
- Lorax – il guardiano della foresta (Wikipedia)