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Al giorno d’oggi non esiste praticamente scoperta o brevetto che non venga sezionata dai militari per sfruttarne l’impiego a fini bellici.
Qualche esempio: la vernice a base di ferrite, concepita negli anni ’80 per proteggere gli edifici dalle interferenze elettromagnetiche e applicata poi sugli aerei stealth per renderli “invisibili ai radar”, o il teflon usato sulle pentole per non fare attaccare le uova durante la cottura, ma utilizzato anche per i proiettili perforanti in grado di neutralizzare i giubbotti antiproiettile.
Del resto, andando lontano nel tempo guardate alle macchine di Leonardo. Il suo primitivo elicottero sarebbe stato solo un più rapido mezzo di trasporto o anche un veicolo per entrare nelle fortezze nemiche.
La polvere da sparo, che modificò radicalmente la guerra come era intesa fino a quel momento da secoli e secoli: la tecnologia iniziò a soppiantare il valore con la meccanica, a sottomettere il coraggio alla macchina.
Con il mutamento delle caratteristiche della guerra mutò anche lo stile di vita medievale: il bisogno di armi più sofisticate e il metodo per difendersi da esse favorì lo sviluppo della ricerca.
Internet. L’origine di Internet risale agli anni sessanta, ad opera degli americani, che misero a punto durante la Guerra Fredda un nuovo sistema di difesa e di controspionaggio.
Inoltre alcune importanti tappe della recente storia tecnologica si devono in primo luogo alla pornografia che, scegliendo di adottare una certa tecnologia, ne ha decretato il successo e gli sviluppi successivi: si va dal proiettore Super 8 alla Polaroid, dalla tecnologia VoIP alla stessa Internet, fino ai cellulari capaci di riprodurre e creare video, per non parlare di Camcorder, canali satellitari e servizi interattivi.
I film porno sarebbero persino la ragione che ha portato il VHS a trionfare sul Betamax. Unico neo, le affermazioni sull’HD-DVD, che avrebbe dovuto vincere lo scontro con il Blu-ray, perché Sony ha sdoganato i film per adulti solo nel tardo 2007.
Evidentemente la “regola del porno” ha le sue eccezioni. Se volete sapere in anticipo se un prodotto avrà successo o no, quindi, cercate di scoprire se il mercato della pornografia ha scelto di usarlo, e avrete la risposta.
C’è di buono che in questa follia che assimila militari e pornoattori a dei Re Mida che trasformano in armi e vaselina tutto ciò che toccano alcune tecnologie si rivelano “dual use”, utili anche a fini civili.
Purtroppo però negli Stati Uniti, dove la guerra al terrorismo sta facendo conoscere alla ricerca e sviluppo dell’industria militare una gloria senza precedenti, le analisi hanno dimostrato che molti brevetti, per quanto geniali, non avranno mai un impiego pratico. Soldi buttati via che avrebbero trovato senz’altro un impiego più utile in campo civile.
Voglio concludere con una osservazione ironica e personale. Girando per la rete mi è capitato di leggere commenti del tipo:
[quote]Basta con la guerra e annesse invenzioni!![/quote]
Idee del tutto condivisibili ma purtroppo se non fosse per loro io starei scrivendo il mio bel articoletto su una lettera. Poi l’avrei spedito e dopo un viaggio a cavallo di qualche giorno sarebbe arrivato a destinazione a casa di Itomi. La maggior parte dei lettori di LN, che in questo ipotetico mondo senza tecnologie belliche si occupa di lampade ad olio, dopo averlo letto e valutato l’avrebbe bruciato sostenendo l’inutilità della luce in quanto il sole basta e avanza.