Un Nerd Softgunner – Parte 1: le ASG

Nerd…e Softair?

Di softair se ne è già parlato nella Lega. Ma essenzialmente, cosa c’ è di Nerdoso in questo gioco/sport?

A parer mio, da softgunner con anni di esperienza alle spalle, vi posso dire che il softair ha veramente poco a che fare con il nostro mondo. Tra le scene più epiche a cui ho assistito al riguardo, è stato un amico di un nostro socio di Club (ebbene sì, per poter praticare legalmente il softair in Italia si deve essere iscritti ad una ASD, detta comunemente Club) che ha commentato dopo la sua prima, straziante, mattinata di softair: “ho voluto provare perchè pensavo che centrasse qualcosa con COD, d’ altronde anche questa è una simulazione”.

C’ è poco da dire: un coglione con in mano un fucile giocattolo.

C’ è solo una cosa in comune tra il nostro mondo e quello del Softair: la poca presenza di figa femminile.

Invece, una cosa che a noi Geekazzi può interessare nel softair, sono le ASG, di cui oggi vi vorrei parlare.

ASG: il cuore del Softair

ASG: Air Soft Gun. In pratica sono le repliche di fucili che vengono utilizzate nel Softair.
Secondo la legge italiana, e le ultime norme in vigore, tali oggetti sono denominati “Strumenti per il Softair”.
Da quando esiste il Softair (metà degli anni 80 circa), sono state riprodotte praticamente tutte le armi da fuoco in commercio (e non): dai Thompson impiegati nel secondo conflitto Mondiale, ad armi con design e funzionalità di ultima generazione.
Detto ciò, una caratteristica di tali oggetti, è la possibilità di “customizzarli”, sia esternamente, che internamente.
C’ è chi piace customizzare i componenti esterni che compongono un ASG (ottica, lanciagranate, impugnature, calciatura ecc.)…forse un pò troppo.
[more]


:D :rofl:[/more]

E poi c’ è chi gli piace modificare la meccanica interna di queste repliche per aumentarne le prestazioni. Ma, ovviamente, per poter far ciò, è necessario conoscere il funzionamento di tali strumenti, ed è questo l’ argomento principale dell’ articolo: il funzionamento di un ASG

Come funzionano?

Partiamo con il dire che l’ unità di misura per la potenza di un’ arma è il Joule (da ora abbreviato in J). Tale unità di misura è utilizzata sia per le armi vere che per le repliche da Softair.
Ma quanti J può avere una replica? La legge italiana parla chiaro (stranamente): gli Strumenti per il Softair devono avere una potenza di uscita minore ad 1 J (vale a dire 100 m/s) con pallini di peso 0.20g. Tanto per intenderci, il tiro utile di un ASG sotto il J non supera mai i 40m, mentre la potenza di uscita di un proiettile sparato da una beretta 92F è di circa 500J e una velocità di circa 300m/s. La differenza, ovviamente, è abissale.
Per altre informazioni, e non divagare troppo, andate nel MOAR sotto:
[more]Dato che la potenza massima per legge a scopi “ludici” in Italia è 0,99J, si escludono a priori tutti gli sport/giochi con potenza superiore. In pratica, il paintball, in Italia, non si può fare. Sheldon Cooper può essere impallinato/inverniciato solo in America, l’ alias italiano non può esistere. Perchè questo? Perchè in america, e altri paesi come Cina e Giappone (paese d’ origine del Softair) è consentita una potenza di uscita massima di 7 J per questo genere di repliche. Quindi, o avete giocato con strumenti per il paintball con potenza di un J, oppure l’ avete praticato in aeree sotto la giurisdizione Ameregana.[/more]

Ma ora veniamo al sodo: come funzionano ‘sti aggeggi?
Le ASG si possono suddividere in base al loro principio di funzionamento.

Ne esistono (essenzialmente) 3 diverse categorie:
1. ASG elettriche
2. ASG a GAS
3. ASG a molla

Le più comuni, nonchè quelle esaminate in questo articolo, sono quelle appartenenti al primo gruppo.

Il Gear Box

[more]
Gear Box chiuso:


Gear Box aperto:
[/more]

L’ apparato che contiene tutti i componenti necessari a far funzionare una replica da Softair è contenuto nel Gear Box (da ora GB), ovvero il ciborio che si può ammirare a inizio paragrafo e nel relativo moar.

E’ un oggetto in metallo, costruito con leghe diverse a seconda delle necessità del giocatore. Esso è chiuso tramite una serie di viti lungo il suo perimetro, e si può aprire come mostrato nelle foto sopra, ottenendo due pezzi simmetrici tra loro.

I componenti che formano il Gear Box possono essere racchiusi un due insiemi:

1. Upper Gear Box
2. Lower Gear Box

Il lower Gear Box è formato da un motore, alimentato da una batteria elettrica, il quale, girando, fa muovere una terna di ingranaggi: il conico , il centrale e il settoriale.
Cosa servono questi ingranaggi? Per “interagire” con l’ Upper GB.

Il gruppo aria ha il compito di incamerare aria in una data zona, e rilasciarla tutta insieme, spingendo così il pallino e facendo partire il colpo. Ma come avviene tale “interazione” tra i due gruppi? Come può l’ Upper GB incamerare l’ aria necessaria?

Come mostrato nel’ immagine a inizio capitolo, il settoriale (ovvero l’ ingranaggio “più in alto” tra i tre), è un ingranaggio mezzo dentato. Ad ogni ciclo di sparo, il primo dente del sottoriale, combacia con il primo dente di un pistone , il quale arretrando comprime una molla (l’immagine sarebbe stupida :rofl: ). In pratica si trasforma un moto circolare in uno lineare.
Quando il settoriale compie metà del suo giro, essendo un mezzo dentato, non c’ è niente che tiene fermo il pistone, ed essendo la molla molto contratta, essa catapulterà il pistone in direzione opposta rispetto a quella che il settoriale gli imponeva, facendolo tornare all’ interno del suo cilindro , cioè al suo stato iniziale…E allora? Dove è stata presa l’ aria?
Il cilindro ad un’estremita’ e’ chiuso dalla testa pistone, un elemento che rende a tenuta stagna l’estremita’ del cilindro, incanalando l’aria compressa dal pistone in avanzamento attraverso un ugello di dimensioni ridotte. Sull’ altra estremità è presente il testa cilindro, collegato quest’ ultimo allo spingipallino.
Infine, quest’ ultimo è a diretto contatto con il pallino che verrà sparato. Quando il pistone rilascia l’ aria accumalata, essa esce attraverso lo spingipallino; quindi tutta l’ aria accumulata fornisce la potenza desiderata al pallino.

Ok, ma una volta finito il primo ciclo di sparo, come avviene il secondo? Beh, una volta che l’ aria è compressa è stata rilasciata, e quindi il pallino è stato espulso, tutto il sistema ritorna al suo stato iniziale…unico problema, è come incamerare un nuovo pallino davanti allo spingipallino! Questo sporchissimo lavoro è svolto dall’ asta spingipallino, la quale si muove tramite la rotazione del settoriale, ed essendo a contatto diretto con il caricatore, permette ad un nuovo pallino di posizionarsi di fronte allo spingi pallino.

Fidati, è molto più facile il meccanismo di quelli veri!!!

Questo è stato il commento di un mio compagno di club appasionato di tiro al poligono (cosa che io sinceramente odio :D ) dopo aver sentito tutta la mia spiegazione sul funzionamento di questi dannati aggeggi.

Spero di esser stato chiaro, in caso contrario cercherò di migliorare la spiegazione dopo eventuali segnalazioni. Inoltre, vi consiglio di guardare continuamente la GIF riportata sopra mentre leggete i vari meccanismi, aiuta di certo!

Se tutto va bene, e questo articolo vi è piaciuto…

To be continued…

[spoiler]Farò un articolo dei sistemi di puntamento per le armi utilizzati oggigiorno in relazione a quelli utilizzati nei videogiochi![/spoiler]

3M Brand Machine
3M Brand Machine
Il motore a scoppio
Il motore a scoppio
Gli automi di Al-Jazari
Gli automi di Al-Jazari
Evoluzione ed Entropia
Evoluzione ed Entropia
Evoluzione ed Entropia
Evoluzione ed Entropia