Mulino Ca’ Bianca
Parto con la premessa che purtroppo ultimamente, a causa di impegni lavorativi più consistenti e del freddo assassino, le nostre esplorazioni sono diminuite in frequenza; detto questo, abbiamo sviluppato una sorta di dipendenza da questa passione, quindi abbiamo trovato una meta che fosse compatibile con queste condizioni: il Mulino Ca’ Bianca a Olmo di martellago.
Di origine antichissima, pare esistesse già nel 1085, proprietà delle monache di Sant’Eufemia di venezia, è stato potenziato e ristrutturato nel 1568 nel passaggio ad un altro convento. Divenne demaniale nel 1806 in seguito alle soppressioni napoleoniche e venne adattato a cartiera, oggi è in stato di completo abbandono.
Questo luogo non ha nulla a che fare con gli immensi stabilimenti sanitari come il manicomio di Granzette o aziendali come il Lanerossi di Schio, in confronto è minuscolo, non ha quell’atmosfera “dark” e non è particolarmente imponente, ma l’atmosfera è comunque molto particolare.
L’ingresso, dove campeggia un cartello del Comune di Venezia che riporta qualche cenno storico e la dicitura “non visitabile”, avviene da un cancello non chiuso da catene o lucchetti. La struttura appunto è molto piccola e il pavimento è perlopiù coperto da guano di piccioni e uccelli vari. All’interno ci sono ancora le mole e alcuni resti di quella che era la dotazione produttiva della struttura.
Per questa esplorazione si è unito a noi anche @sio, potete vederlo nelle foto mentre fa i suoi scarabocchi :D
Come al solito vi lascio alla gallery e vi linko al mio Flickr, dove potete vedere le foto a risoluzione maggiore e generarmi un po’ di traffico :D.
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