Il Manuale dei Livelli Infimi

Cari i miei gidierristici power player, abbandonate questi luoghi poiché potreste sentirvi male continuando nella lettura.

E’ da parecchio tempo che avevo in programma di parlarvi di questo manuale a cui sono orgoglione di aver partecipato nell’ormai lontano 2007 e che per me ha un’importanza che trascende il prodotto stesso e di cui non vi frega una mazza, per cui proseguiamo :D

Premesse

Il Manuale dei Livelli Infimi (d’ora in poi MdLI) nasce da un’idea di Claudio Pustorino, giocatore di lunga data e collaboratore di vari prodotti GdR come ad esempio l’ambientazione per D&D 3.5 MethyrFall, che un bel giorno si è detto “il 3D power play ha rotto il cazzo”. Più che di odio verso il power play, comunque, si trattava di un amore smodato per la componente ruolistica, si chiama Gioco di Ruolo ma in qualche modo pare che quest’ultimo termine fosse stato dimenticato e che i nuovi manuali offrissero un sacco di modi per rendere i propri PG sempre più epici e cazzuti a discapito della loro umanità (o non umanità).

Un’altra considerazione alla base del MdLI è che un personaggio di 1° livello viene comunemente percepito come l’ultimo dei coglioni, una mezza sega, eppure è già in grado di notevoli prodezze. Prendiamo ad esempio un incantatore, già al 1° livello è in grado di sparare dardi incantati, non è esattamente una cosa comune!
Ok, e quindi? Quindi prosegui nella lettura e non rompere le balle.

Cos’è?

Rubo direttamente dal manuale che lo sa meglio:

Vivere avventure senza poter contare sui valori della scheda ti insegnerà a fare affidamento solo sul tuo Valore. Vivi il background del tuo personaggio giocandone i sogni e le fatiche. Una persona su cento diventa un avventuriero? Abbi il coraggio di giocare le altre novantanove. Benvenuto in un mondo dove la grandezza del sogno tempra la grandezza dell’eroe.

Il MdLI è un manuale accessorio [per D&D 3.5 NdA] che dà la possibilità al Game Master e ai giocatori di vivere lo sviluppo dei personaggi prima che raggiungano il primo livello. L’introduzione dei livelli infimi si incarica di suddividere la realtà costituita dal primo Livello di Classe allo scopo di permettere al giocatore di interpretarne l’acquisizione.

In poche parole siamo all’antitesi del power play, vi troverete in situazioni apparentemente banali ed innocue, come essere un ladro di pollame o dover acciuffare il suddetto ladro di pollame (o chi lo sa, magari entrambe), che però richiederanno tutta la vostra concentrazione per portare a casa la pelle. Lo stile del manuale è volutamente leggero, la vena di intrinseca comicità viene abbracciata volentieri ma non c’è solo da ridere, anzi le cose potrebbero farsi piuttosto serie. L’atmosfera che si è cercato di dare è quella che permea tanti capolavori letterari e cinematografici che ci hanno accompagnato nell’infanzia, come Tom Sawyer o The Goonies, quel senso di meraviglia ed epicità delle piccole avventure, in qualche modo si torna più vicini a quel ”facciamo finta che…” alla base di ogni GdR.

Ancora dal manuale:

La struttura narrativa che meglio si presta alle campagne di livello infimo è quella della favola. Uno svolgimento lineare non è necessariamente noioso, uno sviluppo veloce e scorrevole non è per forza di cose scontato […] Un’altra dimensione narrativa che facilmente si adatta allo stile dei livelli infimi è quella della fiaba. La componente fantastica è fondamentale in un mondo fantasy e spesso basta un minimo accenno al sovrannaturale per rendere magica una narrazione ai livelli infimi.

Le meccaniche

Che non sono avvenenti elettrauto in desabillè. Anche qua mi affido al manuale cheèmmeglio:

In una campagna ordinaria i personaggi partono dal primo livello con un ammontare di 0 PE, in una campagna di Livello Infimo, invece, i personaggi partono dal 1° livello di classe infimo con un ammontare di 0 PEI (Punti Esperienza Infimi). Acquisendo sufficienti PEI è possibile aumentare il proprio livello di classe infimo fino al quarto. Una volta raggiunta la quota dei 5000 PEI, tutti i livelli infimi vengono sostituiti dal 1° livello di classe.
Da quel momento in poi l’esperienza del personaggio sarà calcolata in PE e acquisire ulteriori livelli infimi diventa impossibile, proprio come è impossibile ottenere livelli epici finché non si è raggiunto il 20° livello del personaggio. Il personaggio seguirà, insomma, la normale progressione indicata dal Manuale del Giocatore e dalla Guida del Dungeon Master.

Nel manuale sono presenti tutte le infime informazioni che vi possono servire: classi, incantesimi, mostri, ecc. Non solo, verranno forniti anche gli strumenti per adattare elementi classici allo stile e alle meccaniche dei livelli infimi.

Dove lo trovo e quanto costa?

Il manuale è GRATIS. Il progetto è stato realizzato da volenterosi amatori e patrocinato dall’associazione culturale Dragons’ Lair, è stato poi rilasciato in PDF e Print-on-demand ma non so se sia ancora possibile averne delle copie stampate (francamente non credo). Benché amatoriale, non aspettatevi un prodotto fatto tanto per.

Spero di avervi incuriosito, se volete vedere di che si tratta scarricatelo QUA!

Fonti

Me medesimo
Manuale dei Livelli Infimi
Dragons’ Lair

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