Nino Rota (3 dicembre 1911)
Non credo a differenze di ceti e di livelli nella musica: il termine “musica leggera” si riferisce solo alla leggerezza di chi l’ascolta, non di chi l’ha scritta.
Dopo il doodle in memoria del 176° anniversario della nascita di Mark Twain, oggi Google festeggia il centenario dalla nascita del noto compositore contemporaneo italiano Nino Rota, morto d’attacco di cuore nel 1979, al culmine di un’intensa carriera musicale.
Penso che molti lo ricorderanno come autore di memorabili colonne sonore, sia per film di stampo neorealista, che per i più conosciuti lavori creati per le produzioni cinematografiche di registi come Federico Fellini, Mario Monicelli, Luchino Visconti e Franco Zeffirelli.
Ma il suo nome rimarrà indissolubilmente legato a quella che anche per noi nerd è una delle soundtrack più evocative della storia del cinema, ovvero quella de Il padrino di Francis Ford Coppola, rappresentata dalla famosa Speak Softly, Love – Parla più piano.
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Nino Rota non fu però soltanto un prolifico autore di musica per la “settima arte”: egli era un compositore completo, capace di produrre sonate per pianoforte, concerti vocali e strumentali per solisti, complessi da camera o per orchestra completa, financo vere e proprie opere liriche.
[more]Un esempio, questa Sonata in Re per clarinetto e pianoforte
o questa Ouverture dall’opera Il cappello di paglia di Firenze[/more]
via Google, Digital.it
Sito ufficiale in memoria del compositore (con catalogo delle opere)
Nino Rota su Wikipedia (IT | EN), su IMDb, su BiografieOnline.it e su Ricordi.it
Due iniziative per ricordarlo: in televisione, su Rai5, e nel Convegno Nino Rota organizzato a Milano.
[more]Un pezzo “collezione” di estratti dalle più celebri colonne sonore
[spoiler]ed un “omaggio” :rofl: alla sezione Bologna, di cui faccio modestamente parte :res: