La storia degli Hüsker Dü – Seconda Parte

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Per la prima volta una band indie sarebbe finita negli scaffali dei negozi musicali al fianco di Bon Jovi e Brian Adams. La Warner si aspettava altri album “importanti”, ma tra Bob e Hart le cose stavano andando male. Bob Mould fin dai primi tempi della band si dimostrava spesso un uomo dal carattere malvagio, in grado di dominare subdolamente sul gruppo, autoproclamatosi leader. Hart rifiutò indirettamente la situazione, continuando a scrivere canzoni, cercando di superare in quantità il collega. CANDY APPLE GREY uscì nel 1986, senza far fare alla band quei passi da gigante che tutti si sarebbero aspettati con una produzione così importante. Anche se sottotono non mancano canzoni ispirate, come Don’t Wanna Know If You Are Lonely. Too Far Down è un pezzo che comincia elettronico e poi si lascia andare a un giro di chitarra acustica, dove la voce straziata di Mould probabilmente canta la fine di un amore (I’m down again And I guess I’m not the only one who dreams That there’s not any way to tell you Because I might be too far do). Sorry Somehow, canzone sul passaggio inesorabile del tempo (Time heals, time goes on and time really flies Time hurts and time can cut you, cut you down to size), ha ben poco anche di punk, e sembra quasi un apripista al grunge.
Hurt divenne tossicodipendente, mentre Mould si curò dall’alcolismo. La malattia da una parte e la rigenerata sanità dall’altra acuirono lo scontro. Hurt aveva trovato un “buon” motivo per drogarsi: gli era stato appena diagnosticato l’aids.
Sul piede di guerra, nel 1987, esce l’ultimo album in studio del gruppo, WAREHOUSE: SONGS AND STORIES. Tra Hart e Mould le liriche scritte in quella strana e patetica sfida a chi ne avrebbe prodotte di più porta alla creazione di un doppio album e ben 20 canzoni. Inutile dire che con il contesto in cui la band si trovava l’album non sarebbe stato qualitativamente superiore a CANDY APPLE GREY. Nel 1987 una musica che non era pop, ma ormai neanche hardcore e un punk poco pesante non si sapeva dove cavolo sbatterla. Le tematiche di WAREHOUSE sono una dichiarazione di maturità finale cominciata con ZEN ARCADE. I protagonisti incazzati, le ragazze di cui innamorarsi sempre diverse, il tempo che scappa ormai lasciano spazio a canzoni come Cold you be the One? (Could you be the one they talk about? Life is a game that only you can make
Maybe I’m about to throw it out I’ve given it all, that’s all I can take
). Tra le canzone più belle sicuramente Ice Cold Ice, che farà da lezione a tanti gruppi alternative degli anni a venire.
Il non successo di WAREHOUSE portò ad una naturale fine della band. Hart e Norton non riuscivano più a sopportare l’ego di Mould sempre più potente.

Dopo la band e altre storie.

Grant Hart scoprì che il test dell’HIV era totalmente sbagliato. Era sano come un pesce. Prima con i Nova Nob (dal 1987 al 1997) e poi con la sua carriera solista, Hart diede prova delle sue doti di compositore. Provate ad ascoltare You’re the Reflection o In a Cold House.
Bob Mould continuò la via per il paradiso del rock prima con i Sugar, autore di hit come If i Can’t Change my Mind, e successivamente una carriera solista che ha portato le sue canzoni a finire in film e serial tv. Provate ad ascoltarvi Circles e una delle prima canzoni, e vi sembrerà di sentire due musicisti totalmente differenti.
Greg Norton, rimasto leggendario per i suoi baffi a punta durante i suoi anni nella band, è quello che ebbe meno fortuna come musicista nel post. Per un periodo passò alla ristorazione, poi nel 2006 è tornato con The Gang Font.

Chi sono gli eredi di una delle band più sottovalutate del rock? I Foo Fighters, ovvio. Infatti, nel loro ultimo album, Wasting Light, Dave Grohl ha deciso di comporre una delle canzoni proprio assieme a Bob. Questa è Dear Rosemary.
Gruppi come Pixies, Green Day e tanti altri partoriti tra la fine degli ’80 e i primi ’90 ringraziano.

Che la forza e il rock sia con voi.

Fonti Questo è il libro dal quale ho scopiazzato un pò di robe. E’ una bibbia dell’alternative nei suoi anni migliori, dal 1981 al 1991. Leggetelo che ne vale la pena!

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