Cowboys & Aliens – impressioni a caldo

Vi siete mai chiesti cosa potrebbe acadere se Steven Spielberg e Harrison Ford uscissero a sbronzarsi? Probabilmente la risposta è Cowboys & Aliens.

[spoiler]Immaginatevi la scena: regista ed attore si trovano per caso in un locale di Hollywood ed iniziano a bere per ricordare i bei tempi dei primi tre Indiana Jones. Tra un bicchiere e l’altro inizia a prendere piede la sbornia e i due sfoderano le classiche frasi di stile per ricordare i tempi che non ci son più e sottolineare quanto il mercato sia in crisi per colpa degli effetti speciali.

Poi Spielberg fantastica su cosa sia ancora capace di scuotere il già saturo settore del cinema di fantascienza, qualcosa che ancora nessuno ha avuto il coraggio di mostrare.

Attimo di pausa, Harry e Steven si guardano un secondo negli occhi (ormai lucidi) e all’unisono esclamano “Cowboys & Aliens” per poi esplodere in una fragorosa risata.

Proprio per tale motivo, e per il fatto di essere all’inizio della sbornia, Spielberg passa immediatamaente all’idea di produrre e non più dirigere la pellicola, continuando però a versare alcool nel bicchiere dell’amico per convincerlo sempre di più a prendere parte al suo progetto.

A questo punto i due ubriaconi passano in secondo piano, e la telecamera focalizza sulla porta del bagno del locale da cui esce John Favreau intento a tirarsi su la patta dei pantaloni.
Harry lo nota, da una sgomitata a Steven e gli dice:
– “Hey, ma quello lì non è il tipo che si è fatto fregare il franchise di Iron Man?”
– “SIIIII!!!” risponde eccitato Spielberg dirigendosi immediatamente verso John aggiungendo “Vieni qua vecchio geniaccio, io ed il mio amico abbiamo grandi progetti per te!!!”

John riconosce Spielberg, scorge Ford ancora sul bancone che gli fa il classico saluto da duro (gli mancano solo frusta e cappello) e pensa “Cazzo, questa è l’occasione della mia vita!!!”.

Con una loquacità logorroica degna di un Roberto Da Crema dopato Spielberg intorta Favreau con il suo progetto mentre Harrison inizia ad accusare qualche dolore al ventre.
– “Mi assento un secondo mentre voi fate due chiacchere” esclama, e si dirige frettoloso al bagno.

Steven è in puro delirio, parla di come nessun film di fantascienza prima d’ora sia riuscito a catturare lo spirito patriottico del Paese. Racconta due o tre cazzate del tipo di essere stufo di tutte queste visioni futuristiche alla Minority Report e di quanto JJ Abrams gli abbia rotto le palle.

Poi sfodera un’arma imbattibile, guarda John negli occhi e dice: “La cosa più triste è che speravo di aver trovato il mio erede e invece…”

Favreau è totalmente succube: “SONO IO!!!” esclama con la bava alla bocca “farò tutto quello che mi dirai di fare!!!”.
Improvvisamente si splanca la porta del bagno, Harrison Ford esce con in mano un rotolo di carta igenica scarabocchiato ed esclama “Ho il copione…e riverso sul pavimento del cesso credo di aver trovato anche il protagonista. Barista gli faccia un caffè, dobbiamo parlare!!!”.

Più o meno è così che m’immagino il concepimento di questa pellicola perchè non so spiegarmi cosa possa spingere un regista a dirigere un film come questo.[/spoiler]

Intendiamoci, non metto in discussione l’abilità di Favreau di rendere omaggio al cinema western più o meno in ogni minuto del suo lavoro, non critico nemmeno l’idea che tutto sommato avrebbe anche potuto funzionare, ma il risultato complessivo proprio non va.

C&A è infatti il più classico dei film western che mostra sin dal primo secondo tutti i cliché del genere. Abbiamo l’eroe misterioso senza passato (Daniel Craig), il cinico e ricco mandriano (Harrison Ford), la bella da salvare (Olivia Wilde) e lo sceriffo baffuto (Keith Corradine).

L’atmosfera retrò ricercata da Favreau si trova anche nelle inquadrature che mostrano romantiche cavalcate bruciate dal sole cocente e in mezzo a questa ricostruzione pressocchè perfetta dei classici del genere arrivano gli alieni a stravolgere tutto senza aggiungere il minimo di originalità!!!

E’ assurdo ma è proprio così perchè Cowboys & Aliens deve purtroppo fare i conti con un plot banale e a tratti assolutamente incoerente in cui vengono inseriti bellissimi effetti speciali che hanno un che di dejà vù.

Gli alieni sono un incrocio tra gli Hunter di Resident Evil e i marziani di ID4 così come i loro mezzi sembrano presi pari pari dalla pellicola di Emmerich.

Il problema principale però sta nella trama (su cui non mi soffermo per non spoilerare), troppo semplice e scontata per poter reggere l’infarcitura di telefonati colpi di scena che gli sceneggiatori hanno cercato di inserire e soprattutto incapace di dare giusto sviluppo ai personaggi che la popolano. Sicuramente il ruolo più inutile è quello interpretato da Harrison Ford che sarebbe sostituibile da chiunque (perfino da una sua sagoma di cartone che lo ritrae con l’espressione da duro).

Se al posto della trama quello che cercate è un miscuglio di generi degno di Robert Rodriguez e del suo “Dal Tramonto all’Alba” rimarrete comunque delusi dalla piattezza generale del film che si trascina inutilmente per circa due ore senza regalare particolari emozioni.

Evidentemente certi generi non sono fatti per essere mischiati, e a darci un primo avvertimento ci aveva pensato Will Smith con Wild Wild West.

Per carità, C&A è meglio, ma è sicuramente un film che più di tanto non colpisce. Al massimo lo si potrebbe noleggiare assieme a Il Grinta per notare l’attenzione maniacale di Favreau nel ricostruire l’atmosfera dei vecchi western.

Alla fine è un tentativo fallito che lascia un po’ l’amaro in bocca e diverte poco…

ma la cosa che più spaventa è che sicuramente Spielberg e Ford annegheranno la delusione nell’acool con ovvie conseguenze…ho già paura!!!

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