Creare una setta religiosa in 7 mosse

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Prima cosa, cos’è una setta?

Il termine “setta” è usato per descrivere un modello di relazioni sociali vigenti all’interno di un gruppo, alla base delle quali sta la dipendenza.

I membri di una setta dipendono dal leader per tutto o quasi: denaro, cibo, abbigliamento, informazioni, decisioni e cosa forse più importante, ovvero autostima e identità sociale.

Questa dipendenza crea un modello relazionale che porta le sette ad essere fortemente orientate al capo e l’importanza di quest’ultimo lo rende esente da critiche.

Inoltre non è presente una figura contrapposta a quella del capo, che normalmente è esente dalle regole della setta stessa.

Pratkanis Anthony, L’età della propaganda.

Tutto l’apparato persuasivo è funzionale al mantenimento del gruppo, ricompense e punizioni sono finalizzate al mantenimento del potere del capo, il dissenso è soffocato immediatamente.

Quindi ora direte voi:
”Ganzo! Come faccio a far su una setta mia?”
Basta applicare alcune tecniche di persuasione in modo più sistematico e completo di quello cui di solito siamo abituati.

1) Create la vostra realtà sociale

Come prima cosa dovete eliminare ogni fonte di informazione alternativa a quella fornita dalla setta, il quartier generale della setta dovrebbe essere isolato dal resto del mondo.

Se i vostri membri continuano a vivere nella loro comunità di provenienza (magari perché il loro stipendio è utile alla setta) è importante mantenere un isolamento psicologico attraverso il canto d’inni, lettura di testi accettati o lavoro continuo per la setta.

Vanno evitati gli incontri con i parenti e mantenere un confine netto tra ”credenti” e ”miscredenti”.
Inoltre è molto pratico in questo senso è insegnare agli adepti l’autocensura, ovvero ad etichettare tutto ciò che è estraneo alla setta come ”diabolico”.

Bisogna poi fornire una visione del mondo propria della setta, attraverso la quale gli adepti potranno interpretare ogni evento e circostanza.

Jim Jones, fondatore del Tempio del Popolo insegnava che esiste la minaccia costante di una guerra nucleare e che il mondo è pieno di razzismo. Per essere preparati a vivere in questo mondo malvagio si deve essere pronti a morire.
I membri della setta venivano addestrati al suicidio perché fossero preparati all’attacco inevitabile che il mondo malvagio avrebbe portato al tempio.

Una buona tecnica per la creazione di una realtà sociale è la creazione di un linguaggio e di un gergo propri, ovviamente anche la ripetizione continua del vostro messaggio è una tattica da adottare in continuazione.

Per esempio la chiesa dell’unificazione chiama “pio inganno” le menzogne dette ai miscredenti; la scientologia insegna che il “thetan” (anima) è ostacolato nelle sue molte vite dagli “engrams” (aberrazioni) che sono frutto del peccato.

2) Create un “granfalloon”

La tecnica del granfalloon prevede la creazione di un in-group (il gruppo di appartenenza) di fedeli e quello di un out-group (il gruppo “altro”) di miscredenti.

Questa tecnica (molto usata nella pubblicità e propaganda) permette di controllare gli adepti ricordando loro costantemente: “Se vuoi essere un eletto, devi agire come tale. Se non sei un eletto, sei un malvagio e miscredente. Per salvarti devi agire come ci si aspetta che tu faccia”.

I membri più anziani fungono da modello per i più giovani: il conformismo è assicurato anche dalle pressioni esercitate dai membri gli uni sugli altri.

Love Israel, capo della chiesa di Armageddon, insegna ai suoi seguaci che egli è il “re” e il “messaggero di cristo che fa da tramite tra i fedeli e il paradiso”. Dice ai suoi seguaci: “Non usate la piccola mente che è in voi. Usate la vostra grande mente, la mente collettiva della famiglia. Noi siamo la vostra mente”.

Il reclutamento di un nuovo fedele nel granfalloon si ottiene spesso con una tecnica chiamata “bombardamento d’amore”: ovvero i membri della setta gratificano il nuovo arrivato con attenzione, approvazione e appoggio.

I reclutatori sono istruiti a rispecchiare gli interessi e atteggiamenti della potenziale recluta al fine di instaurare una sorta di rapporto tra la recluta e la setta.

Molte sette richiedono un battesimo o un’altra forma d’iniziazione per indicare l’accettazione alla nuova identità.

Ovviamente il rovescio di questa tecnica è la creazione di un out-grop da odiare: questo raggiunge il doppio scopo di far sentire gli adepti felici di appartenere alla sette (“sono felice di non essere come loro”) e di far aumentare la paura di lasciare il gruppo.

3) Create un impegno attraverso la riduzione della dissonanza

Concetto di Dissonanza Cognitiva

La tua setta potrà assicurarsi l’ubbidienza dei loro adepti creando una successione d’impegni crescenti: l’adepto prima acconsente a richieste semplici che progressivamente diventano più complesse.

Ogni passo preso isolarmene non è poi molto diverso da quello che lo ha preceduto.
Dopo avere stabilito un obbligo iniziale non ci si sente a proprio agio se si rinnega il patto.

Per giustificare a se stessi l’assennatezza dell’impegno iniziale l’adepto è spesso disposto a fare di più e poi ancora di più.

In questo modo, l’annullamento della dissonanza e il mantenimento dell’immagine di sé come individuo che tiene fede ai proprio impegni, costruiscono una incredibile trappola di razionalizzazione.

Altrimenti si può ricoprire il nuovo arrivato di amore e doni (pasti gratis, nuove amicizie o anche un po’ di libero sesso amore con un componete della setta, come nel caso dei Bambini di Dio) e in base alla regola della reciprocità tocca ora al nuovo arrivato fare qualcosa per la setta.

4) Stabilite la credibilità e il potere di attrazione del leader.

La maggior parte delle sette possiede una propria mitologia del fondatore, storie e leggende trasmesse da seguace a seguace che raccontano la vita e le imprese del capo della setta.

La chiesa dell’Unificazione compara la nascita di Moon a Pyung-buk (Corea del Nord), alla nascita di Cristo: quando Moon aveva 16 anni Gesù gli apparve e gli disse che lui era il secondo Cristo e la salvezza dell’uomo.

Secondo la leggenda della Luce Divina, il loro leader Maharaj Ji già da piccolo era un grande capo spirituale tanto che era stato messo a capo di una santa famiglia indiana. Allo domanda “Chi è Maharaj Ji?” i seguaci sono soliti rispondere “Maharaj Ji è Dio.”

Qual è lo scopo di questi miti?
Le sette richiedono ai loro membri dei comportamenti estremi, come abbandonare moglie e figli, far sesso con i capi e addestrarsi al suicidio.

Come abbiamo visto le richieste estreme producono dissonanza e siamo più propensi ad acconsentire alle richieste se non abbiamo in mano strumenti per ridurla.

Inoltre quando si è già nel meccanismo è difficile disubbidire a una persona che viene reputata “il figlio di Dio” o almeno investita di un ruolo divino.

Chiunque sia sano di mente dovrebbe tentare di emulare un così sant’uomo, no?

5) Mandate adepti a far proseliti tra i miscredenti e a raccogliere fondi per la setta.

Ovviamente portare in giro la vostra testimonianza ha il vantaggio di recuperare nuovi adepti e cosa altrettanto importante garantisce che gli adepti siano sottoposti ad una costante auto-persuasione.

L’atto di rendere testimonianza obbliga l’adepto a ripete più e più volte ad estranei i vantaggi concreti che derivano dall’appartenere alla setta e oltretutto l’attività “evangelica” rafforza la risolutezza.

Difendendo le proprie credenze da un numero molto ampio di persone i membri imparano a confutare un gran numero di attacchi, “vaccinandosi” in tal modo da tutte le ragioni contrarie e rafforzando la fede nel culto.

6) Distraete gli adepti da pensieri “indesiderabili”

Nella maggioranza dei casi è difficile accettare e prendere sul serio le dottrine delle sette, poiché (soprattutto ai novizi) può capitare di metterne in dubbio i regolamenti.

Come potete riuscire come capi della vostra setta a distrarre un adepto a esaminare e criticare la dottrina della setta?

Per esempio non lasciando mai da solo l’adepto e farlo sempre affiancare da un membro più anziano che funge da addestratore, predicando i versetti della vostra Bibbia.

Il nuovo venuto è privato di cibo, acqua e sonno; è difficile pensare quando hai fame, sete e sei stanco.

Ted Patrick, noto “deprogrammatore” si è sottoposto a questo tipo di indottrinamento, così descrive le sue sensazioni:

Dapprima desideri freneticamente un po’ di silenzio, cinque minuti appena di pace e intimità.
Poi i sensi cominciano a intorpidirsi, ti abitui al rumore costante.
Per la stanchezza smetti anche di registrare quello che ti dicono.
Non senti più singole parole, solo un flusso di mormorii e grida.
Penso che sia quello il momento in cui la programmazione inizia a diventare efficace, quando la mente conscia smette di funzionare per la fatica e tutta quella propaganda comincia a filtrare nel tuo subconscio.

Altri modi sono anche le ininterrotte attività del più disparato genere, come il proselitismo, lavoro per la setta, cucina e pulizia a beneficio degli altri membri.

7) Fissate il pensiero degli adepti su un fantasma

Un bravo leader di successo di una setta è sempre lì ad agitare di fronti ai fedeli l’idea della terra promessa e la visione di un mondo migliore.

Fissando il pensiero di un adepto su un fantasma futuro si ottiene un potente incentivo a perseverare nelle opere a favore del gruppo.

I credenti avranno paura di smettere di lavorare, nel timore che essi possano perdere il premio tanto desiderato per cui hanno faticato finora.
I fantasmi possono infondere la speranza, fornendo un senso e uno scopo alla missione della setta.

Approfondimenti utili:
Il Tempio del Popolo
La Chiesa dell’Unificazione
Scientology
Armaggedon
Luce Divina

e la più importante di tutte!

Fonte:
Vecchi appunti di esami dati all’università.

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