Portal 2: riflessioni sulla modalità cooperativa

Non avete mai giocato la modalità CO-OP di Portal 2? Ebbene, questo articolo casca a fagiuolo.
Beccatevi una recensione altamente personale praticamente spoiler free! Anche perché non c’è praticamente nulla da spoilerare.
Avete già giocato la suddetta modalità? Se vi va di leggere i miei pensieri riguardo ad essa allora accomodatevi. :)

Contestualizziamo un attimo

Una piccola introduzione: io sono un late player.
Non credo che esista ufficialmente il termine, in ogni caso il concetto è semplice: non sono affetto dalla mania del Day One.
Preferisco risparmiare soldi, quando possibile. Attendo che i giochi scendano di prezzo, aspetto le edizioni platinum… insomma, non ho fretta di giocare l’ultima cosa appena uscita.
Cosa comporta questo? Una vita (nell’ambito dei videogiochi) solitaria. Quando arrivo io di solito la foga del momento è passata, la gente gioca ad altro e quindi per me le partite in multiplayer non esistono. Non che sia un problema, spesso sono orientato verso produzioni da giocare in singolo (Final Fantasy, Shadow of the colossus, Monkey Island e Metal Gear Solid sono i primi titoli a caso che mi vengono in mente).

Poi è arrivato Portal 2. L’hype ENORME generato dal gioco mi ha incuriosito e così ho deciso di provare il primo Portal. Non essendo mai stato appassionato di FPS (e quindi non avendo mai provato Half Life e relativo Orange Box) me l’ero perso. Dopo aver visto la luce, dopo aver acceso ceri in chiesa e dopo esser sceso nudo in strada proclamando a gran voce il mio amore per Valve, ho preso immediatamente Portal 2 per PS3, a prezzo pieno, fregandomene del risparmio. Innanzitutto mi sono letteralmente mangiato la campagna per il giocatore singolo. Altre odi, altre visioni celestiali, altri orgasmi.

Dopodiché è arrivato il momento. La mia prima esperienza seria in CO-OP. Tra l’altro non con gente a caso, ma con un mio amico anche lui con la campagna appena completata e pronto ad immergersi nella parte cooperativa del gioco per la prima volta.
Insomma, ero pronto. Ero carico. Ero curioso. Ero determinato.
Così è esploso il PlayStation Network.

Le meccaniche di gioco

Un mese dopo ci siamo immersi nella campagna. Avevo i miei dubbi a dire la verità. Non avendo mai giocato in CO-OP temevo di non aver la mentalità adatta alla cooperazione e soprattutto di avere ben poca attrezzatura: una PS3 e un controller. Niente tastiera per la chat, niente headset: a nostra disposizione c’erano solo i comandi integrati del gioco, i gesti e in casi estremi la chat di Steam.
Dopo i primi minuti di gioco è subito saltata all’occhio la cura di Valve nel realizzare il multiplayer. Il sistema di gesti ed indicazioni è intuitivo, facile da capire ed efficace. Con la pressione di un tasto sul D-PAD appaiono i comandi disponibili, con la levetta analogica destra si indica il comando e rilasciando il D-PAD si invia il tutto.
Può sembrare estremamente rudimentale il meccanismo, ma tanto è rudimentale quanto efficace. Grazie ai comandi del tipo “Guarda qui” “piazza il portale qui” e il conto alla rovescia, è possibile risolvere l’intera campagna senza una riga di testo.

Le meccaniche di gioco sono immutate ovviamente. Semplicemente sono raddoppiati i portali a disposizione per la risoluzione dei test. I due robot Atlas e P-body dispongono di una portal gun ciascuno e i due giocatori dovranno necessariamente cooperare per superare i test proposti da GLaDOS.
I vari meccanismi per risolvere le stanze (laser, ponti di luce, tunnel) vengono introdotti sequenzialmente, per essere mescolati assieme solo avanzando nella campagna. I livelli tendono a non essere estremamente complicati, come nella campagna per il giocatore singolo, ma in ogni caso riescono a far divertire. Riescono a far divertire MOLTO. In ogni caso non si scade mai nel troppo semplice e nel banale, siamo sempre in presenza della difficoltà ben bilanciata già proposta in passato.

Le sensazioni

Ok, il gameplay è ottimo, le meccaniche sublimi e ci si diverte come non mai. Ma le sensazioni trasmesse dal gioco quali sono?
Inevitabilmente la sensazione di solitudine e di claustrofobica oppressione si perde… si è in due, diamine! Ciò non toglie che il gioco sia estremamente godibile.

La trama (se si può definire tale) è quasi assente. Il concetto è semplice: GLaDOS sta testando, come suo solito, solo che stavolta i soggetti sono i due robot. Potreste pensare: beh, sono solamente macchine, non c’è un attaccamento del giocatore come accadeva con Chell. Sbagliato. Atlas e P-Body, nonostante la loro natura robotica, riescono a trasmettere una tenerezza quasi sconfinata.
Pensateci: si tratta di due intelligenze artificiali (anche se non ai livelli di GLaDOS) totalmente alla mercè dello spietato supercomputer. Le emozioni espresse dai due robot nel trailer della modalità CO-OP non sono messe lì assieme alle gag fisiche solamente come meccanismo per far ridere, sono presenti anche nel gioco. I robot scherzano fra di loro, ridono, si prendono in giro, ovviamente con grande dispiacere da parte di GLaDOS, che non mancherà di schernirli paragonandoli ad umani.

Già. GLaDOS. Anche in questo caso il personaggio è stato usato magistralmente. Sebbene non ci sia una trama ben definita per la maggior parte del tempo, la voce robotica è sempre presente, pronta a cercare di seminare zizzania fra i robot, e quindi fra i giocatori. Verrà sempre esaltata la superiorità di un robot rispetto all’altro, facendo passare quest’ultimo per la palla al piede che sta rallentando lo svolgimento del test. GLaDOS attribuità fantomatici punti cooperazione in base a meccanismi noti soltanto a lei (sempre che esistano) e cercherà in definitiva di giocare con la mente e i sentimenti dei giocatori.

Il risultato finale

Indubbiamente ottimo.
Si tratta di un approccio chiaramente diverso rispetto alla campagna per il giocatore singolo: la trama passa in secondo piano, al centro dell’attenzione ci sono le oramai assodate meccaniche di gioco, con l’importantissima novità della cooperazione e dell’impossibilità di procedere senza di essa. Definirei questa modalità come un Portal unplugged, una sorta di ritorno alle origini condito dal piacevole contorno ironico e cinico fornito da GLaDOS.

Il consiglio è di provare assolutamente la modalità, anche solamente per un’oretta ogni tanto. Non rimarrete delusi.
Ricordo che nel forum di :ln: è presente la discussione Sala Giochi, per organizzare partite online con altri utenti della Lega.
In alternativa potete trovare un partner pescato a caso fra quelli connessi al momento (il gioco ha una funzione apposita per questo) ma giocare il tutto con un amico o comunque con qualcuno che si conosce è sicuramente più divertente.

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