[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_041867.jpg[/image]

[quote]Colour! Action! Thunder! Weirdness, too![/quote]

Decenni prima del concepimento di grandi classici videoludici come [i]Pong, Pacman, Space Invaders, Asteroids, Arkanoid, Tron[/i] e compagnia bella, esistevano già moltissimi giochi “arcade” su cui i nostri predecessori sperperavano tempo prezioso e valanghe di monete.

Molti di essi risalgono alla fine dell’800 precedendo addirittura di qualche decennio il Jukebox (che possiamo definire un incrocio tra un [i]arcade[/i] vero e proprio ed una [i]vending machine[/i]).

Il più famoso rimane senz’altro il [i]Pinball[/i] (a.k.a. [i]Flipper[/i]), che a partire dagli anni ’50 è entrato di prepotenza nei bar di mezzo mondo e che non ha certo bisogno di presentazioni.

Facendo sempre riferimento alle immagini della gallery, vorrei portare alla vostra attenzione altri apparecchi che hanno senz’altro fatto la storia delle sale giochi e luna park vari, come ad esempio:

[b]Il Mutoscope[/b](1894) – Attraverso una fessura posta sull’estremità superiore si potevano ammirare 800 fotografie di vario genere ma, nella maggiorparte dei casi si trattava di pornografia soft.
Un titolo molto apprezzato infatti sembra essere stato [i]”Quello che vide il maggiordomo”[/i]

[b]Il Kinetoscope[/b] – Più sofisticato del [i]Mutoscope[/i], si basava sulla filettatura della pellicola.
Ne aveva parlato anche Zano in un suo articolo.

Poi vennero i giochi veri e propri, dei Flipper rudimentali basati sul tiro a segno, in cui l’avventore doveva colpire qualcosa con una pallina di metallo.

In seguito, si passò alla simulazione di alcuni sport, anche se in alcuni casi è molto ardito definirla “simulazione“…sarebbe più appropiato un “almeno ci abbiamo provato…“:

[b]Basketball Champ[/b] (1947) – Fu un articolo molto popolare all’epoca. Si doveva mirare al canestro (ma dai?) evitando le mosse casuali della difesa.

Non mancano certo il Baseball, l’Hockey, il braccio di ferro, il Bowling e le gare motociclistiche ed automobilistiche dove, per arrivare primi rispetto ad un’altro giocatore, si doveva girare velocemente una manovella.

Successivamente ci fu l’invasione degli arcade a tema spaziale/aereonautico:

[b]Electro-Mechanical Sky Gunner [/b](1953) – Il giocatore, attraverso un futuristico “visore 3D” e alcune manopole doveva sparare agli aerei.

[b]Jet Pilot[/b] (1959) – Tramite un “praticissimo” e “realistico”volante si poteva controllare un aereoplano: Sterzare verso destra vi faceva accellerare, sterzare verso sinistra si poteva frenare. Stando fermi l’aereo stava fermo…Incredibile eh?

Come non citare invece i vari [b]Love Testers[/b] e i vari [b]Zoltar Fortuneteller Machine[/b] dove si poteva affidabilmente misurare il proprio Sex Appeal o farsi predire il futuro con precisione.

Nel bar di Boe dei Simpson è presente un [url=http://3.bp.blogspot.com/_L-zAUsjGPGQ/SXA9y8QtjNI/AAAAAAAAAV4/Kix4hz4n7LY/s400/moes.jpg]Love Tester[/url] mentre una [i]Zoltar Fortuneteller Machine[/i] nel film [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Big]Big[/url], permette ad un bambino di diventare [del]grande[/del] Tom Hanks.

Ma una menzione particolare va a [b]Mold-A-Rama[/b] – un gigantesco apparechio inutile in grado di fare, davanti ai vostri occhi attoniti, degli stampi in plastica.
Di solito si piazzava vicino ad un monumento o nei pressi di un evento importante e si dotava di uno stampino personalizzato per l’occasione.

Insomma, inutili, pazzoidi, perverse, primitive o stupide che siano, se mai giocherete ancora ad un videogioco arcade in vita vostra, adesso sapete chi dovrete ringraziare.

[i]Enjoy the vintage side of videolife![/i]

[url=http://www.billyseven.net/mar/moldarama.html]Info sul Mold-A-Rama[/url]
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