Darren’s great big camera
Il protagonista del video è Darren Samuelson, un simpatico fotografo che si è costruito una X-Large Format camera.
Le fotocamere a grande formato, comunemente conosciute come banchi ottici, sfruttano un meccanismo molto semplice, per certi versi simile al foro stenopeico assolutamente più elaborato: una lente – un soffietto – un dorso.
Sono ottimali per le foto architettoniche o ad opere d’arte poichè la parte anteriore della macchina è completamente basculante e rimuove quindi tutte le distorsioni di una comune macchina, mantenendo un rapporto visivo simile alla realtà.
Il dorso della macchina, da un lato è provvisto di vetro smerigliato con cui inquadrare (ci si mette sotto il telino nero e si vede la foto bella grande) e davanti ha una specie di slot cava, dove viene inserito lo châssis (porta pellicola).
Si espone e quindi si scatta, al momento in cui viene “sbucciata” via la copertura protettiva dello châssis.
Ovviamente questo accade nelle macchine vecchie o diy. I banchi ottici leggermente più moderni hanno una meccanica che consente ciò in maniera più pratica. I dorsi digitali poi, funzionano ancora meglio, anche se il loro costo è davvero alto e l’elaborazione computerizzata di una foto derivante da dorso digitale, richiede un computer potente.
Quella di darren è davvero grande, espone pellicole di 36×92 centimetri circa. Se l’è costruita da solo scattando con pellicole a raggi infrarossi che sviluppa in casa.
Le pellicole ad infrarosso per il grande formato hanno un costo più contenuto rispetto alle pellicole normali (sempre grande formato) ma richiedono una lavorazione complessa in fase di sviluppo. Non possono essere arrotolate, quindi lo sviluppo si fa in vasche grandi tanto quanto la misura della pellicola e l’emulsione deve essere tolta a mano, delicatamente con le dita.
La resa dell’infrarosso è però notevolmente più contrastata rispetto ad un normale b/n, con molti dettagli ed un effetto visivo d’impatto.
Se volete vedere le foto di Darren e seguire gli spostamenti della sua macchina qui c’è il suo blog
e qui il suo sito ufficiale
