Sony risponde al Congresso degli USA e punta il dito verso Anonymous
La Sony ha risposto all’interrogazione fatta dal Congresso degli Stati Uniti dicendo fondamentalmente che si, tutti i 77 milioni di account del PlayStation Network sono stati “compromessi” (copiati, violati, mettetela come vi pare) e che no, non hanno nessuna prova, nessun indizio e non sanno neanche cosa esattamente sia stato copiato di quegli account (solo gli user/pass? anche le carte di credito?).
La novità è che Sony ha detto di aver trovato sul “luogo del delitto” un file dal nome “Anonymous” con al suo interno unicamente la frase “We are Legion”.
OOOOOH! finalmente! dopo una prima smentita che ho già criticato giorni fa allora finalmente viene fuori che chi è stato a distruggere l’immagine di Sony è stata effettivamente Anonymous! e allora non sono solo bravi ad affittare una botfarm cinese per fare dei DDOS da bimbiminchia! un po’ di congruenza finalmente con l’immagine da Black Hat che si sono dati.
La risposta ufficiale di Anonymous non mi è però piaciuta come al solito:
”Anonymous non ha mai partecipato ad operazioni che coinvolgessero il furto di carte di credito”.
Poletichese paraculo che non serve a nessuno secondo me, avrebbero dovuto semplicemente rispondere:
Siamo stati noi, ma non abbiamo rubato le carte di credito, vi abbiamo solo sputtanato davanti al mondo intero.
Un punto in più per gli hacker di Anonymous, dieci punti in meno per chi ne segue l’immagine e la comunicazione.