Piolet d’Or 2011



Più che il riconoscimento di un’impresa, i “Piolets d’Or” celebrano un impegno, uno spirito, dei valori.

Lo spirito dei “Piolets d’Or” trae ispirazione dalla storia dell’alpinismo, l’autenticità dello spirito di cordata.

Lo stile deve prevalere sul raggiungimento della meta. Non si tratta più di raggiungere la vetta ad ogni costo, utilizzando espedienti finanziari, tecnici (ossigeno, corde fisse, portatori d’alta quota, prodotti dopanti, ecc.) o mezzi umani importanti (portatori d’alta quota, sherpa).

I “Piolets d’Or” valorizzano l’inventiva nella ricerca di nuovi itinerari, con la massima economia di mezzi, il massimo profitto dell’esperienza, il rispetto dell’uomo e della natura.

I “Piolets d’Or” mirano a fare dell’alpinismo una fonte di ricchezza condivisa e valorizzata a livello mondiale, in grado di riunire attorno a valori morali e a comportamenti esemplari le più nobili ambizioni umane.

I “Piolets d’Or” sono quindi la celebrazione di un alpinismo etico e ricco di emozioni.

L’edizione 2011 di questo ambito premio internazionale ha visto un ex-aequo, hanno infatti vinto:

Sean Villanueva, Nicolas e Olivier Favresse (Belgio) e Ben Ditto (Usa) che hanno scalato le Big walls di Cap Farewell sula costa sud e ovest della Groenlandia
Yasushi Okada e Katsutaka Yokoyama (Giappone) che, invece, hanno raggiunto la vetta del Monte Logan in Canada

La giuria ha scelto due vincitori seppur di scalate così diverse perché entrambe le imprese sono state portate a termine seguendo nuove insperate vie per l’arrampicata. Inoltre la giuria ha stabilito che:


“Queste salite così diverse sono state effettuate da alpinisti esperti, su cime di bassa o di media altitudine, dimostrando un livello tecnico eccezionalmente alto. Inoltre c’è stato un senso di spirito di squadra e divertimento.”

Greenland Big Walls Expedition
Questa è stata un’innovativa arrampicata sui big wall con una differenza – uno stile eccellente, usando nè spit nè chiodi, attraversando le cime dopo le salite. Nel popolare sport di arrampicata sui big wall, questi alpinisti hanno dimostrato che è possibile effettuare queste salite con uno stile completamente pulito. In aggiunta all’alto livello tecnico, il team ha avvicinato zone inesplorate con la barca a vela e ha dimostrato enorme cameratismo.
Di Sean Villanueva, Nicolas & Olivier Favressse (Belgo) e Ben Ditto (USA), barca capitanata da Bob Shepton (UK – 75 anni).

Mount Logan South East Face
Questa è stata una via nuova effettuata dopo preparativi meticolosi su una parete molto remota, alta 2.500 metri. Gli alpinisti hanno viaggiato in lungo e largo per trovare vie per l’acclimatamento, e hanno iniziato la via soltanto dopo un attenta studio per evitare i pericoli oggettivi. La salita incarna il moderno stile alpino e, in velocità, è stato superato un terreno sconosciuto lungo una volta e mezza la Parete Nord dell’Eiger. La coppia ha completato la lunga cresta di collegamento che gli ha portato alla cima est.
Di Yasushi Okada e Katsutaka Yokoyama (Giappone)

Il Piolet d’Or alla Carriera quest’anno va invece a Doug Scott, alpinista di fama mondiale che oltretutto porta il titolo di CBE (Commander of British Empire) ed ha ricevuto la Medaglia d’Oro della Royal Geographical Society.

Segue una gallery con alcune immagini delle due diverse arrampicate.

Fonti: pioletsdor.com | planetmountain.com

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