50 Yuri’s Night

Il prossimo 12 aprile verranno festeggiati i 50 anni del primo volo nello spazio compiuto da Yuri Gagarin nel lontano 1961; l’astronauta russo compì infatti un’intera orbita attorno alla Terra a bordo nella capsula Vostok 1 in una missione durata centootto minuti.

In tutto il mondo sono previsti tantissimi eventi e tra questi vorrei ricordarvi quelli che si svolgeranno al planetario di Milano in Corso Venezia 57 dal 9 al 12 aprile.

[more]Sabato 9, alle ore 15:00 e alle ore 16:30 Monica Aimone presenta In orbita… Alla conquista dello spazio!

Sabato 9, alle ore 18:00 Maurizio Nati (senior staff dell’Agenzia Spaziale Europea, ESA) presenta Una casa nello spazio: racconti sulla Stazione Spaziale Europea.

Sabato 9, alle ore 21:00 Marco Zambianchi presenta Esplorare nuovi mondi.

Domenica 10, alle ore 15:00 e alle ore 16:30 Cristina Olivotto e Chiara Pasqualini presentano Vivere nello spazio.

Domenica 10, alle ore 18:00, in collaborazione con INAF — Osservatorio Astronomico di Brera, Samantha Cristoforetti (Astronauta Agenzia Spaziale Europea) presenta Professione astronauta.

Martedì 12, alle ore 18:00, manifestazione speciale in collaborazione con KSARSI e Associazione Italia Russia: L’uomo nel cosmo: ieri, oggi, domani — il racconto dell’esperienza spaziale dalla voce di un cosmonauta russo, con l’intervento di Giovanni Bignami, Amalia Finzi e Antonio Pedotti.

Martedì 12, alle ore 21:00 Gianluca Ranzini presenta Gravità zero! — L’assenza di peso del volo parabolico… vissuta in prima persona![/more]

Vorrei ricordare anche brevemente questo cosmonauta, pioniere dei viaggi spaziali.

Jurij Alekseevič Gagarin
Nato a Klušino (un villaggio nell’Oblast’ di Smolensk, nell’allora Unione Sovietica) il 9 marzo 1934, da padre falegname e madre contadina, crebbe in una di quelle collettività aziendali che erano sorte in Russia sul finire della rivoluzione del 1917 e si distinse a scuola per spiccate capacità nelle materie scientifiche. Tuttavia, fu costretto ad interrompere gli studi a causa dell’invasione tedesca (iniziata il 22 giugno 1941), per riprenderli dopo la guerra: frequentò l’istituto tecnico industriale di Saratov e conseguì il diploma di metalmeccanico. Fu durante i suoi studi che Gagarin iniziò ad interessarsi al volo.

[more]Nel 1957 Gagarin scelse di frequentare scuole specializzate in aviazione in Ucraina. Anche qui le sue doti apparvero subito fuori dal comune, tanto da guadagnarsi la stima e la fiducia dei suoi superiori, che gli consentirono di collaudare sofisticate apparecchiature di volo e di approntare test altamente specializzati. La sua passione per il volo lo portò ad essere scelto nel 1959, insieme ad alcuni colleghi, per l’addestramento con l’obiettivo di diventare cosmonauta.

Gagarin, dopo il soggiorno ucraino, si trasferì a Zvëzdnyj Gorodok insieme ad altri venti candidati, per superare nuovi test attitudinali, al termine dei quali venne scelto per affrontare il volo orbitale con un essere umano a bordo.

Il volo dell’allora maggiore Jurij Gagarin iniziò il 12 aprile 1961, alle ore 9.07 di Mosca, all’interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1), del peso di 4,7 t: egli pronunciò la celebre espressione – поехали! (pojechali – “siamo partiti”) al decollo per il volo spaziale. Compì un’intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo un’altitudine massima (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/h. Per tale missione Gagarin aveva scelto il soprannome Кедр “Kedr” (“cedro”), usato durante il collegamento via radio.

Migliaia di russi lo attendevano al suo ritorno e la sua impresa ebbe una grande eco in tutto il mondo. Gagarin dimostrò che l’uomo era in grado di volare oltre le previsioni, diventando a soli 27 anni il primo uomo della storia a orbitare intorno alla Terra e a osservarla dallo spazio. Venne decorato da Nikita Khruščёv con l’Ordine di Lenin, la massima onorificenza sovietica, diventando Eroe dell’Unione Sovietica.
In seguito Gagarin collaborò alla preparazione di altre missioni spaziali, come quella della Vostok 6, che portò Valentina Vladimirovna Tereškova nello spazio (prima donna in assoluto a compiere una tale missione). Inoltre, collabora allo sviluppo della nuova navicella spaziale Sojuz.

Gagarin morì il 27 marzo 1968, sette anni dopo la sua grande impresa, a bordo di un piccolo caccia MiG-15UTI, schiantatosi al suolo nelle vicinanze della città di Kiržač. Sposato e padre di due bambine, al momento della morte Gagarin era in procinto di partire per una nuova missione nello spazio; lo storico volo del 1961 sarebbe invece rimasto il suo unico viaggio in orbita. Le sue ceneri riposano al Cremlino.[/more]

Fonte.

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